Zootopia, film ambientato in una città di animali antropomorfi in cui ogni specie è uguale all’altra e gli umani non sono mai esistiti.
Posizione eretta, abiti casual e pollici opponibili. Nella grande metropoli immaginaria di Zootopia gli animali assomigliano agli uomini, eppure anche questa volta da loro non abbiamo che da imparare.
Nella località utopistica che dà il nome al nuovo film d’animazione che la Walt Disney Animation Studios è pronta a lanciare al cinema dalla primavera 2016, gli esseri umani non esistono. I mammiferi di tutto il mondo hanno imparato a convivere nel rispetto delle diversità, in una strabiliante città in cui ogni quartiere corrisponde ad un diverso habitat della Terra, dalla calorosa Sahara Square alla più gelida Tundratown.
Zootopia è frutto della fantasia di Rich Moore e Byron Howard, già artefici di successi come Bolt, Rapunzel e Ralph Spaccatutto. La città di Zootopia, realizzata con le più moderne tecniche grafiche del cinema d’animazione, ospita un melting pot senza precedenti, che unisce animali di grande e piccola taglia, erbivori e carnivori, che ogni giorno si recano al lavoro, fanno uso della tecnologia e lottano per il rispetto del prossimo.
Anche se lo scenario è quello di una brillante utopia, le cose non sempre vanno per il verso giusto. Di qui una trama accattivante che si tinge di poliziesco, seguendo le vicende della giovane poliziotta Judy Hopps, una coniglietta che cerca di farsi valere, tra animali di ogni specie e dimensione, mantenendo l’ordine in città. A farle da contraltare è Nick Wilde, un esemplare di volpe dalla parlantina fluida, accusato ingiustamente per un crimine che non ha commesso.
Per le leggi della natura i due sono destinati a non andare molto d’accordo, ma la necessità li porterà a diventare amici e a fare squadra per risolvere insieme il fitto mistero di un mammifero scomparso.
A prestare la voce a Nick e Judy, nella versione originale, saranno il popolare attore Jason Bateman e Ginnifer Goodwin, star della serie tv Once Upon a Time.
Con la semplicità di sempre, la Disney ha saputo fare di Zootopia la metafora perfetta di un mondo complesso e diversificato, ma in cui vigono il rispetto reciproco e la consapevolezza che le differenze, prima che separarci, possono essere una grande opportunità per aiutarsi l’uno con l’altro e guardare il mondo da punti di vista differenti.
L’idea di portare a termine una vera Zootopia non è sfuggita all’uomo. Attualmente Zootopia è anche il nome di un progetto che riguarda un antico bioparco danese che punta a cambiare aspetto creando un enorme spazio in cui gli animali possano coesistere, lontani dall’uomo e dalle gabbie. Tre grandi aree, di trecento acri ciascuna, atte a ricreare gli habitat di America, Asia e Africa, che i visitatori potranno attraversare senza essere visti, tramite percorsi accuratamente mimetizzati per non recare disturbo agli animali. Il paragone sembrerebbe immediato, ma la Zootopia del grande schermo è qualcosa di diverso e che va oltre. Una società a misura di mammifero in cui gli animali vivono in libertà e ogni specie è uguale all’altra. Non è un caso, dunque, che molto eloquentemente l’uomo ne resta escluso.
Si tratta di un mondo divertente e colorato, che di certo non farà fatica a conquistare gli spettatori più piccoli, e anche qualcuno un po’ più grande. Come spesso accade nel mondo del cinema, però, è proprio ai film d’animazione che spetta l’arduo compito di lanciare messaggi più profondi, e di forgiare i cittadini di domani. Ecco allora che la vivace Zootopia, con i suoi abitanti così diversi e così uguali, diventa l’occasione giusta per riflettere più chiaramente sul mondo che ci circonda e su come possiamo lavorare per migliorarlo.