Da scarto a risorsa: Miniwiz è una start up che capovolge il modo di guardare al problema dei rifiuti adottando il modello delle 3 R.
Miniwiz è una startup che ha i suoi uffici nel centro di Taipei, capitale dell’isola di Taiwan.
Il CEO e co-fondatore di quest’azienda è Arthur Huang, architetto e ingegnere quarantenne laureato ad Harvard, che ha costruito il suo business rendendo l’annoso problema dei rifiuti una risorsa.
Quest’azienda, infatti, trae profitto dal riutilizzo dei rifiuti a cui viene così offerta una nuova occasione di vita.
La filosofia vincente si basa sull’idea di minimizzare gli sprechi grazie al riuso delle risorse ricavate da prodotti destinati allo scarto.
Fondata nel 2006, ha come mission quella di trasformare la spazzatura in nuovi prodotti. Attualmente impiega circa 40 dipendenti tra ingegneri e personale amministrativo.
Un valido esempio, quindi, di quel modello di economia circolare basato sulle tre R: Riduzione, Riuso e Riciclo.
La sfida di Huang consiste nel riuscire a portare questo modello nei prodotti di consumo quotidiano.
Per fare solo un esempio, i bicchieri in cui viene servito il caffè presso gli uffici di questa startup sono realizzati a partire da schermi di iPhone rotti.
Miniwiz a Taiwan
La stessa Taiwan rappresenta un esempio virtuoso in termini di riciclo. La raccolta differenziata, infatti, arriva al 52% dei rifiuti domestici e raggiunge il 77% degli scarti provenienti dalle industrie. In questo modo si è candidata ad essere un contesto perfetto per ospitare una startup così innovativa ed ecosostenibile.
Testimonial nella sfida della riciclo dei rifiuti, l’isola di Taiwan fa decisamente meglio di Paesi come gli Stati Uniti. Qui si ricicla solo il 26% di rifiuti domestici e il 44% di rifiuti industriali lasciando dominare ancora la logica dell’usa e getta.
Seguendo la scia di questa giovane azienda sembra che “Reduce, Reuse, Recycle” sia un possibile modello vincente per superare l’urgente sfida dei rifiuti.