La minestra è una verdura tipica campana poco conosciuta. Ecco una ricetta che prevede la sua cottura nella polenta, piatto insolito ma gustoso
In attesa di ritrovare erbe spontanee nei prati e nei boschi, ho pensato di proporre una ricetta con la minestra, una verdura che non conoscevo ma che avevo notato a causa del nome già qualche settimana fa in un banco del mercato e che ha origini campane.
La verdura in questione si chiama minestra, come non farsi ingolosire dal pensiero di una calda e fumante pietanza brodosa con un nome simile?
Cuciniamo con le erbe spontanee, la minestra di salvia dei prati
La mia golosità unita a una discreta dose di curiosità hanno preso il sopravvento facendomi tornare a casa con una buona quantità di questa verdura, con foglie lunghe e sottili, di un intenso verde.
La verduriera mi consigliò di utilizzarla nello stesso modo dei broccoli trattandosi appunto di una verdura della stessa famiglia. In effetti il gusto è molto simile, però più intenso.
Da quel che ho poi scoperto su questa verdura dal nome appetitoso risulta molto utilizzata soprattutto nella zona di Napoli dove entra nella preparazione della tradizionale “Minestra maritata”.
Contrariamente a ciò che suggeriva il nome ho utilizzato la minestra per condire il piatto più presente nella mia infanzia, la polenta. Solo che la verdura l’ho inserita nella polenta direttamente in cottura, una variante che dà un ottimo risultato.
Ingredienti
Farina per polenta gialla macinata a pietra
Acqua
Sale
Minestra
Procedimento per cucinare la minestra, verdura campana, e la polenta
Iniziamo dalla polenta, mettendo il paiolo pieno d’acqua sul fuoco. Mia nonna usava mettere nell’acqua ancora fredda una manciata di farina di polenta, diceva che serviva ad aggregare meglio il composto. Una volta raggiunto il bollore versare nella maniera più omogenea possibile la farina mescolando bene.
Cuciniamo con le erbe spontanee: insalata di fagioli e melissa
Una volta avviata la polenta si può procedere con la verdura: è necessario pulirla eliminando la parte legnosa del gambo. Metterla poi in una padella con uno spicchio di aglio e un po’ di sale, bastano anche pochi minuti. Spegnere e tagliuzzarla un po’.
A circa 15 minuti prima del termine della cottura della polenta aggiungere la verdura e far cuocere ancora in modo da ottenere verdura tenera e polenta cotta. Rovesciare su un piano di legno. Così è già molto buona ma consiglio di farla raffreddare, tagliarle a fettine e friggerle. È meravigliosa!
Quantità
Per la polenta seguite il vostro abituale modo di procedere. Io vado in genere a occhio smettendo di versare farina quando sento che il composto è denso ma non troppo, tipo un semolino. In cottura la densità comunque aumenterà.
Per la verdura invece bisogna valutare in base ai propri gusti. Mia figlia maggiore ad esempio la gradisce con molta verdura, un composto in cui prevale il verde. La seconda invece la preferisce con poca verdura, che deve giusto condire e arricchire ma non prevalere.