Corpi femminili immersi e fatti della stessa sostanza della natura: la donna e la flora sono protagoniste assolute del nuovo lavoro di Brian Kirhagis. L’intento dell’artista di Baltimora è, infatti, quello di dar voce ad una causa dalle molteplici interpretazioni, prima tra tutte, rispettare le donne e la nostra Madre Terra.
Come un fioraio innamorato
Come si legge sulla pagina Facebook dell’autore: “Con questo dono cerco di creare una consapevolezza collettiva attraverso i miei dipinti; se fornendo un’immagine posso aiutare ad accendere un pensiero, allora forse la nostra realtà può cambiare”.
Così nelle sue coloratissime opere, vere e proprie boccate d’aria o tuffi in una natura materna e allo stesso tempo selvaggia, Kirhagis riunisce la figura femminile alla natura. Meravigliosi fiori e piante nel pieno della loro fioritura, compongono il bouquet del corpo femminile: ne determinano l’intreccio dei capelli tra rami e radici, ne sostituiscono delle parti, ne modellano il corpo in un circolo virtuoso di nutrimento reciproco e naturalezza.
Non a caso, il titolo dato alla mostra, che si terrà a New York dal 7 giugno al 6 luglio al Dean Borghi Fine Art, è per l’appunto “ E A R T H – Everything Always Returns To Her”: Terra, tutto torna a Lei. Dalle parole dell’artista: “Dovremmo smettere di correre, girarci e tornare da dove siamo venuti. Il sacro femminile. La nostra fonte. La nostra Terra”.
Donna e Terra, Terra e Madre
Una sinfonia di colori e pennellate che unisce o, per meglio dire, riunisce il corpo femminile al suo primordiale elemento: la Terra in quanto madre che accoglie e che dona vita. La donna e la Terra in quanto potenze creatrici, non solo di vita, ma anche perché custodi e abili nel prendersi cura e dare nutrimento al mondo. Un corpo che va rispettato, quella della donna in primis, ma più ampiamente quello della nostra Madre Terra, del nostro pianeta.
Un organismo rigoglioso e accogliente, paradiso di ricchezze che non abbiamo saputo salvaguardare e onorare a dovere. La sua salute ci preoccupa, anche se mai a sufficienza, e sta diventando sempre più tematica centrale anche sul piano politico. Una Terra che sa accettare anche le ingiustizie, le immondizie che le abbiamo propinato, ritrasformandole in risorsa, donando una nuova rinascita anche al peggio, al brutto. Una madre a pieno titolo, che ama i suoi figli in modo incondizionato. La Madre di tutti, presente prima di tutto.
Il messaggio: ridare alla donna il posto che le spetta
Una mostra di quadri, quella di Kirhagis, che vuole definitivamente sdoganare millenni di ostracismo nei confronti della figura della donna e della madre, restituendole finalmente il posto che le spetta. Con questo messaggio, l’artista vuole enfatizzare la natura creatrice e salvifica della donna, la forza e la resilienza che spesso la caratterizzano e il suo fondamentale ruolo di nutrice dei propri figli, ma anche e forse soprattutto della società tutta.
Sulla locandina che accompagna la mostra, l’artista ha ben spiegato che il ruolo della donna, ma ancor più il nome della madre, è sempre stato utilizzato in tanti ambiti, senza mai darle però lo spazio che merita. Un ruolo così fondamentale per qualsiasi essere vivente che, invece, è stato bistrattato e relegato negli angoli più reconditi della società, una figura spesso chiusa in casa e data per scontata.
In questa epoca di rinascita e in cui la cultura finalmente sta imparando a valorizzare la donna – e, con lei, forse a prendersi cura del nostro pianeta – Kirhagis vuol essere messaggero e paladino di tanto valore e bellezza. Questo il suo invito al pubblico: “Queste tele sono come polline da conservare nel vostro spirito e spargere affinchè facciano sbocciare nuovi pensieri e azioni. Il vostro compito è portarlo con voi e seminarlo tra i vostri amici e vicini, nelle vostre conversazioni. Perché diciamo che dietro ogni grande uomo c’è una donna ancora più grande? Perché non possiamo innalzarla ponendola davanti?”.
To all the Earths out there
Mamma, donna, Terra. Abbiamo istituito una festa in date distinte per ognuna di loro, in tre mesi consecutivi che annunciano sole e fioriture meravigliose. Come le ha definite lo stesso Brian Kirhagis, rivolgendosi loro in occasione della recente festa della mamma, “A tutte le Terre che sono lì fuori”, termine esaustivo e significativo quanto l’intento dei suoi quadri. “Questa mostra è un’ode al nostro più grande dono da cui siamo venuti tutti. Le nostre terre. Tutto torna sempre a lei”.
Ricordiamoci di ringraziarle sempre e di celebrarle in ogni momento. E’ grazie all’energia del femminile se siamo qui a sperimentare la vita.
Ph. Credits: ©Brian Kirhagis
La Bellezza è una forma del Genio, anzi, è più alta del Genio perché non necessita di spiegazioni. Essa è uno dei grandi fatti del mondo, come la luce solare, la primavera, il riflesso nell’acqua scura di quella conchiglia d’argento che chiamiamo luna.
(Oscar Wilde)