Provenienti direttamente dal lontano Oriente, i cat cafè si stanno gradualmente diffondendo anche in Europa e in Italia.
Si tratta di locali abitati da gatti, con ambienti e occorrente per soddisfare le loro esigenze etologiche, che ospitano clienti umani.
Originariamente i neko cafè giapponesi nacquero per offrire ai gatti uno spazio in cui vivere ed essere coccolati da avventori amanti dei mici. Nelle città giapponesi, infatti, i regolamenti condominiali spesso impediscono o rendono difficile la presenza di animali domestici in casa. Qui i clienti possono pagare una tariffa oraria per rilassarsi con i mici, coccolandoli e offrendo loro del cibo.
Attualmente questi locali, soprattutto nella versione europea, intendono offrire una casa comoda e accogliente ai felini, spesso recuperati da gattili e da strade o da altre situazioni disagevoli. Tra i buoni propositi vi è anche la sensibilizzazione all’adozione degli animali meno fortunati.
L’etica di questi locali-ristoranti non si sofferma solo sul gatto, ma si estende a tutti gli esseri viventi. Si propongono, infatti, gustose e salutari pietanze prive di proteine animali (vegetariane o vegane).
Cat cafè in Italia
Anche in Italia la tendenza del neko cafè si è diffusa soprattutto nelle grandi città, con il benestare di gattofili e simpatizzanti di vibrisse e code.
Le fusa in sottofondo non mancano al Romeow cat bistrot in via Francesco Negri, 15 a Roma. In questo raffinato bistrot si possono gustare pietanze vegan crudiste da colazione a cena.
Il Neko Cat Cafè di Torino, dopo il rischio di chiusura, ha riaperto i suoi battenti in via Bogino, 5/d, dimostrando come anche i cat cafè abbiano le fatidiche sette vite. Nel capoluogo piemontese si fa il bis felino con il MiaGola Caffè, in via Giovanni Amendola 6d, aperto nel 2014 grazie ad una campagna di raccolta fondi.
A Milano il Crazy Cat Cafè in via Napo Torriani, 5 permette di gustare colazione, brunch, pranzo, aperitivo o cena in compagnia dei suoi felini. I sei gatti, adottati dai titolari, sono infatti liberi di circolare nel locale.
Il Torakiki CatCafè di Prato, in via della Sirena 11, è il punto di riferimento toscano per gli amanti di questi meravigliosi pelosi. Oltre ad essere un ristorante, accoglie anche eventi culturali.
Cat cafè all’estero
Fuori dai confini nazionali non mancano esempi di questi locali. Rimanendo in Europa, troviamo il Cafè des chats di Parigi (rue Sedaine, 9), utile punto di riferimento per mangiare in compagnia dei gatti.
Se vi trovate, invece, a Vienna potrete visitare e coccolare le star a quattro zampe del Neko Cafè (Blumenstockgasse, 5). Tra l’altro, questo locale è stato il primo cat cafè aperto in Europa.
Spostandoci verso Oriente, se avrete la fortuna di visitare il Giappone, ricordate di regalare una coccola ai gatti asiatici nei numerosi locali di questo tipo: se ne contano circa una quarantina solo a Tokyo, per cui avrete l’imbarazzo della scelta. Tra tutti, però, spicca il Temari No Ouchi, che si contraddistingue per gli ambienti fiabeschi.
Avendo in mente il rispetto dei felini, chiunque potrà incuriosirsi e avvicinarsi al loro mondo, entrando in punta di piedi in queste dimore, i cat cafè. Mentre si sorseggia una bevanda o si gusta un piatto, i clienti potranno spiare da vicino i padroni di casa, sperando di essere i fortunati destinatari delle loro fusa e attenzioni.
Siete mai stati in un cat cafè? Raccontateci le vostre esperienze?
che tipo di autorizzazione sanitaria occorre per aprire un locale con i gatti?
grazie
Giammarco Ianni
I Cat café non vengono dal Giappone ma da Taiwan! Io sono stata nel più vecchio cat cafe di Taiwan ed era stata una bella esperienza, e sono stata anche al Crazy cat Cafe di Milano bello anche quello ma caro.
Ciao sono stata in un cat cafè a Bordeaux in Francia.
L’Ortale a Otranto non è ufficialmente un cat cafè ma la proprietaria,come scherzosamente spieghiamo ai nostri clienti, e Ciciula una gattona di oltre 6 chili.