PETA esorta il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) a rifiutare il gruppo Vuitton per le Olimpiadi 2024 di Parigi, fino a che non avrà smesso di produrre capi di pellicce animali e pellami esotici.
PETA (People for the Ethical Treatment of Animals) è la più importante organizzazione no profit a sostegno dei diritti animali. La sezione britannica dell’organizzazione ha comunicato di aver inviato una lettera al presidente del Comitato Olimpico Internazionale (CIO), Thomas Bach. Mimi Bekhechi, il vicepresidente del gruppo per i diritti degli animali del Regno Unito del Peta così afferma: “Lo stiamo esortando a dare il via libera allo status di sponsor per LVMH (Moët Hennessy Louis Vuitton) solo se la società accetta di cessare la vendita di pellicce e pelli esotiche –come visoni e pitoni- Sarebbe inconcepibile che le prossime Olimpiadi siano sponsorizzati da una società che sostiene queste industrie pericolose”, ha continuato Bakechi, definendo il requisito proposto “una questione di responsabilità sociale globale”.
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Pellame animale di Vuitton e Covid 19
La questione pandemia non è stata tralasciata neppure in questo contesto, per esortazione alla risoluzione del problema ma indubbiamente per ragioni di salute fondate. A proposito della diffusione del Covid19, Bakhechi afferma: “La produzione di colli di pelliccia o borse di pitone non è solo orribilmente crudele con gli animali, ma comporta anche un assodato rischio pandemico”. Il virus si era “diffuso a macchia d’olio” negli allevamenti di pellicce, dove le condizioni anguste “hanno accelerato la diffusione (del virus) sia negli esseri umani che negli animali selvatici”, inclusa “una pericolosa mutazione che minacciava l’efficacia dei vaccini”.
E ancora, il vicedirettore a tutela degli animali afferma che la Vuitton è ben consapevole che gli animali sopportino e vivano condizioni difficili. Sembrano condizioni paragonabili a quelle dei mercati umidi di Wuhan, dove si ritiene probabile che la pandemia Covid 19 abbia avuto origine. Ciò fa risultare che l’azienda francese preferisca chiudere un occhio, o forse entrambi.
Vuitton ha sempre difeso il suo uso di pelli animali
Già nel 2021 ci erano stati tentativi di esortare Vuitton ad abbandonare la produzione di prodotti animali per le sue collezioni. Nel settembre dello stesso anno, il gruppo Kering, primo concorrente di LVMH, ha annunciato che avrebbe rinunciato completamente alle pellicce animali per i suoi prodotti.
LVMH, tuttavia, si è rifiutato di fare questo passo. Sosteneva all’epoca di lasciare alle sue case di moda la possibilità di continuare a utilizzare la pelliccia; tutto ciò per offrire ai clienti prodotti realizzati nella maniera più etica e responsabile possibile.
Gli sponsor confermati per i Giochi Olimpici 2024 di Parigi
Attualmente gli sponsor confermati sono relativamente pochi. Citiamo AirBnB, Allianz, la Banca Pubblica BPCE, Carrefour, Coca-Cola, Orange, Samsung, Toyota, Visa. Il tempo darà le risposte circa eventuali passi in avanti della società LVMH e circa gli ulteriori sponsor che asseconderanno le richieste ambientaliste.
Dove e Peta, raccolta firme contro la sperimentazione animale
Ciò che ad oggi sappiamo è questo: da lunedì scorso, il Comitato Olimpico Internazionale e il comitato organizzatore di Parigi 2024 non hanno risposto alle richieste di commento. Indubbiamente, un evento di così ampia portata come le Olimpiadi possono essere un ottimo strumento. Possono essere uno strumento per ristabilire con fermezza i limiti etici e le problematiche ambientaliste ed animaliste in cui, purtroppo, ogni giorno siamo immersi, pur non rendendocene conto.
