Stop Biocidio Brescia

Stop Biocidio Brescia, cittadini in piazza per gridare il loro diritto a vivere in un ambiente sano

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Stop Biocidio Brescia, cittadini in piazza per gridare il loro diritto a vivere in un ambiente sano ultima modifica: 2014-05-09T08:00:01+02:00 da Silvia Musso
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Ultimi preparativi per la manifestazione Stop Biocidio che si terrà a Brescia il 10 maggio. In strada scenderanno 40 tra comitati e collettivi

Ultimi preparativi per la manifestazione Stop Biocidio che si terrà a Brescia sabato prossimo, 10 maggio. In strada scenderanno 40 tra comitati e collettivi, realtà che hanno aderito e che sfileranno dietro lo striscione “Per una sola grande opera: casa, salute, reddito e dignità“.

Stop Biocidio era nato come uno degli obiettivi di #fiumeinpiena, movimento pacifico, fondato e formato da giovani del napoletano. In pochi mesi si è trasformato in una campagna di mobilitazione nazionale come a dire che tutta l’Italia è una Terra dei Fuochi, da Vado Ligure a Taranto, da Porto Tolle a Brindisi. Stop Biocidio inizierà a Brescia per arrivare a Napoli il 16 maggio ed approdare il 17 alla manifestazione nazionale di Roma.

Stop Biocidio Brescia

«Abbiamo lavorato tanto per preparare Stop Biocidio Brescia – scrive con un post su Facebook Stefania Baiguera, una delle candidate al “Premio Luisa Minazzi – Ambientalista dell’Anno”, consegnato a Casale Monferrato lo scorso dicembre, residente in uno dei quartieri più inquinati di Brescia, Chiesa Nuova – Assemblee, incontri, presidi, occupazioni, volantinaggi. Una rete di persone che per mesi hanno provato a costruire un momento forte per la città, un momento nel quale ogni cittadino potrà portare per le strade di Brescia la sua voglia di cambiamento, potrà chiedere un’aria più respirabile, un’acqua più buona, terra pulita. Mi auguro che i cittadini rispondano a questa chiamata. E’ davvero arrivato il momento di superare la fase “sono stufo, quello che vedo non mi va, l’ambiente in cui vivo fa schifo!” E’ arrivato il momento di uscire dalle nostre case e di unirci per chiedere a gran voce che le nostre richieste siano ascoltate!!! Non vogliamo più i primati che abbiamo sull’inquinamento ambientale e sull’aumento delle malattie legate allo stesso!!! Vogliamo di meglio per noi e per chi arriverà dopo di noi».

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Brescia è, infatti, una citta altamente inquinata. Nel terreno e nei fiumi sono state sversate sostanze nocive e cancerogene. I principali inquinanti sono policlorobifenili (PCB) e diossine. Tutto questo causato dalla fabbrica Caffaro che ha sversato PCB nelle rogge e che quindi è finito in tutti i terreni.

«Le cronache degli ultimi anni hanno portato alla luce una scomoda verità che riguarda il territorio bresciano – si legge nel comunicato stampa di convocazione dell’evento – La crisi economica ha tolto il velo al “benessere” che la pesante industrializzazione della città di Brescia e della sua provincia ha portato ai suoi abitanti e oggi ci presenta il conto attraverso la realtà di un territorio devastato. In particolare, la situazione sanitaria ci appare oggi nella veste di una vera e propria emergenza non più tollerabile né sostenibile. Basti pensare che nel 2009 Brescia ha ottenuto il record nazionale di decessi per tumore e numerosi studi epidemiologici la collocano ai primi posti per l’incidenza di numerose patologie tumorali, soprattutto di quelle infantili. Pur mancandoci ancora i numeri esatti di questo disastro in termini di costi sociali e di vite umane, la realtà che ci si palesa davanti agli occhi ci appare pesantemente compromessa anche per tutte le generazioni che verranno».

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La manifestazione StopBiocidio partirà da in via Milano, zona Caffaro, alle 15, si snoderà in via Fratelli Ugoni, piazza Repubblica e corso Zanardelli per concludersi in piazza Loggia. Qui il testimone passerà a Napoli per l’appuntamento del 16 maggio.

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Una laurea in Antropologia Culturale all'Università Ca' Foscari di Venezia, e un Master in Sviluppo Sostenibile e Promozione del Territorio. Alla guida di AICA (Associazione Internazionale Comunicazione Ambientale) ha portato in Italia la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, coordinandone le prime due edizioni. Giornalista, non solo in campo ambientale ma anche sociale, da quando è diventata mamma del piccolo Ettore è sempre più attenta alla sua impronta ecologica e anche a quella di tutta la famiglia. Convinta dal marito, si è trasferita a Tonco, un piccolo comune nelle colline del Monferrato, dove sta imparando a fare l'orto e ad allevare oche e galline. Per Econote.it cura la seguitissima rubrica “Mamme&Papà green” in cui parla di natura e di bimbi.

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