Bolla del pesco, come combatterla attraverso l’utilizzo di alcuni rimedi naturali, interventi fisici e con soluzioni vegetali senza ricorrere ai pesticidi
Attesa… una lunga attesa. Attendere quasi un anno che la fioritura del nostro meraviglioso pesco possa rallegrare il nostro orto/giardino per poi vederselo così sofferente e contorto su se stesso a causa di un temibile fungo. Non è propriamente ciò che ci aspetteremmo da un anno all’altro. Ecco quindi qualche rimedio naturale per prevenire e combattere la micosi più conosciuta e più pericolosa del pesco: la bolla.
La bolla del pesco è una malattia causata dal fungo Taphrina deformans, è una micosi che colpisce tutti gli organi verdi della pianta, foglie, germogli e nei casi più gravi può attaccare anche fiori e frutti.
Gufi e anatre al posto dei pesticidi, a scacciare i parassiti ci pensa la natura
I primi danni che si scorgono sulla pianta sono quelli causati alle foglie che inizialmente si presentano cosparse di piccole bolle di colore diverso (rosa-rossastre), dopodiché la foglia comincia ad accartocciarsi perdendo la capacità di fotosintetizzare fino alla chiusura dei vasi linfatici e la conseguente caduta.
Ricordiamo che essendo un fungo, per potersi sviluppare al meglio ha bisogno di umidità e di ombra.
Quindi la prima cosa da fare è intervenire con una buona potatura che permetterà una migliore areazione della chioma e di tutti i palchi ma soprattutto che esporrà nel migliore dei modi tutti i rami ai raggi solari, questi due fattori saranno fondamentali.
In questo articolo menzioneremo soltanto rimedi naturali quindi cominciamo col dire che una buona consociazione con piante di ortica o di aglio terrà lontano contaminazioni fungine, qualora questo non dovesse bastare o per problemi di spazio non possa essere effettuato, possiamo agire con alcuni infusi di erbe già conosciuti e molto usati. Ma entriamo nel merito.
Molto usato come rimedio preventivo l’infuso di Equiseto, buon fungicida da utilizzare sul tronco e sui rami; il macerato di ortica, ottimo ricostituente, per implementare le difese immunitarie della pianta; un infuso di aglio utilizzabile anche sulle foglie.
Una cosa molto importante è il periodo di utilizzo degli infusi. È sconsigliato irrorare la pianta al momento della fioritura, potrebbe tenere lontani gli insetti pronubi utili all’impollinazione.
Coltivo senza usare acqua e pesticidi. Parola di Pascal Poot
Per questo deve essere effettuata successivamente all’asportazione manuale di tutte le gemme e le foglie infette. Una fase importante che riguarda le foglie colpite è il tipo di eliminazione, non basta staccarle e lasciarle nell’orto ma è consigliabile asportarle e bruciarle o distruggerle in altro modo.
Per quanto riguarda la nebulizzazione di macerati o infusi è importante aggiungere nel liquido sia un olio minerale per aumentare la viscosità e permettere al soluto di sostare sulle parti interessate della pianta, e, elemento importante, aggiungere alla soluzione del bicarbonato che renderà sia la soluzione più basica ma anche più difficoltoso l’accrescimento del fungo che richiede invece un ambiente leggermente acido.
Alcune specie di pesco sono molto più resistenti di altre. Recenti studi sostengono che i frutti delle nettarine siano più predisposti agli attacchi fungini in quanto prive di peli di protezione.
Consideriamo comunque che prevenire è meglio che curare, una buona lavorazione del terreno, ricca di humus e di sali minerali accompagnata da un’ottima potatura ricompenserà la lunga attesa.
Io mescolo macerato d’ortica con sapone di Marsiglia. Sembra che va bene!
come si prepara ?
[…] di quest’Anno sono il conoscere e il supportare l’agricoltura familiare per ridurre la povertà nelle zone rurali e garantire la sicurezza alimentare ad un […]
Va benissimo Cornel anche se in realtà è specifico per gli afidi questo trattamento con il sapone di marsiglia. Consideriamo comunque che l’ortica è uno dei migliori rimedi naturali antiparassitari, un vero portento.
Mi ritengo convinto che un tema impostato così bene non si
legga tutti i giorni.
byimbianchino monza
Mille grazie Imbianchino Monza,
contento di essere stato di aiuto.
