“I Puffi sanno rispettare la natura e quello che ci dà […] Come i Puffi noi dobbiamo fare, basta un po’ di buona volontà . Tutto cambierà, la nostra terra guarirà così ancor più sereni poi saremo noi. I Puffi sanno che un tesoro c’è nel fiore accanto a te. Madre Natura pensa sempre a noi ed i Puffi sono tutti amici suoi. I Puffi sanno che li seguirai, da loro imparerai, Madre Natura è sempre accanto a noi. Puoi aiutarla certamente se lo vuoi…”
Chi non ha mai sentito anche solo distrattamente un pezzo di questa celebre sigla di cartoni animati cantata da Cristina D’Avena?
A ben pensarci, in maniera più o meno volontaria, tutti siamo venuti a contatto con i Puffi, quegli adorabili ometti dal tipico colore blu.
Abitanti di una foresta incantata mai toccata dall’uomo, essi vivono in pace ed armonia tra loro (merito dei saggi insegnamenti di Grande Puffo) e con la Natura, la “dea” unica e suprema alla quale si dedicano con una vera e propria venerazione religiosa.
Il loro unico vero nemico è Gargamella, un mago, un essere umano che vorrebbe distruggerli, catturarli per mangiarli, trasformarli in oro puro o, come raccontato nel film, risucchiare la loro essenza di felicità per diventare il più grande mago del mondo, ma fallisce sempre nei suoi intenti.
Questi celebri personaggi nascono dalla fantasia di Peyo, il quale crea una lunga e fortunata serie di fumetti nel 1952, poi diventata striscia animata nel 1981.
Dal 2011 i Puffi sono diventati 3D e protagonisti di lungometraggi portati direttamente sul grande schermo.Dopo le prime due pellicole, nelle quali venivano affiancati dalla presenza di attori in carne ed ossa, nella terza torneranno ad essere pienamente e solamente animati in una storia all’insegna della ricerca dell’Altro all’interno della Natura.
I Puffi- Viaggio nella foresta segreta esce nei cinema oggi 6 aprile, agli inizi della stagione primaverile, portando chi andrà a vedere il film all’interno di una dimensione incantata ed esplicitamente naturale dove la Bellezza si è conservata tale grazie all’amore e al rispetto che i piccoli abitanti perpetuano per il loro Ambiente impedendo, da sempre, che l’uomo lo modifichi e/o deturpi anche solo in minima parte.
Quale miglior insegnamento per i piccoli (ma non solo) spettatori?
