Street artist di fama internazionale, Moby Dick porta sul litorale romano la lotta alla plastica e la salvaguardia degli oceani grazie ad un suggestivo murale.
Street art a Roma: dopo la suggestiva opera mangia smog di Iena Cruz, la capitale torna a tingersi con i murales di Moby Dick.
All’anagrafe Marco Tarascio, il writer romano, esponente del Pop Surrealismo italiano, è da sempre un sostenitore di cause animaliste e ambientaliste.
Da anni mette a disposizione il suo talento per dare risonanza ad iniziative a sostegno di importanti lotte.
È il caso della sua ultima performance a favore di Sea Shepherd, associazione animalista internazionale a difesa della fauna ittica.
Questo street artist porta, inoltre, la sua arte in aree periferiche e spesso degradate della città. Anche nelle borgate spinge così grandi e piccoli ad avvicinarsi ed interessarsi alle tematiche oggetto delle sue opere.
Protagonisti privilegiati sono così spesso gli animali, a cui Moby Dick cerca di dare voce grazie ai suoi murales.
Dopo il Trullo, è arrivato a dipingere anche i muri di Ostia, da tempo scenario di un tentativo di rinascita nel segno della legalità.
Street art a Roma e lotta all’inquinamento da plastica
L’artista romano, nelle cui opere ricorre spesso il tema del mare, ha prodotto la sua ultima creazione su di un muro del Porto Turistico di Ostia.
Uno squalo, che sembra uscire dal muro, è accompagnato dalla didascalia “La plastica che usi una volta tortura gli oceani per sempre”.
Un monito importante contro la lotta alla plastica monouso che si combatte a colpi di educazione e sensibilizzazione insieme ad azioni concrete, come le giornate di clean up internazionali.