Piante acidofile, molto resistenti e dai fiori coloratissimi, ecco quali sono e come prendersene cura per un giardino e un balcone rigoglioso
Le piante acidofile sono vegetali che prosperano in suoli acidi, con un pH inferiore a 7. Sono quindi adattate a vivere in ambienti in cui il terreno è ricco di sostanze acide, come ad esempio nei boschi di conifere o nelle torbiere.
Ecco alcuni esempi di piante acidofile che possiamo ritrovare nei nostri giardini.
Rododendro
Queste piante sono ampiamente conosciute per i loro fiori vistosi e colorati. Prosperano in suoli acidi e richiedono condizioni di umidità moderate.

Azalea
Le azalee sono piante acidofile che producono fiori profumati e colorati. Esistono diverse varietà disponibili, alcune sono decidue e altre sempreverdi. Spesso si fa confusione fra azalee e rododendri ma dal punto di vista botanico sono la stessa cosa. La differenza immediata è nel numero di stami: nel fiore di azalea è inferiore a dieci, nel rododendro sono esattamente dieci.

Erica

Le eriche sono arbusti sempreverdi con fiori piccoli e appariscenti. Prediligono suoli acidi e ben drenati.
Camelia
Le camelie sono piante sempreverdi con fiori grandi e appariscenti che possono essere di vari colori. Sono spesso coltivate come piante ornamentali in giardini e parchi.
Ortensia

Le ortensie sono arbusti ornamentali noti per le loro grandi infiorescenze sferiche e la capacità di cambiare colore in base al pH del terreno. Prosperano in suoli acidi.
Mirtillo

I mirtilli sono piante da frutto che crescono in terreni acidi, come ad esempio nelle torbiere. Producono bacche deliziose e sono apprezzati per le loro proprietà antiossidanti.
Felce
Le felci sono piante non fiorite che prosperano in ambienti umidi e ombrosi, compresi i suoli acidi. Sono spesso utilizzate per aggiungere un tocco di verde in giardini all’ombra.

Magnolie

Alcune varietà di magnolia, come la Magnolia soulangeana, preferiscono terreni acidi. Questi alberi ornamentali producono grandi fiori vistosi.
Pini
Molti pini, come il pino silvestre (Pinus sylvestris) e il pino mugo (Pinus mugo), si adattano bene a terreni acidi e sabbiosi.
Mimosa
La mimosa è il fiore scelto per rappresentare la Festa della donna.
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Glicine
Il glicine è una pianta rampicante dai fiori incantevoli a grappolo molto profumati e colorati nelle tonalità del viola.
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Coltivazione delle piante acidofile
Quando si coltivano piante acidofile, è importante assicurarsi di fornire loro un ambiente adatto, inclusa, ovviamente, la giusta acidità del suolo. L’aggiunta di materiale organico acido, come torba o aghi di pino decomposti, può aiutare ad abbassare il pH del suolo e fornire alle piante le condizioni ideali per prosperare.
Come bagnare le piante acidofile
Le piante acidofile possono beneficiare di un’irrigazione con acqua dal pH adeguato. Ecco alcune opzioni da considerare.
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Acqua piovana
L’acqua piovana di solito ha un pH neutro o leggermente acido, il che la rende una buona scelta per le piante acidofile. Raccogli l’acqua piovana utilizzando barili o recipienti appositi e usala per irrigare le tue piante acidofile.
Acqua demineralizzata
L’acqua demineralizzata, disponibile in molti negozi di giardinaggio, ha un basso contenuto di sali minerali e un pH neutro o leggermente acido. Può essere una scelta adatta per l’irrigazione delle piante acidofile.
Acqua del rubinetto
Se l’acqua del rubinetto ha un pH neutro o leggermente acido, può essere utilizzata per l’irrigazione delle piante acidofile. Tuttavia, se l’acqua del rubinetto è dura (contiene alti livelli di minerali come il calcio e il magnesio), potrebbe essere meglio utilizzare altre opzioni.
Acqua acidificata
In alcuni casi, potresti dover acidificare l’acqua per renderla più adatta alle piante acidofile. Puoi farlo aggiungendo sostanze acidificanti naturali come l’aceto bianco o il succo di limone all’acqua di irrigazione. Tuttavia, è importante fare attenzione alle dosi e non esagerare con l’acidificazione, per evitare di danneggiare le piante.
È sempre consigliabile testare il pH dell’acqua che utilizzi per l’irrigazione, sia essa piovana, demineralizzata o del rubinetto, per verificare se soddisfa le esigenze delle piante acidofile. Un pH compreso tra 4,5 e 6,5 è generalmente adatto per la maggior parte di queste piante.
Oltre all’acqua, è importante considerare anche la qualità del terreno e fornire alle piante acidofile un substrato con un pH adeguato utilizzando miscele di terriccio acido o aggiungendo compost di foglie, torba o altre sostanze acidificanti.
