Daniela Evangelisti: arte come recupero del passato

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Daniela Evangelisti: arte come recupero del passato ultima modifica: 2014-12-04T08:00:17+01:00 da Sara Merlino
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Recupero. In arte questa parola può avere molti significati e molte sfumature. Esiste il recupero di un materiale, il recupero di uno stile, ma anche il recupero di qualcosa si più astratto: un messaggio, un sentimento, una presenza.

Daniela Evangelisti - Naturale Fabergè

Daniela Evangelisti, artista valdostana di Verres,  con le sue opere d’arte, recupera il passato. In un certo senso anche materiale. Da collezionista di tessuti antichi, rotoli di canapa grezza, frammenti di ricami, biancheria, fili di lino è riuscita ad amare gli oggetti che raccontano storie, per lo più femminili. Perché proprio da quella mani di donna, delicate nei movimenti ma dure e ruvide per il troppo lavoro, che scivolarono per secoli metri e metri di stoffe e di fili da rammendo. Fili che oggi, nelle opere di Daniela Evangelisti, legano stretto passato e presente in una trama consumata ma di straordinaria bellezza.

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Seguendo questi fili, studiandone gli intrecci, sciogliendone a volte i nodi, l’artista dà vita al suo universo artistico, potentemente evocativo. Lei legge nella tela di canapa grezza le tante storie, riesce a vedere in quell’intreccio faticoso ma perfetto la mano che lo eseguì con fatica e minuzia.

Con le sue opere quest’artista traduce per noi quel linguaggio rigoroso ormai dimenticato e trasforma un tessuto logoro e un fitto rammendo in pura arte. Da un oggetto dismesso, che non può più espletare la funzione originale per cui fu creato, nasce “altro”. Da funzione a simbolo, da materia a concetto astratto denso di significati.

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La Evangelisti utilizza per le sue creazioni reti metalliche, brandelli di tessuto, pizzi e ricami, fili di lino e di ferro. Ci restituisce lavori dalla straordinaria delicatezza, dal alto potere simbolico ed evocativo.

L’anno scorso è stata selezionata per donare unopera premio per le migliori azioni della SERR 2103: ha preso parte inoltre alla mostraARTE (SUR)CIRCOLARE” in corso fino al 21 dicembre a Palazzo Lomellini a Carmagnola (TO) partecipando così all’edizione 2014 della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti.

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Dal 13 dicembre esporrà nella prestigiosa sede museale di Pont Saint Martin, “‘L Castel” in una mostra dal titolo “Istinti Ri-creativi” che avrà come tema l’upcycling in un’apposita sezione dal titolo “Logori Rammendi Nobili Frammenti“.

In questa esposizione l’artista ha lavorato con materiali preziosi: biancheria ricamata, rammendi antichi, iniziali, cifre, pizzi e sete fornitele dalla collezionista Luciana Pramotton.

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Nata a Bra (CN) e da circa 8 anni vive e lavora a Cherasco, piccola città medievale alle porte delle Langhe, con Francesco e tre gatti. Si occupa di cultura e organizzazione di eventi gestendo un piccolo spazio nato per promuovere l'arte contemporanea sul territorio. E' convinta che la creatività sia la risorsa più preziosa; crede nel rispetto per ogni essere vivente e per l’ambiente e si impegna a dimostrarlo anche nei piccoli gesti quotidiani.

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