Anche un settore impattante come l’industria edilizia può essere sostenibile per il pianeta e l’ambiente. Ecco i nuovi materiali ecologici.
Viviamo in un’era caratterizzata da crescenti preoccupazioni per l’ambiente, con fenomeni atmosferici che stanno creando non pochi problemi. In quest’ottica, l’industria edilizia, data la sua rilevanza e il suo impatto su risorse come l’acqua, l’energia e i materiali, riveste un ruolo significativo. Oggi più che mai, la necessità di proteggere il nostro pianeta chiede un deciso impegno in termini di innovazione e sostenibilità.
Mattone su mattone, una storia di architettura eco-compatibile
In risposta a queste sfide, l’industria edilizia sta compiendo progressi significativi nello sviluppo e nell’adozione di nuovi materiali edilizi ecologici, in modo da impattare il minimo nel nostro ecostistemi. Questi materiali, che vanno da isolanti riciclati a calcestruzzo a basso impatto di carbonio, sono progettati non solo per ridurre l’impatto ambientale ma anche per migliorare le prestazioni rispetto ai materiali tradizionali.
In parallelo, il settore si confronta con il complesso problema dello smaltimento amianto. Questo materiale, largamente utilizzato nel secolo scorso per le sue proprietà ignifughe e isolanti, si è dimostrato pericoloso per la salute umana e l’ambiente.
Materiali di costruzione eco-sostenibili
Una soluzione al problema del cambiamento climatico può derivare dall’adozione di materiali di costruzione eco-sostenibili. Un primo esempio può essere il legno proveniente da fonti rinnovabili. In confronto ai materiali edilizi tradizionali, il legno ha un impatto ambientale significativamente inferiore, andando quindi a essere notevolmente utile in fase di costruzione. Oltre a essere un materiale rinnovabile, la sua lavorazione richiede minori quantità di energia rispetto a materiali come l’acciaio o il calcestruzzo, contribuendo quindi alla riduzione delle emissioni di CO2 e salvaguardando la salute del pianeta.
I mattoni di terra cruda rappresentano un’altra soluzione eco-firendly. Realizzati da un mix di argilla, sabbia e acqua, questi mattoni sono una soluzione di costruzione sostenibile che sfrutta le risorse locali, riduce la necessità di cottura e, di conseguenza, le emissioni di gas serra.
L’utilizzo di materiali da rifiuti
Uno dei progressi più significativi nel settore dell’edilizia è l’utilizzo di materiali di scarto e rifiuti come risorse per la produzione di nuovi materiali edilizi. Questa pratica, nota come “economia circolare“, mira a ridurre al minimo i rifiuti e l’inquinamento massimizzando il valore dei materiali. È una pratica molto dibattuta sul web e all’interno di eventi, ma che trova il favore di moltissimi professionisti.
Uno degli esempi più significativi in questo campo è l’utilizzo di rifiuti di plastica. Attraverso un processo di riciclaggio e trasformazione, i rifiuti di plastica possono essere convertiti in pannelli per pareti, isolanti termici e altri prodotti edilizi. Questo non solo riduce la quantità di rifiuti plastici che finiscono nelle discariche o negli oceani, ma crea anche prodotti durevoli ed efficienti dal punto di vista energetico.
Anche i rifiuti organici stanno trovando la loro strada nell’industria edilizia. Materiali come la pula di riso, i gusci di noci di cocco e i residui di canapa possono essere utilizzati per produrre pannelli per pareti, pavimentazioni e altri materiali edilizi.
Questo crescente utilizzo di materiali da rifiuti nell’edilizia rappresenta un passo importante verso un’industria edilizia più sostenibile e circolare, in cui i materiali sono riciclati, riutilizzati e rinnovati, anziché essere semplicemente smaltiti.
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L’innovazione nel riciclo di materiali edilizi
Il riciclo di materiali edilizi è un’altra area in cui l’innovazione sta portando a significative migliorie nella sostenibilità del settore. In molti casi, gli edifici che vengono demoliti o rinnovati contengono una quantità significativa di materiali che possono essere riutilizzati o riciclati, riducendo così la necessità di nuovi materiali e la quantità di rifiuti prodotti.
Uno degli esempi più noti di questo tipo di riciclo è il riutilizzo del calcestruzzo. Negli ultimi anni, l’industria ha sviluppato tecniche per frantumare e riutilizzare il calcestruzzo proveniente da demolizioni in nuovi progetti di costruzione. Questo processo, noto come “crushing“, permette di ottenere aggregati di qualità che possono essere utilizzati per la produzione di nuovo calcestruzzo, riducendo l’impatto ambientale e i costi.
L’innovazione nel riciclo non riguarda solo i materiali di costruzione più comuni. Anche materiali più specifici, come i vetri per finestre, le tegole e i rivestimenti, possono essere riciclati e riutilizzati in nuovi progetti.
Insieme, questi sforzi rappresentano un notevole progresso verso una gestione più sostenibile dei materiali da costruzione. Attraverso l’innovazione e il riciclo, l’industria edilizia ha l’opportunità di ridurre il suo impatto ambientale e di costruire un futuro più sostenibile.
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