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Progetto Sharklife, un SMS salverà gli squali dall’estinzione

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Progetto Sharklife, un SMS salverà gli squali dall’estinzione ultima modifica: 2014-07-15T08:00:57+02:00 da Valeria Rocca
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Il progetto Sharklife prevede l’utilizzo di un sistema di comunicazione via SMS, per segnalare la cattura accidentale nelle reti dei pescatori, di specie protette come lo squalo elefante.

Squalo elefante, Trigone viola, Verdesca, Squalo volpe, Spinarolo, sono solo alcune delle specie di squali che popolano il Mar Mediterraneo e che, secondo i dati dell’Unione mondiale per la conservazione della natura (Iucn), sono altamente minacciate dal rischio di estinzione.

Dimenticate quindi l’idea tipica della letteratura e della cinematografia, dello squalo aggressivo che terrorizza i bagnanti delle spiagge oceaniche: nel Mediterraneo lo squalo va protetto.

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Per evitare la catastrofe dell’estinzione, nei giorni scorsi è stato avviato con successo, presso l’Isola dell’Asinara e presso l’Arcipelago della Maddalena, un progetto sperimentale che prevede la messa in funzione di un sistema innovativo di comunicazione per la pesca professionale.

Il sistema prevede che alle reti dei pescatori siano applicati, a intervalli regolari, delle miniboe (dotate di sensori) che registrano il peso dell’animale catturato. Se il peso dell’animale supera il limite previsto, scatta un allarme (nel gprs presente nella boa principale) che è segnalato attraverso un sistema di sms. In questo modo il problema è immediatamente comunicato al personale competente che potrà intervenire con rapidità per salvare lanimale da morte sicura.

Il sistema è stato ideato dal dipartimento di Ingegneria Informatica dell’Università della Calabria e rientra nel progetto Sharklife, programma europeo attivo dal 2011 per la protezione della fauna marina, in particolare dello squalo elefante.

L’obiettivo è di ridurre la cattura e la mortalità delle specie protette come gli squali, i cetacei e le tartarughe marine, e di sensibilizzare l’opinione pubblica su questo importante problema: nel Mediterraneo vivono ben ottanta specie diverse di pesci cartilagini che vanno salvaguardati.

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Un ruolo fondamentale, in questo progetto, sarà svolto dai pescatori; soltanto una proficua collaborazione tra loro e gli addetti ai lavori garantirà il successo del progetto e la tutela della biodiversità marina.

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Ricordate, gli squali sono in pericolo. Aiutiamoli!

Progetto Sharklife, un SMS salverà gli squali dall’estinzione ultima modifica: 2014-07-15T08:00:57+02:00 da Valeria Rocca
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Progetto Sharklife, un SMS salverà gli squali dall’estinzione ultima modifica: 2014-07-15T08:00:57+02:00 da Valeria Rocca

2 Commenti

  1. SRIVETE UNA MAIL DI PROTESTA A TGCOM CONTRO LO STUPIDO ARTICOLO DEGLI SQUALI ASSASSINI!!www.tgcom.it. articolo del 07/06/08 QUESTO IL MIO: Gentile reaiodzne Tgcom,Vi scrivo in merito alla presunta notizia del gruppo di squali killer che ha deciso di cambiare alimentazione e di scegliere l’uomo come pasto.. secondo quanto riportato dall’articolo, un gruppo di scienziati del national fishing institute sta tentando di dimostrare che i pescecani stanno cambiando la loro alimentazione per via dei cadaveri buttati in mare!!Affermare una simile sciocchezza significa ignorare del tutto-volontariamente-le caratteristiche etologiche degli squali che non si sono mai nutriti di esseri umani (salvo rarissimi casi di attacchi)ma di pesci o foche, ecc..Affermare che i loro gusti alimentari possano essere cambiati in cos poco tempo semplicemente ridicolo!Forse informandosi meglio, si potrebbe parlare dei motivi VERI che hanno causato questi attacchi, quali la pesca incontrollata che ha depauperato il mare insieme all’inquinamento o alla caccia alle foche. Peccato anche che nell’articolo non venga assolutamente menzionata l’attivit della suddetta societ che accusa gli squali di essere diventati degli assassini, che guarda caso un industria della pesca e degli allevamenti intensivi. Inviterei quindi la vostra reaiodzne a riportare le notizie in modo CRITICO, per rispetto delle persone che leggono e del mestiere del giornalista .

  2. Carissimo Vincenzo e redazione tutta di Missione naruta,ho appena visto il documentario girato in Costa Rica e quello che uomini senza scrupoli n cultura stanno facendo agli squali e all’ecosistema. Non solo una barbarie, ma un’atto scellerato dettato dall’inconsapevolezza, dunque dall’ignoranza che rende ciechi. E’ vero i mali del mondo in questo momento sono tanti e dobbiamo combattere su pi fronti, ma vedo che dietro a tutto questo sfacelo c’ sempre e soltanto l’uomo e la sua cupidigia che non si frena davanti a nulla. Il miraggio del guadagno facile qui e ora li attira come mosche, ma noi non siamo mosche, abbiamo un cervello e dovremmo usarlo. SALVIAMO GLI SQUALI, LE FOCHE, GLI ORSI, I CANI, TUTTI GLI ANIMALI che vengono ingiustamente cacciati, steminati dalla bestia pi feroce sulla terra, l’unica che pu scegliere e che spesso sceglie il male. L’odio verso la naruta nasconde forse un odio inconscio verso s stessi? Se cos fosse SI FACESSERO CURARE DA UNO BRAVO E ANDASSERO A ZAPPARE LA TERRA CHE COSTA FATICA!Mi perdonerete lo sfogo, ma non ne posso pi di assistere impotente alla mattanza di ogni creatura. Sono sempre pochi i mozzichi che danno questi poveri squali!

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