Itinerari gourmet in Sicilia, viaggiare in Sicilia vuol dire non soltanto perdersi fra le bellezze architettoniche antiche e moderne, facendo il bagno in uno dei mari più puliti al mondo; significa anche viaggiare con il gusto, godendo dell’elaborazione di piatti che hanno anche più di mille anni.
Avete mai pensato di avventurarvi in itinerari gourmet in Sicilia? La Sicilia è l’isola più grande del Mediterraneo, nonché la regione più estesa d’Italia, e ha da sempre rappresentato un punto nevralgico di incontro di diverse culture. Ha accolto i Fenici prima e le civiltà elleniche in esplorazione dopo; ha “parlato” arabo per diversi secoli e ha fatto parte per 50 anni del Regno delle due Sicilie, fino al famoso sbarco proprio a Marsala della spedizione dei Mille.
Una storia ricca quella dell’isola, e la presenza affascinante di tutte queste culture differenti e lontane, è riscontrabile tutt’oggi nei numerosi resti e siti archeologici presenti sull’isola, ma anche nella tradizione culinaria. La Sicilia è difatti forse una delle regioni italiane che ha saputo inglobare meglio più influenze nella propria cucina, rendendola unica e inimitabile.
Un tour on the road alla scoperta della cucina siciliana
Sull’isola è possibile immergersi in una cucina che fonde culture, lingue e profumi d’Oriente e d’Occidente. Effettuando una breve ricerca su Google digitando “tour enogastronomici in Sicilia”, si noterà immediatamente che è qualcosa per nulla raro, e gli attori presenti sul territorio sanno di poter offrire esperienze uniche ai propri visitatori. Molti di questi tour sono “statici”, il che vuol dire che la degustazione si effettua in un unico luogo, come hotel, cantine, aziende agricole.
Ma per i più avventurosi si può godere delle prelibatezze della Sicilia anche on the road. Noleggiare un’auto a Palermo, ad esempio, è facilissimo: è possibile viaggiare su un veicolo elettrico, rispettando l’ambiente e approfittare degli itinerari suggeriti e partire così alla scoperta della meravigliosa Sicilia!
Nel capoluogo di regione sarebbe già possibile fare un primo tour, degustando il tipico street food della città. Partendo sempre da Palermo, Trapani è un’altra meta culinaria degna di una visita da buongustai. Facilmente raggiungibile in meno di un’ora e mezza di auto, è qui che troviamo il famoso tonno di Mazara del Vallo, cucinato in diverse maniere, ma anche la caponata di melanzane, oltre al gustoso formaggio a pasta filata italiano, la Vastedda e il cùscusu, ossia cous cous alla trapanese.
Invece di virare verso ovest, da Palermo potremmo addentrarci nel sud dell’isola e gustare una cotoletta all’aceto di Enna. La distanza fra Palermo e il Belvedere di Sicilia, poi, è di poco meno di due ore. Nel comune chiamato “Castriggiuvanni” in siciliano, oltre alla famosa cotoletta, si può godere di un’altra prelibatezza nata dall’insieme di più culture: il cous cous dolce preparato con frutti di bosco e zucchero a velo.
Strada degli Scrittori: come scoprire la Sicilia sulle tracce dei suoi più famosi scrittori
Itinerario del gusto partendo da Messina
In Sicilia gli itinerari da percorrere sono svariati. Si può optare per percorsi a piedi, tour dei vulcani o visite a tema religioso, ma anche per itinerari naturalistici o costieri. Se non si parte da Palermo, ma lo si fa da Messina, arrivando in traghetto dalla penisola, allora un’idea potrebbe essere quella di percorrere la parte est dell’isola, toccando appunto Messina, Catania e Siracusa, e se si ha tempo anche Ragusa. Nella cucina messinese, che risente più dell’influenza greca, il piatto tipico per eccellenza è sicuramente il pidone, “pidùni” in siciliano, molto simile a un calzone napoletano: la ricetta originale prevede che sia fritto e ripieno di scarola, tuma, acciughe e pepe.
Catania e l’Etna distano da Messina appena 90 chilometri. Visitando la città che ha dato i natali a personaggi del calibro di Giovanni Verga, Carmen Consoli, Franco Battiato, Pippo Baudo e Fiorello fra i tanti, oltre all’immancabile itinerario sull’Etna, non deve mancare una degustazione delle bontà catanesi. Qui sarà d’obbligo assaggiare gli spaghetti alla carrettiera o una pasta alla Norma.
Per concludere il tour gastronomico della Sicilia, da Catania in meno di un’ora ci troviamo a Siracusa. La cucina di Siracusa fu fra le più apprezzate e conosciute dell’antica Grecia, e qui seppie, polpi e totani non mancano mai, ecco perché il consiglio è quello di provare una frittura di paranza siracusana. Ovviamente nelle zone interne di Siracusa non manca la carne, da menzionare la salsiccia di Palazzolo Acreide divenuta presidio slow food.
