La ceramica sociale rappresenta un’opportunità inclusiva per il benessere individuale, l’integrazione sociale e lo sviluppo di competenze artigianali. Alcuni esempi di corsi e attività in Italia.
La ceramica sociale è una pratica artistica e terapeutica che utilizza la lavorazione dell’argilla come strumento di inclusione, cura e sviluppo personale. Nata dall’incontro tra arte e welfare, è una disciplina che si rivolge a persone di tutte le età, con o senza fragilità, favorendo l’espressione creativa, la socializzazione e la rigenerazione emotiva.
In Italia, sempre più associazioni, cooperative sociali e centri culturali propongono corsi di ceramica sociale, coinvolgendo anziani, minori, persone con disabilità, migranti e chiunque voglia riscoprire il valore del “fare con le mani”.
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I benefici della ceramica sociale
Diversi studi confermano l’efficacia della ceramica come strumento terapeutico e relazionale. Manipolare l’argilla stimola le capacità motorie, riduce lo stress e favorisce la concentrazione. Benefici che, da individuali, diventano anche interpersonali:
- Benessere psicofisico: il contatto con un materiale naturale come l’argilla promuove la calma e la mindfulness.
- Integrazione sociale: il lavoro di gruppo e la condivisione di uno spazio creativo favoriscono l’inclusione e l’abbattimento delle barriere culturali o generazionali.
- Empowerment personale: realizzare un oggetto con le proprie mani rafforza l’autostima e la percezione di sé.
L’arte come leva di inclusione: i dati CSVnet
Secondo il report “Arte e inclusione sociale” (CSVnet, 2023), i laboratori artistici hanno un impatto significativo sul benessere delle comunità locali, soprattutto nei contesti di marginalità. Il 79% delle realtà del terzo settore che promuovono attività artistiche, infatti, dichiara effetti positivi sulla partecipazione sociale dei beneficiari. In particolare, i laboratori manuali come la ceramica permettono:
- una maggiore continuità nella frequenza delle attività;
- relazioni più paritarie tra operatori e utenti;
- un forte senso di appartenenza ai luoghi e ai gruppi.
Il documento sottolinea anche l’importanza della co-progettazione con enti pubblici e del riconoscimento professionale dei facilitatori artistici.
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Corsi di ceramica sociale in Italia
I corsi di ceramica sociale in Italia sono sempre più diffusi, in particolare grazie a progetti finanziati dal PNRR, bandi regionali e iniziative di rigenerazione urbana. Alcuni fra i molti esempi virtuosi sono:
- Cooperativa sociale Nesis: gestisce un laboratorio di ceramica nel carcere minorile di Nisida (Napoli).
- Cooperativa Il Cerchio (Modena): propone corsi per persone con disabilità intellettiva.
- Casa Netural (Matera): organizza workshop di ceramica inclusiva per adulti e bambini.
- CEMEA della Sardegna: il progetto “CLAS” utilizza la ceramica per creare giochi da tavolo, promuovendo l’inclusione e la partecipazione di persone con disabilità.
- Associazione Italiana Città della Ceramica (AiCC): promuove il progetto nazionale “CerAmicAbile”, che avvicina i mondi della ceramica e della disabilità.
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Molti corsi sono gratuiti o a costi calmierati, e non richiedono competenze pregresse. Alcuni rilasciano attestati o offrono percorsi professionalizzanti.
Cos’è la Rete Italiana di Ceramica Sociale
La Rete Italiana di Ceramica Sociale è un collettivo nazionale nato con l’obiettivo di mettere in rete progetti, professionisti e organizzazioni che utilizzano la ceramica come strumento educativo, terapeutico e inclusivo. Fondata da esperti del settore educativo, artistico e sociale, promuove:
- la formazione di facilitatori;
- la diffusione di buone pratiche attraverso seminari, festival e pubblicazioni;
- il riconoscimento della ceramica sociale come strumento di welfare culturale;
- la collaborazione tra enti pubblici e privati, con attenzione particolare ai contesti di fragilità.
- Attraverso la piattaforma ceramicasociale.org, la rete condivide risorse, mappa le realtà attive sul territorio e promuove eventi formativi.
Opportunità professionali e sociali
Oltre all’aspetto terapeutico, la ceramica sociale può diventare un vero e proprio strumento di inserimento lavorativo. Alcune cooperative formano gli utenti per la produzione artigianale, avviando microimprese o laboratori permanenti.
Anche per gli educatori, artisti e operatori sociali, la formazione in ceramica sociale rappresenta un’opportunità per ampliare le proprie competenze. Diverse realtà propongono corsi per “facilitatori di ceramica sociale”, riconosciuti a livello nazionale. Per diffondere ancora di più una cultura che combina sapere artigianale, inclusione e benessere per tutti.
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