Dalla capitale lusitana al santuario galiziano un percorso di 630 chilometri ricco di sorprese
Nella pianura di Rabaçal, fra oliveti e mucche al pascolo, fa caldo. Con un ritardo di oltre un mese l’estate è finalmente arrivata anche nel Portogallo centrale e sulle strade e nei sentieri del cammino portoghese di Santiago si moltiplicano i “pellegrini”.
Non so se sia per puro caso o per una reale supremazia numerica, ma la maggior parte delle persone che incrocio sono connazionali. Un gruppo di tre ragazze e un ragazzo provenienti dal Lago di Garda camminano con un ritmo vivace: “Siamo partiti alle 5 e 30 da Alvaiazere. Facciamo 30 chilometri al giorno e solitamente cerchiamo di raggiungere la meta per pranzo in modo da avere il pomeriggio per riposarci. Alle 21 si va a dormire e all’alba del mattino successivo si ricomincia”.
Raggiungo Rabaçal e quello che lo scorso anno era un semplice bar con minimarket è diventato un ostello per i pellegrini, un albergue con tanto di concha all’ingresso. La conchiglia sul bastone è il simbolo dei pellegrini che raggiungono Santiago de Compostela. Il cammino più noto è quello che dall’estremo sud est della Francia raggiunge la meta galiziana attraversando il nord della penisola iberica, ma anche il percorso lusitano sta crescendo parecchio e i portoghesi ne approfittano per sfruttare le opportunità che il turismo dei camminatori può offrire all’entroterra.
Il cammino inizia dalla chiesa di San Giacomo di Lisbona e si conclude nel santuario di Santiago di Compostela dopo 630 km, attraversando le città di Santarém, Coimbra, Porto e Pontevedra e un’infinità di villaggi e località poco frequentati dai turisti. Lo sconfinamento avviene fra Valença, ultima cittadina del Portogallo, e Tui, prima cittadina galiziana.
“Io non sono religioso, ma lo sto facendo perché credo sia una bellissima esperienza per chiunque” ci spiega Riccardo Lanzafame, uno studente di Catania. Partito da un paio di settimane Riccardo ha scelto una tabella di marcia più soft rispetto alla media di 30-32 km di chi completa il cammino in tre settimane.
“Sono partito senza alcun tipo di allenamento e non parlo la lingua del posto, ma fino a questo momento è andato tutto per il meglio. In ogni località dell’itinerario si trovano posti in cui dormire. Oltre agli ostelli può capitare di trovare sistemazioni nelle stanze messe a disposizione dalle parrocchie. I portoghesi sono molto ospitali. Un giorno stavo camminando sotto il sole e un signore mi ha regalato questo (mi mostra un cappellino bianco, ndr), il cibo è ottimo e un pasto con riso, carne, patate fritte, dolce e caffè costa circa 7 euro” ci spiega Riccardo che sta condividendo una parte dell’itinerario con Emilie, una ragazza francese di Pau che, zaino in spalla, ha deciso di affrontare il cammino partendo da Lisbona.
“La cosa bella è che si incontrano persone di tutte le età. Parlando e condividendo l’esperienza del cammino si sente meno la fatica. In un posto in cui ho dormito mi hanno detto che era passata una coppia di anziani: lui di 87 anni e lei di 83 anni!” conclude sorridendo Riccardo.
Cammino portoghese: dove dormire e come prepararsi
Tre sono gli elementi che rendono più facile il cammino portoghese rispetto a quello spagnolo: 1) la lunghezza inferiore (il cammino franco-spagnolo è lungo 800 km), 2) la fattibilità dodici mesi l’anno (anche se primavera e autunno sono i periodi consigliati), 3) l’assenza di passaggi in alta quota.
Il percorso lusitano – segnalato dalla caratteristica concha – si snoda su strade asfaltate, sterrati e sentieri.
Anche se meno noto del cammino franco-spagnolo l’itinerario portoghese è organizzato per consentire ai pellegrini di dormire a prezzi contenuti. Nelle grandi città ci sono ostelli della gioventù che effettuano sconti per i pellegrini con credenziale, nei centri più piccoli ci si può affidare a ostelli privati nati proprio per ospitare i pellegrini, chiedere alle locali parrocchie, ai pompieri o alle istituzioni comunali. Con un piccolo donativo si può fare una doccia e trovare un letto in cui dormire.
Per quanto riguarda l’allenamento tutto dipende dall’età, dalla forma fisica e dalla propensione al cammino. I pellegrini più esperti consigliano di prepararsi con uscite di 10-15 km nei tre mesi che precedono il cammino. Se gli impegni professionali e familiari lo consentono meglio tre-quattro uscite alla settimana da 10 km che una sola da 25 km.
