Nuova popolazione di balenottere azzurre

Scoperta una nuova popolazione di balenottere azzurre grazie al suo canto unico

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Scoperta una nuova popolazione di balenottere azzurre grazie al suo canto unico ultima modifica: 2021-01-07T08:00:23+01:00 da Fabiana Re
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Rilevato nell’Oceano Indiano un canto mai registrato prima: secondo i ricercatori potrebbe identificare una nuova e rara sottospecie di balenottere azzurre

Nascondersi non dovrebbe essere affatto facile per le balenottere azzurre, mammiferi marini lunghi 25 metri e pesanti oltre 100 tonnellate.

Eppure un branco di balenottere azzurre – gli animali più grandi del pianeta – è sfuggito agli occhi (e agli idrofoni) umani fino a poche settimane fa, quando un gruppo di ricercatori lo ha identificato nell’Oceano Indiano nord-occidentale. A render possibile questa incredibile scoperta è stato il canto, distintivo del branco, registrato dagli studiosi.

Il canto delle balenottere azzurre: una melodia unica

Fino a oggi si riteneva che le balenottere azzurre dell’Oceano Indiano rappresentassero 2 o 3 sottospecie e fossero raggruppate in 4 popolazioni, ciascuna caratterizzata da un proprio canto.

Per una popolazione di balenottere, il canto è come un inno che non può essere confuso con quello di un altro gruppo.

È come ascoltare canzoni diverse all’interno di un genere, Stevie Ray Vaughan contro B.B.King”, ha spiegato al New York Times il biologo marino Salvatore Cerchio, uno degli autori della scoperta. “È tutto blues, ma al suo interno si possono riconoscere diversi stili”.

Un blues che l’orecchio umano può percepire solo se accelerato 20 volte. Non si conosce ancora la funzione del canto delle balenottere, anche se gli studiosi ritengono che aiuti i maschi nel corteggiamento.

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L’incredibile scoperta nell’Oceano Indiano

Il canto del branco di balenottere, finora sconosciuto, è definito “lento” e paragonato a un muggito, e si distingue nettamente dalla dozzina di canti ad oggi registrati.

I ricercatori lo hanno rilevato per la prima volta alcuni anni fa al largo delle coste del Madagascar. Incuriositi, hanno iniziato ad indagare, scoprendo che altri team avevano registrato simili suoni nei pressi dell’Oman, dell’arcipelago di Chagos e nel Mar Arabico.

Unendo i dati dei vari siti hanno ricostruito così l’area degli spostamenti del gruppo di balenottere oggetto dell’articolo pubblicato su Endangered Species Research.

I ricercatori ipotizzano che il branco non rappresenti semplicemente una popolazione isolata ma una sottospecie nuova e rara. Per avvalorare questa tesi sarebbe necessario studiare dei campioni genetici, purtroppo difficili da prelevare.

La balenottera azzurra, una specie a rischio

Rimane quindi per ora avvolta nel mistero l’origine di questo gruppo di balenottere. I ricercatori parlano di “una piccola popolazione in estremo bisogno di azioni di conservazione”.

Bisogna infatti ricordare che l’IUCN classifica la balenottera azzurra tra le specie a rischio estinzione nella sua Lista Rossa e che si stima vi siano solo tra i 5.000 e i 15.000 esemplari al mondo.

Sesta estinzione: cosa sapere per provare a fermarla

Dopo esser state decimati tra il 19° e il 20° secolo dai balenieri, gli imponenti mammiferi necessitano misure di protezione che possono essere anche diverse da popolazione a popolazione in base alla capacità di adattamento.

Come dimostra questo studio, la conoscenza umana del mondo sottomarino è ancora molto limitata.

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Studentessa torinese di Economia dell’Ambiente, della Cultura e del Territorio, trascorre il suo tempo a districarsi tra molteplici passioni e a rincorrere mille sogni. Tra lettura, disegno, scrittura creativa ed esperimenti di cucina vegana di alterno successo, i giorni di sole 24 ore finiscono sempre troppo in fretta.

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