Sicurezza informatica e protezione dell’ambiente, che cos’hanno in comune? La salute dell’ambiente e quella pubblica sono sempre più legate a sistemi di comando e controllo cibernetici
Sicurezza informatica e protezione ambientale non sono esattamente parole che vengono spesso accostate e a cui si pensa in abbinata. Quando senti parlare di protezione dell’ambiente, solitamente tendi a pensare a foreste, aria pulita o specie in via di estinzione. Quando invece pensi alla sicurezza informatica, potresti fare riferimento a hacker, truffe via e-mail o furto di identità.
Allora cos’hanno in comune la sicurezza informatica e la protezione dell’ambiente? Molto più di quanto sembri a prima vista. Una delle principali minacce alla sicurezza informatica per l’ambiente è a livello di infrastruttura, e un esempio che è stato molto frequente in questi ultimi anni riguarda il settore industriale idrico.
Il trattamento dell’acqua municipale, sia all’estremità del consumo che dello smaltimento, richiede condutture, enormi impianti di trattamento e reti di distribuzione. Tutta questa infrastruttura è collegata a centri di comando e controllo e quei centri sono tutti gestiti da reti di computer connessi a Internet, che sono vulnerabili a una serie di minacce alla sicurezza che vanno da hacker esterni fino ad azioni di malintenzionati interni.
La salute dell’ambiente (e quella pubblica, del resto) è sempre più legata ai sistemi di comando e controllo cibernetici (che sono controllati da reti di computer). Ciò significa che un fallimento della sicurezza informatica potrebbe comportare enormi eventi di inquinamento e guasti alle infrastrutture critiche.
Minacce alla sicurezza informatica per l’infrastruttura di protezione ambientale, alcuni casi
Prendiamo ora in esame alcuni casi che ci possano far comprendere l’importanza della sicurezza informatica all’interno del settore della sostenibilità ambientale.
Il primo caso di una violazione della sicurezza informatica con potenziali ripercussioni sulla salute dell’ambiente e sulla salute pubblica risale al 2016, come documentato da questo magazine di settore. Quello che sappiamo dell’attacco è che un gruppo di hacker è riuscito ad accedere al backend di una rete che controllava un impianto di trattamento dell’acqua potabile.
All’inizio, i dipendenti dell’azienda hanno notato comportamenti strani nei controller logici programmabili del sistema. I controller sono controllati da programmi per computer, ma sono responsabili, tra le altre cose, del rilascio di quantità predefinite di sostanze chimiche durante periodi specifici del processo di trattamento dell’acqua potabile.
Dopo alcune analisi forensi digitali di Verizon Solutions, che ha gestito parte della rete per l’impianto di trattamento delle acque, è stato stabilito che gli hacker (presumibilmente basati su legami con campagne in Siria, secondo gli indirizzi IP utilizzati) hanno ottenuto l’accesso alle carte di credito e alle informazioni di fatturazione di 2,5 milioni di contribuenti.
Il secondo caso di hacking della sicurezza informatica con impatti ambientali condivide alcune somiglianze con il primo. Ancora una volta la maggior parte dei dettagli è avvolta nel mistero, ma ci sono alcuni scorci sull’attacco forniti da una manciata di resoconti dei media.
Nel 2011 la BBC ha riportato che un gruppo di hacker, presumibilmente con sede in Russia, ha compromesso le reti di computer che controllavano le infrastrutture dell’acqua potabile in due città statunitensi. Il primo degli incidenti collegati è avvenuto in una città dell’Illinois, mentre il secondo è stato a Houston, in Texas.
Per riassumere l’incidente informatico: un hacker ha ottenuto il controllo di una pompa utilizzata per distribuire l’acqua potabile attraverso un gasdotto. Il criminale ha quindi acceso e spento una delle valvole della pompa così tante volte che alla fine la pompa si è rotta. In base alle indagini e ai commenti dell’FBI e del Department of Homeland Security, l’hacker ha fatto sapere di aver avuto accesso anche al Water and Sewer Department di South Houston, compromettendo il sistema del distretto, che era protetto da una password di sole tre lettere.
Tutto questo per dire che esistono numerose vulnerabilità della sicurezza informatica di cui gli operatori delle infrastrutture devono tenere conto e contro cui è necessario difendersi.
Soluzioni di cybersecurity per il settore ambientale
Il primo passo nello sviluppo di soluzioni di sicurezza informatica per il campo della sicurezza ambientale è comprendere appieno tutte le vulnerabilità affrontate dai fornitori di servizi e infrastrutturali.
Successivamente, è bene implementare alcuni accorgimenti per ridurre le probabilità di essere interessati da un attacco:
- Utilizzare una rete VPN (scopri il VPN significato) in modo da criptare tutto il traffico di navigazione.
- Mantenere aggiornati i dispositivi con gli ultimi aggiornamenti di sistema per ridurre lo sfruttamento delle falle di sicurezza.
- Installare un software antivirus che possa proteggere da file dannosi.
- Non aprire e-mail con allegati sconosciuti né fare clic su collegamenti non sicuri.
Nel mondo di oggi, la maggior parte delle tecnologie digitali e ambientali, i sensori e altri software eseguono dei processi industriali controllati da computer e da reti. Pertanto, il rischio delle risorse ambientali dovuto alla compromissione del sistema delle infrastrutture petrolifere, chimiche, elettriche, del gas e simili è reale e sempre più elevato.
Le organizzazioni si stanno affidando sempre più alle macchine che alla manodopera umana, e questo aumenta la vulnerabilità agli attacchi di criminalità informatica. La maggior parte dei centri si concentra sulla protezione dei dati, ma una violazione informatica costerebbe molto più dei dati stessi.
Acque sotterranee, il futuro del Pianeta scorre sotto di noi
Le imprese devono essere consapevoli delle minacce online e dovrebbero includere tutte le misure precauzionali necessarie per mantenere un’attività sostenibile da un punto di vista economico e ambientale.
