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Salviamo le ciliegie, gli effetti dei cambiamenti climatici nel piatto

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Salviamo le ciliegie, gli effetti dei cambiamenti climatici nel piatto ultima modifica: 2014-11-14T08:00:40+01:00 da Annalisa Audino
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Cambiamenti climatici nel piatto, le nostre abitudini e le nostre tradizioni alimentari cambieranno? I nostri nipoti potrebbero non gustare più il sapore delle ciliegie. Diversi gli studi che lo sostengono

I cambiamenti climatici cambieranno anche il nostro pranzo, ormai è sicuro. Lo ha dimostrato uno studio del Center on Food Security and the Environment dell’Università di Stanford: “L’agricoltura è sensibile – ha spiegato David Lobell, direttore del FSI-FSE – Non stiamo certo parlando della fine del mondo, ma sicuramente di un grande cambiamento nella sicurezza e nelle abitudini alimentari di tutto il mondo”.

Vulnerabilità climatica, caffè e cioccolato diverranno beni di lusso?

Protagonista principale sarà la CO2: le piante la usano per la fotosintesi e il suo aumento, in teoria, potrebbe addirittura favorire l’agricoltura. In realtà però Lobell ha dimostrato che l’incremento continuo di anidride carbonica, unito alla sempre minore disponibilità di acqua e al surriscaldamento climatico, non può che nuocere ai prodotti.

Il primo a portarne conseguenze sarebbe il mais: l’aumento delle temperature di anche solo un grado centigrado sarebbe inversamente proporzionale alla produzione di mais, rallentando la crescita del 7%.

Il rallentamento della produzione si riverserà anche sull’alimentazione degli animali, facendo aumentare il prezzo della carne e diminuendone quindi il consumo. Lobell spiega che in realtà il processo è già iniziato, specie in America: la produzione è già stata diminuita del 4% e la discesa sta continuando.

I cambiamenti climatici si scontreranno anche con il caffè. Le temperature sempre più elevate hanno progressivamente facilitato la comparsa di funghi e specie invasive che non permettono alle piantagioni di svilupparsi regolarmente. Africa e Latino America sono le zone più colpite: in particolare, quest’anno, in Brasile, a peggiorare la situazione si è unita anche una terribile siccità che ha portato i prezzi alle stelle.

Il caffè cambierà gusto a causa dei cambiamenti climatici

La mancanza di acqua, in realtà, è un problema per tutte le coltivazioni. Uno studio dell’International Center for Tropical Agriculture (CIAT) ha dimostrato che le piantagioni di cacao saranno sempre più a rischio di estinzione proprio per questo: le temperature elevate infatti aumentano l’evaporazione dell’acqua anche dalle stesse piante, riducendone la quantità. Sebbene cioccolato e cacao non siano fondamentali per la sopravvivenza umana, Andrew Jarvis, leader del Programma di Decisione e Analisi politica del CIAT, ha dichiarato che è fondamentale lo studio dell’impatto climatico su queste coltivazioni, per comprendere come evitare conseguenze ben più gravi con altre tipologie di prodotti. Intanto l’idea di non avere a disposizione un buon caffè la mattina o una tazza di cioccolata calda quando fuori nevica non è proprio una buona notizia. Ovviamente siamo consapevoli che ci sono risorse più importanti.

Non si può infatti dimenticare l’impatto che il surriscaldamento della Terra può comportare sulle risorse ittiche. L’aumento di CO2 e le temperature sempre più alte comportano l’aumento dell’acidità marina: dall’inizio della rivoluzione industriale ad oggi l’acidità è già aumentata del 25% rallentando la crescita e lo sviluppo di molte specie marine. Alcune addirittura si ritrovano costrette a migrare, pur non avendolo mai fatto, e creando conseguenze devastanti per i nuovi habitat e gli ecosistemi. 

Forse più banalmente, la Terra potrebbe restare senza fagioli e ciliegie: necessitano infatti di basse temperature per determinati periodi di fioritura o maturazione e la loro coltivazione si potrebbe ridurre drasticamente. Nel 2012 nel Michigan l’indotto industriale legato alle ciliegie ha perso ben il 90% della produzione a causa di un periodo di caldo inaspettato e di un ritardo del periodo più fresco.

Insomma, tutelare il nostro povero pianeta è anche una questione di pancia: è nostro dovere riciclare, evitare gli sprechi, non inquinare e soprattutto fare attenzione ai prodotti chimici che disperdiamo nell’ambiente. I nostri nipoti potrebbero non gustare più il dolce sapore di una ciliegia!

Salviamo le ciliegie, gli effetti dei cambiamenti climatici nel piatto ultima modifica: 2014-11-14T08:00:40+01:00 da Annalisa Audino
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Salviamo le ciliegie, gli effetti dei cambiamenti climatici nel piatto ultima modifica: 2014-11-14T08:00:40+01:00 da Annalisa Audino

Laureata in Culture Moderne Comparate e giornalista pubblicista, legge, scrive, ama le passeggiate in montagna, ma anche andare in moto. Visita mostre, ascolta musica e non ne ha mai abbastanza di imparare. Adora le cose fatte in casa e cerca di vivere in modo sostenibile. Attualmente è impiegata presso l'Ufficio Comunicazione di Slow Food.

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