Jane Perkins: la regina del riciclo creativo

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Jane Perkins: la regina del riciclo creativo ultima modifica: 2016-10-07T08:00:33+02:00 da Daniela Zora
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La storia delle sbalorditive creazioni di Jane Perkins che trasforma bottoni, perline e giocattoli in opere d’arte ecologiche e innovative.

Bottoni, perline, rimanenze di vecchia bigiotteria, mollette rotte. Quanti oggetti inutili occupano le nostre case o quanti ne gettiamo via, senza darci molto peso, perché non li sfruttiamo più? E se fosse possibile dargli una nuova vita? Che farne? C’è una donna in Inghilterra che unisce il tutto e crea la magia di un’arte alternativa: questa è Jane Perkins!

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Riciclo creativo? Lei ne è la regina! Un’artista che ha saputo colpire e farsi spazio usando essenzialmente materiale destinato al cestino dei rifiuti o, nella migliore delle ipotesi, lasciato riposare in attesa di tempi migliori in un recondito cassetto del nostro appartamento.  Jane Perkins ha saputo creare e splendere con le sue sbalorditive creazioni, unendo semplicemente pezzetti di vecchi giochi Lego, rimasugli di conchiglie raccolte durante qualche vacanza ormai lontana, posate di plastica, nastri, ganci per tende e tutto ciò che la fantasia l’ha portata a osare.

Prima infermiera a Londra, in seguito mamma  a tempo pieno, l’inizio della sua avventura artistica comincia nel 2006 quando decide di prendere il diploma in Textiles – anche se poi tratterà più che altro plastica – con l’intento di dedicarsi al ramo artistico in maniera innovativa, con un approccio decisamente ecologico, tanto da presentare la tesi sull’applicazione dei materiali riciclati nell’arte e nel design.

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Partita con la realizzazione di piccole spille riutilizzando vecchi giocattoli non più funzionanti, bottoni e gioielli smessi, pian piano si è lasciata prendere la mano dall’ispirazione tanto da creare il suo primo quadro – The Queen: Made in China. Sono seguite serie di opere meravigliose e davvero ingegnose.

Jane si è sbizzarrita nel creare riproduzioni di famosi quadri, soprattutto di Vincent Van Gogh e Monet, oltre a riproporre ritratti o fotografie di rinomati artisti (si pensi alla Gioconda di Leonardo o alla ragazza afgana di Steve McCurry), nonché icone e personaggi politici del nostro tempo.

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La sua fantasia è stata presto premiata. Nel 2009, infatti, Jane Perkins ha ricevuto il “People’s Vote” all’Open Art Exhibitions, rispettivamente per due opere da lei realizzate: il ritratto di Mandela e proprio quello della Regina Elisabetta.

Ritratto della principessa Diana in cui si notano con precisione gli oggetti utilizzati per la realizzazione
Ritratto della principessa Diana in cui si notano con precisione gli oggetti utilizzati per la realizzazione

Ogni quadro è totalmente realizzato da materiale di scarto, sfruttando le sfumature di ogni singolo oggetto utilizzato, senza mai adoperare pittura o colori di alcun tipo in aggiunta. Un’artista indubbiamente dotata di una notevole sensibilità per le cromie, che sa sapientemente organizzare le varie sfumature e assemblarle nella maniera più naturale possibile per creare un effetto ottico davvero strabiliante, sia da vicino che da lontano. Un metodo comparato più volte agli artisti impressionisti, che ci portano a visualizzare un volto o un oggetto grazie alla prima impressione data dai colori, più che alla delineazione di un preciso tratto.

Sul suo sito personale, Jane Perkins si definisce così:

I am a ‘re-maker’, taking inspiration from found objects and working them into something new“, ovvero “Sono una re-maker, prendo ispirazione dagli oggetti trovati e li trasformo in qualcosa di nuovo”

Non ci resta che trarre ispirazione dagli oggetti che ci circondano e dalla grandiosa creatività di un’artista così speciale!

[Fonti: Museo del riciclo online, Focus]

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Sensibile e curiosa per natura, animalista e attratta dalle tematiche ecologiche fin dall'infanzia. A 16 anni diventa vegetariana. Si definisce "un'appassionata" perchè mette tutta se stessa nelle cose di cui si occupa e non riesce a restare indifferente a nulla. Laureata in Scienze dell'Educazione, sempre attenta ai più piccoli e al più delicato degli esseri viventi, adora la natura, ama leggere libri in mezzo al verde e ha la valigia sempre pronta per qualche viaggio (anche immaginario). La scrittura è il suo rifugio, tratta e dialoga con le parole come fossero amiche. Con questa collaborazione raggiunge uno dei suoi piccoli grandi sogni: scrivere per un giornale!

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