Ormai una passeggiata nei dintorni di Reano sta diventando una piacevole e rilassante abitudine. Le mie figlie ci vanno volentieri, il nostro cucciolone è entusiasta di poter camminare in prati e boschi tranquillo e io mi rilasso. Il paesaggio è aperto, dolce pur iniziando la montagna, di per sé più aspra.
In una di queste passeggiate, ho conosciuto una signora che da lontano mi ha incuriosito perché si avvicinava a me portando al braccio una cavagna, una cesta in vimini, la stessa che la mia amica Franca porta con sé quando va a spasso in campagna. Anche lei era accompagnata da un cagnolino, ottima occasione per scambiare due parole e chiedere cosa avrebbe raccolto; cosa che ormai, nonostante una mia certa reticenza, mi fermo sempre a fare se vedo qualcuno impegnato a raccogliere erbe.
La signora stava raccogliendo i giovani getti di Luppolo, conosciuto qui in Piemonte con il nome di Luvertin. Hanno la forma di un piccolo asparago e come quest’ultimi possono essere cucinati. Il luppolo cresce lungo le rive dei fossi, nei luoghi incolti e sulle siepi su cui trova sostegno. Il frutto viene utilizzato per la preparazione della birra, cui dona la caratteristica nota amara, ma è una pianta dagli innumerevoli utilizzi: i fiori favoriscono il sonno e stimolano l’appetito. Per giovarsene si può metterli nell’acqua del bagno o imbottire un cuscino.
Con le foglie invece si può ottenere una tintura di color marrone.
Ma torniamo ai nostri giovani getti: la ricetta l’ho chiesta direttamente alla signora, che mi ha fatto vedere come raccogliere i giovani butti. Prendeva l’apice abbastanza vicino alla parte terminale dove, piegando, si rompeva.

Frittata con luppolo, gli ingredienti:
giovani getti di luppolo
uova
prezzemolo
un punta di aglio
un dito di latte
La ricetta prevede la semplice preparazione di una frittata. Non riesco a dare quantità precise, ma credo che il bello della frittata sia proprio questo, si prepara con quello che c’è in casa pur avendo una linea guida. Quasi sempre risulta buona e semplice!
