La SAT intende affidare la prima gestione del nuovo Rifugio alpino Monte Casale Don Zio Pisoni in Trentino
Situato a 1590 metri di quota sul vasto pendio prativo del Daint Grant e del contiguo Monte Casale, il Rifugio alpino Don Zio Pisoni si trova in linea d’aria a metà strada fra Trento e il lago di Garda. La struttura al momento è in fase di ristrutturazione e la SAT, la Società Alpinisti Tridentini, sta cercando qualcuno a cui affidarne la futura gestione.
La storia del Rifugio Don Zio Pisoni
I primi lavori di costruzione cominciarono sul finire degli anni ’60, grazie soprattutto al contributo di numerosi volontari satini della zona delle Sarche, Pergolese e Pietramurata. La struttura fu poi inaugurata nel 1972 e dedicata al sacerdote Don Vittorio Pisoni, “chiamato comunemente “Don Zio” dai giovani allievi che questo educatore aveva saputo avvicinare alla montagna organizzando gite e promuovendo campeggi“.
Fino al 1993, il Rifugio Monte Casale Don Zio Pisoni godeva della qualifica di rifugio alpino. Dopo quella data, però, in seguito all’approvazione di una legge provinciale è stato possibile chiederne il declassamento a Capanna Sociale. Questo poiché, come si legge sul bando pubblicato dalla SAT, “risultava difficile gestire continuativamente la struttura per i 3 mesi estivi previsti dalla norma“.
Ma i tempi sono cambiati e le nuove opportunità di accesso alla zona, tra cui la via ferrata cosiddetta Che Ghevara e i diversi percorsi ciclabili, rendono necessaria la presenza di un presidio stabile. “Ecco quindi che la SAT ha in programma dei lavori per riqualificare la struttura a rifugio alpino e di conseguenza la necessità di cercare un gestore. Nella migliore delle ipotesi il rifugio potrà essere pronto già nel corso della prossima stagione estiva“.
La struttura
La struttura, in linea d’aria a metà strada fra il Lago di Garda e Trento, è facilmente raggiungibile a piedi seguendo il sentiero SAT O411 che sale da Comano, oppure con un mezzo a motore (la strada, inizialmente asfaltata, diventa poi bianca pavimentata nei tratti più ripidi). La strada è chiusa al traffico ordinario circa 3 km dopo l’abitato di Comano, 6 km prima del Rifugio Don Zio Pisoni. “Attualmente è possibile richiedere un permesso di transito, con il quale, se le condizioni consentono, è possibile arrivare fino al parcheggio “Le Quadre” posto a quota 1450 e a circa 1 Km dalla struttura“.
Realizzato in muratura con tetto in legno, il Rifugio Don Zio Pisoni è costruito su tre livelli. Il piano seminterrato ospita vano generatore, cisterna di raccolta dell’acqua piovana, caldaia, locale invernale cantina e deposito. Il piano terra è invece dotato di un modesto ingresso, servizi igienici per gli ospiti e per il rifugista, oltre a cucina e sala da pranzo con circa 35 posti tavola. Infine il piano sottotetto, dove si trovano 2 piccole stanze con letto a castello e una camerata con 6 letti a castello, per un totale di 16 posti letto.
Come partecipare al bando
Chi fosse interessato a diventare il primo, nuovo gestore del Rifugio alpino Monte Casale Don Zio Pisoni, può partecipare al bando di selezione e inviare la propria candidatura.
“Si evidenzia come tra i requisiti soggettivi – fa sapere la SAT – il futuro gestore del rifugio, debba inderogabilmente possedere conoscenza del territorio, delle vie di accesso al rifugio ed ai rifugi limitrofi nonché la capacità di apprestare, eventuali, necessarie azioni di primo soccorso, requisiti richiesti dalle norme Provinciali“.
Il bando scade alle ore 24 di domenica 21 maggio 2023.
[Immagine di copertina @SAT]
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