Pop corn, uno snack goloso, povero di grassi nonché ricco di antiossidanti naturali che ci tiene compagnia nelle maratone cinematografiche natalizie.
Le mie figlie davanti a un film che si veda a casa o al cinema (comprarli lì costano troppo quindi li “portiamo da casa”), non possono stare senza sgranocchiarli. Li preparo insieme a loro con l’apposita macchinetta che li scoppia ad aria calda. Non sono unti, sono sani e leggeri e se non si riesce a finirli tutti, si possono mangiare la mattina dopo inzuppati nel latte ad esempio, a patto che non li abbiate salati. Ma cosa fare dei chicchi di mais che non scoppiano?
Lo so, capita anche a voi. Ma io non mi do’ per vinta perché non mi va di produrre rifiuti inutili né tanto meno di sprecare cibo. Ho quindi escogitato qualche soluzione:
1 – Riprovare a farli scoppiare, qualcuno si riesce sempre a recuperare. Se volete potete anche cercare di reidratare i chicchi inesplosi. Vi basterà metterli a bagno in un contenitore chiuso e aggiungere poca acqua (un cucchiaio d’acqua ogni 250 grammi di mais). Lasciate riposare per qualche giorno, senza dimenticarvi di scuoterli quotidianamente almeno due o tre volte. Quando i chicchi saranno asciutti provate a farli riesplodere. E’ possibile ripetere l’operazione una seconda volta, ma attenzione a non eccedere con l’acqua perché, superata la soglia ottimale del 14% di umidità interna, i chicchi non esploderanno più.
2 – Utilizzarli per fare lavoretti con i bambini. Nei lunghi pomeriggi freddi, quando si sta tutti rintanati in casa, per non cedere alla noia si possono organizzare giochi ed attività. Potete fare collages, travasi, collane con vari semi e perfino decorare cornici. Per le mamme più creative guardate che belle queste realizzazioni DIY (Do it Yourself).
3 – Si possono dare agli uccellini, specie quando nevicherà e non troveranno di che sfamarsi.
4 – Se avete l’apposita macchina, è possibile macinare i chicchi per fare la farina di mais. Magari non riuscirete a cucinare una polenta ma potrete ad esempio raccogliere di volta in volta la farina ottenuta e utilizzarla per panare o dorare le pietanze.
5 – Bruciarli nel caminetto o nella stufa. Potrebbero rivelarsi un discreto combustibile.
E voi avete altre idee?
