L’aumento della superficie dei laghi salati spinge i fenicotteri a migrare lontano dall’Equatore, alla ricerca di cibo. Lo rivela uno studio
Secondo uno studio pubblicato su Current Biology, l’incremento del livello dell’acqua nei laghi salati dell’Africa orientale sta riducendo le fonti di nutrimento per i fenicotteri, spingendoli a migrare lontano dall’Equatore alla ricerca di nuovi habitat.
Incremento della superficie dei laghi salati: lo studio
Il team di ricerca, composto da scienziati provenienti dal Kenya, dalla Tanzania e dal Regno Unito, ha utilizzato dati di osservazione satellitare per esaminare i ventidue laghi alcalini dell’Africa orientale, che rappresentano importanti siti di alimentazione per i fenicotteri.
Combinando i dati con oltre due decenni di registrazioni climatiche, gli esperti hanno rilevato una tendenza all’aumento del livello dell’acqua in tutti i bacini esaminati.
Nell’arco di ventitré anni, l’incremento delle superfici lacustri ha portato a una diluizione della componente salata e di quella alcalina dei laghi, con un conseguente calo del fitoplancton.
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Lo studio evidenzia che le maggiori perdite di biomassa di fitoplancton si sono verificate nei laghi equatoriali del Kenya, in particolare nei laghi Bogoria, Nakuru ed Elmenteita, note attrazioni turistiche.
Le previsioni dei ricercatori
I ricercatori prevedono che i fenicotteri migreranno a Nord e a Sud, allontanandosi dall’Equatore alla ricerca di nuovi habitat.
“A causa della catena alimentare relativamente semplice dei fenicotteri minori, questi uccelli fungono da potente indicatore degli impatti dei cambiamenti che interessano la qualità dell’acqua nei laghi salati“, ha commentato Aidan Byrne del Dipartimento di Geografia del King’s College di Londra, autore principale dello studio.
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La maggiore minaccia per le caratteristiche dei laghi salmastri proviene dall’aumento delle precipitazioni. Come si può intervenire per arrestare il fenomeno? “Dobbiamo proteggere la copertura forestale in prossimità dei bacini idrici lacustri o ripristinarla se già degradata”, ha suggerito Byrne. Una misura che permetterà di ridurre la quantità di pioggia che scorre direttamente nei laghi, contrastando l’innalzamento delle acque.
