Come gran parte delle ricorrenze tese a creare consapevolezza, anche la Giornata Mondiale degli Animali non avrebbe necessità di esistere in un mondo governato dal buonsenso. Che gli esseri viventi possiedano una dignità tale da meritare rispetto, diritti e benessere dovrebbe essere scontato. Tuttavia, come spesso accade nel sempre più fumoso campo dell’etica, non è così. Ed ecco che la Giornata Mondiale degli Animali (World Animal Day) acquisisce importanza.
Giornata Mondiale degli Animali (World Animal Day)
“Accrescere lo status degli animali al fine di migliorare gli standard di benessere in tutto il mondo”: tale la mission della Giornata Mondiale degli Animali, celebrata per la prima volta il 24 marzo 1925 al Palazzo dello Sport di Berlino. Oltre 5.000 persone parteciparono a questo primo evento, voluto per ricordare l’importanza di tutti gli esseri viventi per il Pianeta e per l’uomo. La Giornata fu spostata al 4 ottobre nel 1929 e, da allora, ricorre ogni anno nel giorno della festa di Francesco d’Assisi, santo patrono degli animali. Nel 1931, in in occasione del Congresso internazionale sulla protezione degli animali a Firenze, la proposta di rendere universale la Giornata il 4 ottobre fu accettata all’unanimità e adottata come risoluzione.
Oggi, il World Animal Day è un appuntamento globale che unisce il movimento animalista di tutto il mondo e che viene celebrato in diversi modi, indipendentemente dalla nazionalità, dalla fede religiosa o dall’ideologia politica.
Giornata Mondiale degli Animali, cosa fare e perché
In tutti gli angoli del Pianeta, la Giornata serve come monito e promemoria. Attraverso l’educazione e l’informazione, infatti, si mira a creare un mondo in cui tutti gli animali possano essere riconosciuti come esseri senzienti e meritevoli di rispetto.
Un focus particolare è dedicato agli esemplari a rischio di estinzione. Il World Animal Day serve anche, infatti, a ricordare la fragilità degli ecosistemi e l’importanza di mantenerli in equilibrio attraverso la conservazione delle specie.
Nel corso degli anni, la ricorrenza ha portato a importanti successi. Uno fra questi, l’introduzione in diversi Paesi di nuove leggi tese al benessere animale.
Ma cosa fare attivamente? Una pagina sul sito internazionale dedicato illustra gli eventi in programma nel mondo, suddivisi per continente. Partecipare a uno di questi è l’opzione numero uno. In alternativa, condividere semplicemente i contenuti web e social (l’hashtag è #WorldAnimalDay), può essere un ottimo modo per accrescere fattivamente la conoscenza sull’argomento. Siete amanti dei selfie? Uno degli inviti è quello di stampare la locandina presente e di fotografarsi- nel modo più creativo possibile-insieme al poster. Si tratta di un metodo in più per testimoniare il proprio supporto all’evento.
La ricorrenza può essere, inoltre, un’ottima occasione per acquisire conoscenze sui propri animali domestici. Oppure, informazioni su specie più o meno a rischio di estinzione, grazie all’allestimento di stand informativi, workshop, incontri.
Un’alternativa è quella di aggregarsi alle numerose proteste pacifiche, eventi comuni e diffusi il 4 ottobre. Possono riguardare, ad esempio, il vegetarianesimo. Oppure, l’ottenimento di condizioni migliori per il benessere animale negli allevamenti. O ancora, campagne contro gli abbandoni, le corride, le stragi di balene. I motivi per scuotere le coscienze sono molti, moltissimi. L’obiettivo, auspicabile quanto ambizioso? Rendere la ricorrenza una superflua replica degli atteggiamenti quotidiani, consapevoli e rispettosi dei diritti animali.
