Il monte Etna, con un’altezza di oltre 3,300 metri s.l.m è la cima più alta a sud delle Alpi e delle isole mediterranee. Dal 2013 fa parte dei beni costituenti il Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, rappresentando un sito di eccezionale valore universale come testimonianza di sviluppo geologico e naturale.
Intorno all’Etna si estende, per oltre 58mila ettari, un’area protetta, istituita nel 1987 dalla Regione Sicilia che nasce con il compito principale di salvaguardare l’habitat totalmente unico dell’area circostante il vulcano più attivo d’Europa, favorendo al contempo le comunità locali.
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Il progetto di istituire un Parco dell’Etna risale già agli anni Sessanta quando il turismo di massa generato dalla diffusione su larga scala dei trasporti iniziò a propagarsi e fece nascere l’esigenza di tutelare la flora e la fauna di un ecosistema straordinario. La necessità di preservare i paesaggi dell’Etna derivarono non solo dal crescente turismo, ma anche la progressiva urbanizzazione, dall’incessante disboscamento e dalla caccia.
La fauna del Parco si compone soprattutto da lupi, cinghiali, daini e caprioli.
La sua flora inizia ad essere presente a circa 2500 metri, poiché al di sopra lava incandescente e detriti non permettono il germogliare. A questa altitudine si incontrano dunque le prime specie tra cui la camomilla dell’Etna e l’astragalo siciliano e man mano che si scende a valle si trovano faggi, castagni e ulivi. La ginestra dell’Etna con i suoi meravigliosi fiori gialli costituisce uno dei simboli del luogo, grazie al contrasto di colore con lo sfondo nero del terreno vulcanico. Infine, nella zona collinare, ci si imbatte nei vigneti dove vengono prodotti diversi vini DOC che propongono i sapori di questa terra estrema.
Il Parco dell’Etna, dunque, con la sua vegetazione, i suoi panorami e i suoi prodotti tipici incarna perfettamente la maestosità di una natura da valorizzare e proteggere. Il territorio è stato suddiviso in quattro tipologie di aree secondo il livello di tutela applicato.
La zona dedicata alla “riserva integrale”, dove la natura è conservata limitando al minimo l’intervento umano, la zona di “riserva generale”, dove convivono conservazione e attività economiche, quali appezzamenti agricoli; infine le aree di “protezione e sviluppo controllato” dove sono consentite costruzioni, attività agricole, artigianali e industriali purché nel totale rispetto dell’area protetta.
Il parco dell’Etna rappresenta una delle innumerevoli bellezze della Sicilia, a poca distanza dalla città di Catania. Molti sono i traghetti per la Sicilia in partenza dai porti di Genova, Napoli, Salerno, Civitavecchia e Livorno, che permettono di raggiungere l’isola in modo semplice e comodo per un viaggio alla scoperta delle bellezze del nostro Paese.