Leali, fedeli, disarmanti perché dolcissimi. Chi li ama lo sa: sono realmente loro i migliori amici dell’uomo. Per celebrarli, ogni anno il 26 agosto si festeggia la Giornata Mondiale del Cane. Un modo in più per omaggiarne le qualità e per riflettere sul trattamento che viene loro riservato ogni giorno.
Giornata Mondiale del Cane, festa dell’amicizia e della fedeltà
La Giornata Mondiale del Cane è stata istituita il 26 agosto 2016 per iniziativa della città di Tel Aviv, che conta un cane ogni 17 abitanti. La ricorrenza fa il paio con il 22 giugno, dedicato al cane in ufficio, ma sottende un intento più ampio. Si tratta, infatti, di una buona occasione per sensibilizzare al rispetto di questo animale, dispensatore di un amore non sempre o totalmente corrisposto.
Maltrattamenti, incuria, abbandoni: tanti i soprusi che, a fronte delle molte persone che considerano i cani come amatissimi membri della famiglia, alcuni individui poco umani riservano loro.
Abbandoni estivi, la vergogna di essere umani
L’estate è la stagione per eccellenza in cui si perpetua la vergognosa consuetudine di abbandonare i cani. In questo 2019 l’AIDAA, Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente, ha registrato solo nella prima settimana di giugno oltre 350 telefonate di allerta che segnalavano la presenza di cani abbandonati sul ciglio della strada.
Su base annuale, si contano oltre 150.000 abbandoni e circa 200.000 cani randagi. Inutile dire che le conseguenze di questo imperdonabile atto di inciviltà sono disastrose: ogni esemplare abbandonato rischia la morte perché non è in grado di procurarsi da solo ciò che gli serve per vivere ed è sottoposto a uno stress emotivo e fisico che ne causa un rapido deperimento. Si calcola che ben l’80% dei cani abbandonati muoia per strada aspettando inutilmente il ritorno del proprio padrone.
I mesi in cui si registra il maggior numero di abbandoni sono giugno, luglio e agosto. Si stima che in 90 giorni si superino i 65.000 cani lasciati per strada, talvolta legati senza cibo e acqua. Dati e cuore alla mano, possiamo davvero definirci umani?
Il potere terapeutico dei cani
Eppure, i cani per noi fanno moltissimo. Compagni di vita insostituibili, ricoprono talvolta ruoli di straordinaria utilità civile e sociale. Condividere la propria vita con un cane, poi, presenta diversi benefici a livello di salute psico-fisica.
Una ricerca del 2018, condotta dall’Università di Uppsala, sostiene che la convivenza con un cane allunga l’aspettativa di vita. L’analisi, realizzata su circa 3 milioni di svedesi tra i 40 e gli 80 anni, evidenzia come i proprietari di un cane corrano meno rischi di morire per problemi cardiovascolari o altre cause ad essi correlati.
D’altra parte, l’utilizzo di cani nell’ambito della pet therapy è una realtà sempre più diffusa. Non fanno eccezione i casi di depressione: si è riscontrato che convivere con un cane aiuta ad aumentare i livelli energetici e permette di gestire meglio lo stress dovuto a lutti, avversità o dispiaceri familiari.
E’ stato dimostrato, inoltre, che i cani aumentano l’autostima di adulti e bambini, incrementando sicurezza e stabilità emotiva.
Tra i compiti legati all’accudimento di un cane c’è, poi, il dovere di dedicargli momenti di passeggiata e attività. Gli effetti benefici anche sulla forma fisica dell’accompagnatore bipede ne sono una diretta conseguenza.
I cani si sono meritati sul campo, dunque, il diritto a una giornata dedicata unicamente a loro. A noi umani spetta il compito di celebrarla al meglio ed estenderne i propositi al resto dell’anno.