Per tutelare la bellezza paesaggistica e storica del suo territorio, il Parco Nazionale dell’Alta Murgia ha stilato un decalogo per ridurre o eliminare l’uso della plastica.
Parco Alta Murgia: un decalogo plastic-free per tutelare il patrimonio ambientale nel cuore della Puglia.
L’impegno è quello di diventare un parco libero dalla plastica, incriminata come uno dei rifiuti più inquinanti e responsabile delle attuali emergenze ambientali a livello planetario.
Parco Alta Murgia
Istituito nel 2004, questo Parco Nazionale è un’area naturale protetta in Puglia.
Si estende sulla parte più elevata dell’altopiano delle Murge nei territori di numerosi Comuni che afferiscono alle province di Bari e Barletta-Andria-Trani.
Questa vasta zona affonda le sue radici nella preistoria, come testimoniato dai ritrovamenti dello scheletro fossile dell'”Uomo di Altamura”.
Ben più recenti sono le tracce della dominazione normanno-sveva, di cui rimangono i castelli federiciani.
Tra questi spicca l’imponente Castel del Monte con la sua singolare forma ottagonale.
Il paesaggio dell’Alta Murgia è contraddistinto dai tipici terreni carsici e dalle alture collinari che raggiungono anche i 600 metri di quota.
Ampi spazi che si perdono all’orizzonte e una miniera di biodiversità poco distante dai centri abitati sono la cifra di questo patrimonio naturale pugliese.
Parco Alta Murgia: il decalogo plastic-free
Il consiglio direttivo dell’Ente gestore del parco ha aderito alle azioni promosse dal Ministero per l’Ambiente e la Tutela del Territorio e del Mare sul tema della riduzione dell’uso della plastica.
In particolare, questo parco nazionale intende muoversi seguendo le indicazioni di un decalogo, che prevede:
- Riduzione o eliminazione dell’uso della plastica negli uffici dell’Ente gestore;
- Promozione e sviluppo di azioni di sensibilizzazione ed educazione ambientale nei Comuni e nelle scuole del territorio in tema di corretta gestione e smaltimento di rifiuti, con particolare attenzione alla plastica;
- Incentivi ai Comuni del Parco per l’adozione di provvedimenti specifici per ridurre il consumo di plastica;
- Istituzione di una borsa di studio avente come oggetto il contrasto all’uso di materie plastiche;
- Promozione del Green Public Procurement con l’introduzione di criteri premianti nelle procedure ad evidenza pubblica e negli acquisti plastic-free;
- Promozione di studi, indagini e ricerche scientifiche sull’impatto delle materie plastiche;
- Promozione di accordi e collaborazioni con operatori coinvolti in buone pratiche nella corretta gestione della plastica;
- Sostegno e promozione ad eventi e manifestazioni sulla riduzione dell’uso della plastica e sull’impiego di prodotti biodegradabili;
- Promozione di una campagna informativa, di comunicazione e iniziative dell’Ente Parco per sensibilizzare famiglie, cittadini ed operatori economici del territorio a una corretta gestione della plastica e contro l’abbandono di rifiuti;
- Inserimento come elemento di premialità tra i “primi cento” il non utilizzo di buste e imballaggi in plastica.
Per ulteriori informazioni e dettagli è possibile visitare il sito ufficiale.
E per il pattume che c’è già, ci sono dei progetti?
ciao antonio, mandaci le foto