L’Intelligenza Artificiale rivoluziona lo studio dei ghiacciai, aprendo nuove prospettive nella lotta al cambiamento climatico
Un gruppo di ricercatori dell’Università di Houston ha sviluppato un sistema basato sull’Intelligenza Artificiale per monitorare le zone di galleggiamento dei ghiacciai antartici, l’area di contatto tra terraferma e oceano.
La posizione di queste zone è fondamentale per comprendere il ritiro dei ghiacciai, fenomeno strettamente correlato al cambiamento climatico e all’innalzamento del livello dei mari.
L’impatto dell’Intelligenza Artificiale nell’osservazione dei ghiacciai
Attualmente, il monitoraggio dei ghiacciai si basa su complessi sistemi di rilevamento satellitare, tra cui l’interferometria differenziale Sar, che richiedono un’analisi manuale di grandi volumi di dati.
L’introduzione del Deep Learning promette di automatizzare il processo, accelerando le analisi e riducendo il margine di errore.
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Lo studio, pubblicato su Remote Sensing of Environment, ha testato tecniche di apprendimento automatico per analizzare dati radar di cinque ghiacciai antartici dal 1992 al 2017.
L’attenzione è ricaduta in particolar modo, sulla piattaforma di ghiaccio Università di Mosca che in questi ultimi decenni ha riscontrato un ritiro significativo. Grazie al nuovo strumento analitico, si è scoperto che dal 1996 al 2022 la sua superficie si è ridotta mediamente di 340 metri l’anno. Per gli altri ghiacciai non è stato invece registrato alcun segno di ritiro.
I vantaggi del metodo automatizzato
Collaborando con il programma Cryosphere della NASA e con il supporto dei satelliti della missione italiana Cosmo-SkyMed, i ricercatori hanno dimostrato che l’Intelligenza Artificiale può migliorare il monitoraggio continuo della criosfera. Con diversi vantaggi.
Il metodo automatizzato non solo snellisce l’analisi dei dati, ma consente anche studi più frequenti e maggiormente dettagliati delle dinamiche glaciali, contribuendo a una comprensione più profonda dell’impatto dei cambiamenti climatici.
L’utilizzo dell’Artificial Intelligence permette inoltre di approfondire la comprensione dei fenomeni delle maree che modellano le zone di galleggiamento dei ghiacciai.
Offre inoltre la possibilità di tracciare l’evoluzione dei ghiacciai analizzati dal 1996 a oggi.
Un supporto innovativo per la tutela dell’ambiente
Lo studio condotto dagli esperti dell’Università di Houston è solo uno tra gli innumerevoli esempi di come l’Intelligenza Artificiale rappresenti uno strumento strategico nella salvaguardia ambientale.
Un’ulteriore testimonianza si riscontra nell’ambito della protezione forestale. È il caso della piattaforma Global Forest Watch, supportata dall’AI di Google, che utilizza dati satellitari in tempo reale per rilevare e segnalare la deforestazione o lo scoppio di incendi.
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In questo modello, attraverso l’analisi dei dati, l’Intelligenza Artificiale può identificare rapidamente le aree in pericolo, permettendo interventi immediati a protezione delle foreste, ecosistemi cruciali per la sopravvivenza del Pianeta.
A oggi, l’Intelligenza Artificiale è in piena fase di sviluppo. Ci auguriamo che venga sfruttata in maniera ottimale per affrontare proattivamente le sfide ambientali presenti e future.