In arrivo a Berkeley i Green Mondays: questa cittadina della California si aggiudica il primato nell’introduzione dei lunedì senza carne nelle occasioni pubbliche.
Green Monday è un’espressione entrata nell’uso comune per indicare i lunedì in cui si rinuncia a consumare proteine animali.
Si tratta di iniziative che puntano a diffondere la cultura di un’alimentazione eco-sostenibile come quella vegetariana e vegana.
Promossa a livello globale dalla Human Society International (HSI), vede ora aggiungersi un’intera cittadina della California, Berkeley. Poco distante da San Francisco e sede della prestigiosa università, ha ufficialmente dichiarato l’introduzione del “lunedì verde”.
Il consiglio comunale ha infatti stabilito per legge che almeno un giorno a settimana i cittadini di Berkeley rinunceranno a cibi di origine animale durante eventi pubblici e riunioni.
Non è di certo una risoluzione che impone abitudini alimentari entrando a gamba tesa nella vita delle persone. Si tratta però di un segnale importante circa la necessità di un cambiamento di rotta. Adottare una dieta vegan almeno una volta a settimana durante le occasioni di incontro pubblico induce ad una riflessione. Si ha così l’opportunità di promuovere scelte alternative pensando all’impatto della produzione di carne sull’ambiente e sulla salute.
Kate Harrison, la consigliera autrice della risoluzione, ha dichiarato “Circa un terzo dei nostri problemi relativi al cambiamento climatico dipende dagli allevamenti, dalla carne prodotta dagli animali e dall’inquinamento che ne consegue”.
Green Monday: le reazioni
Non si pretende quindi che tutti possano improvvisamente modificare il proprio modo di stare a tavola.
Quello che è legittimo chiedere, tuttavia, è una presa di coscienza circa le conseguenze che le nostre scelte, anche alimentari, hanno in termini di inquinamento ambientale e sfruttamento delle risorse naturali.
Non è ancora definita la data di introduzione ufficiale dei nuovi menù privi di prodotti di origine animale.
Si tratta comunque di una decisione che ha sortito reazioni differenti, alcuni sono decisamente poco entusiaste dell’iniziativa.
D’altra parte non c’è da meravigliarsi, considerando che gli Stati Uniti rappresentano una delle nazioni con il più alto tasso di consumatori di carne al mondo.