Ivan
in un forum ho letto questo, che ne dite? :
Per eliminare la bolla del pesco è semplice: bisogna lasciare che la pianta si difenda da sola… In che modo: non bisogna assolutamente potare le piante in autunno o fine inverno… Ma fare solo la potatura estiva, cioè dopo che la pianta è coperta da foglie da circa 30-50 giorni… Per chi ha già purtroppo potato le piante fuori dal periodo estivo i risultati si vedono dopo 2 anni… Le piante sulle quali applico questa tecnica sono forti, fruttificano bene e se vi sono ancora delle foglie, poche, che prendono la malattia queste restano isolate sulla pianta e non estendono la malattia ad altre foglie; volendo si possono togliere a mano o lasciarle sulla pianta o eliminarle con la potatura estiva. Informate chi ha questo problema di adottare questa soluzione.
Ciao Marcello,
la tua risposta è vera ma purtroppo diventa un po’ più complicato nel lato pratico, mi spiego meglio.
La potatura autunno-invernale non è solo importante dal punto di vista della produzione futura ma anche dal punto di vista strutturale. La pianta diventa molto più forte e vigorosa se effettuiamo una buona potatura, eseguendola correttamente i rami saranno più giovani e robusti, se li lasciassimo sulla pianta, invece, potremmo incorrere in quello che vine definito “schianto”, ovvero i rami potrebbero spezzarsi a causa del vento o della neve e creare ferite invernali pericolose. Sicuramente, come sostieni tu, si possono ridurre al minimo i tagli in modo tale da irrobustire e rinvigorire la pianta. Bisogna comunque considerare una cosa importante, è vero che le piante solitamente si sostengono in modo autonomo ma quelle da frutto che noi acquistiamo non sono quasi mai pure o selvatiche ma sono innesti su porta-innesti, ne deriva che alcuni interventi debbono essere fatti almeno per i primi anni, poi a pianta matura si possono comunque ridurre ma non eliminare totalmente.
A presto
Ivan
Ciao, mi trovo di fronte alle mia piante di pesco, che hanno circa sei anni, e per la prima volta sono state ampiamente colpite dalla bolla. Lo scorso anno non le ho potate, sarà stato per questo che si sono infettate?? posso fare qualcosa ora che hanno gia i primi frutti piccoli???
é consigliabile ora togliere tutte le foglie colpite?? avete qualche rimedio naturale da suggerire??
Grazie Giuseppe
Ciao Giuseppe,
purtroppo la bolla è una malattia ormai diffusa un po’ ovunque, da molto tempo. Sicuramente non possiamo dare la colpa ad una potatura mancata o ad una potatura mal eseguita…le cause sono molteplici e intrinseche alla fisiologia delle piante stesse. Per quanta i rimedi leggi pure l’articolo dovrebbe esaurire ogni tuo dubbio. Grazie e a presto.
Ivan
Vorrei sapere quale conseguenza porta ai frutti la pianta di pesco che si è ammala di bolla. Inoltre la gommosi del pesco è sempre una conseguenza della bolla? In sostanza anche i miei peschi hanno avuto un forte attacco di bolla ma nonostante tutto hanno avuto anche una sufficiente produzione con la conseguenza che molti frutti si sono ammalati (di “gommosi”) . Premetto che non faccio nessun trattamento – peccato che non si possano allegare foto.
Caro Elia,
la pianta che si ammalo fortemente di bolla solitamente non riesce a produrre frutti o comunque difficilmente riesce a portarli a maturazione completa. Il tutto poi dipende dalla vigoria della pianta, dalla varietà, dalla potenza dell’attacco e dalla quantità di pioggia caduta durante l’anno. Tenga presente che comunque un attacco fungino debilita la pianta che risulta più esposta ad altre malattie o ad altri attacchi di genere diverso, quale quello virale o entomologico. Tengo a precisare che la bolla e la gommosi sono due malattie fungine completamente diverse che potrebbero presentarsi nello stesso momento perché entrambe hanno bisogno delle stesse condizioni, ma si presentano comunque in maniera completamente differente. Spero di essere stato abbastanza chiaro. Qualora avesse altri dubbi o domande non esiti a scriverci.
Grazie e buon giornata.
Ivan
Posso aggiungere nella soluzione acqua e aglio anche una parte di bicarbonato da nebulizzare sul mio pesco colpito dalla bolla? Ciao e grazie
Grazie Ivan.
Ma in che periodo dell’anno fai i trattamenti qui elencati?
In questo periodo i miei peschi sono stati attaccati dalla bolla. Stranamente in autunno ed in inverno ho fatto 3trattamenti rametti, e poi con olio bianco. Cosa posso fare in questo periodo 21-4?
Tanti consigli senza però precisare le misurazioni del contenuto del trattamento…