Per concludere ecco le tappe consigliate per i camminatori che vogliano mantenere una media di 31,5 km al giorno:
0) Lisbona – 1) Alverca – 2) Azambuja – 3) Santarém – 4) Golega – 5) Tomar – 6) Alvaiazere – 7) Rabaçal – 8) Coimbra – 9) Anadia – 10) Albergaria – 11) Sao João – 12) Porto – 13) Rates – 14) Portela – 15) Ponte de Lima – 16) Tui – 17) Redondela – 18) Briallos – 19) Teo – 20) Santiago de Compostela
Foto Davide Mazzocco
Mi chiamo Giovanni ho fatto già due cammini ,quello francese è del nord ,il primo 2o14 il secondo 2o15 , ho 78 anni vorrei fare il cammino portoghese Lisbona S.Tiago. vorrei dei consigli sulla variante Porto – Tui , sono preoccupato delle poche segnalazioni sul percorso chiedo consigli di chi ha fatto il percorso di recente .Grazie
Gentile Giovanni non dovrebbero esserci grandi problemi nel tratto fra Porto e Tui visto che negli ultimi anni i cartelli segnaletici sono stati notevolmente implementati, così come gli hostal nei quali rifocillarsi e dormire. Il consiglio che mi sento di darle è di valutare molto bene il periodo in cui sceglierà di camminare perché nei mesi di luglio e agosto le temperature sono molto elevate e i camminatori solamente si muovono fra le ore 6 e le ore 13. La casa editrice Terre di Mezzo pubblica una guida costantemente aggiornata nella quale trova tutti i dettagli tappa per tappa: http://libri.terre.it/libri/collana/0/libro/614/A-Santiago-lungo-il-Cammino-Portoghese Buon cammino!
LA rigrazio del consiglio.
C’è qualcuno che lo ha fatto in bici e può darmi dei consigli?? Io vorrei partire il prossimo luglio in mob, ho già fatto il cammino francese.
Errata corrige : in mtb no mob
Ciao Raffaella, io ho percorso solo pochi chilometri in mountain bike quindi non so darti indicazioni sul percorso nel suo complesso. Una cosa che posso dirti, però, è che i dislivelli del cammino portoghese sono inferiori a quelli di quello spagnolo e, da quanto mi hanno detto, le strade sono abbastanza ben tenute, con parecchie segnalazioni. Credo che in mtb si possano fare tranquillamente tappe di 40-50 km con i borsoni trovando alloggio presso i Bombeiros o nei piccoli alberghetti che stanno nascendo. Magari quando pianifichi il cicloviaggio puoi informarti se le strutture sono attrezzate per ricevere i ciclisti.
Qualcuno vuol partire col nostro gruppo nel mese d’aprile?
Percoso da Lisbona a Santiago.
Giovanni ,se tutto procede bene ,io parto verso la fine di Maggio Lisbona San. Tiago.
gentilmente chiedo un consiglio, avendo qualche problema di respiro .ci sono molte salite da lisbona porto. Grazie
Gentile Giovanni, il cammino portoghese, a differenza di quello franco-spagnolo, non prevede l’attraversamento di catene montuose, ma nella seconda parte, pur non allontanandosi troppo dalla costa , il percorso è comunque nervoso, con colline, rilievi e tratti in salita. Il mio consiglio è di pianificare il viaggio studiando le mappe o la guida pubblicata da Terre di Mezzo.
vorrei partire a fine maggio 2019 cerco amico /a che vorrebbe affrontare in piena libertà il cammino
Premessa, completamente neofita ma con il desiderio di intraprendere quest avventura da Lisbona, 21 giorni a disposizione e non credo di arrivare a Santiago, perché non ho voglia di fare le corse ma godermi appieno ogni giorno con calma e gioia. Vorrei chiedere , dall aeroporto di Lisbona all inizio del percorso che leggo è san Giacomo, la distanza e con che mezzo e di facile raggiungimento e se le credenziali si possono acquistare nella cattedrale. Per il resto preferisco vivere giorno per giorno. Grazie namaste
Ciao a tutti i camminatori, io parto da Lisbona il giorno 8 Maggio, ho intenzione di tenere una media giornaliera di 30 km……..c’è qualcuno che si mette in marcia in quel giorno?
Ciao a tutti, parto da Lisbona il 22 ottobre se qualcuno vuole unirsi in totale libertà; non pianifico ed ho l aereo di ritorno il 30/10. Secondo voi il periodo e il tratto sono fattibili da soli? Troverò gli ostelli aperti e qualche viandante?
Vorrei chiedervi , in particolare nelle tappe da porto a Santiago, qual è l incidenza di strada asfaltata da percorrere rispetto a sentieri, mulattiere o comunque tracce naturali ?
Chiedo questo perché ,pur essendo un discreto camminatore, soffro molto i tratti su asfalto.
Grazie