Dopo 1300 km a piedi e 99 tappe, si è concluso a Trieste il primo anno di Strade Maestre. Il progetto di educazione in cammino unisce scuola, sostenibilità e scoperta del territorio.
Fine anno scolastico, è tempo di bilanci. Un anno scolastico che- per alcuni fortunati e intraprendenti giovani- si è svolto zaino in spalla, lungo sentieri e città, con lezioni sotto gli alberi e verifiche di quanto appreso tra una tappa e l’altra. Così, dopo nove mesi e oltre 1300 chilometri a piedi, il gruppo di Strade Maestre– progetto di educazione in cammino che ha visto protagonisti otto studenti delle superiori e un team di insegnanti-guide lungo dodici regioni italiane- è giunto a Trieste.
Strade Maestre, un anno di scuola in cammino per 15 ragazzi
Un percorso educativo tra paesaggi, incontri e comunità
Nato dalla cooperativa sociale CamminaMenti e sostenuto da una rete di partner – tra cui il Club Alpino Italiano, Aigae e Generas Foundation – Strade Maestre è più di una scuola itinerante: è, piuttosto, un’esperienza trasformativa che ha unito studio, cammino e vita in comune. Partito da Orvieto il 16 settembre 2024, il gruppo ha alternato periodi residenziali e giornate di marcia, attraversando valli, città d’arte, aree interne e borghi remoti.
Cammino del Lago Maggiore, partecipazione e accessibilità in natura
Nel corso delle 99 tappe, i ragazzi hanno incontrato artigiani, associazioni, artisti e agricoltori. Hanno partecipato a laboratori. Hanno visitato musei, integrando le materie scolastiche con l’apprendimento esperienziale. “Un grande corso intensivo alla vita”, lo ha definito Gioele, uno degli studenti in marcia.
Dalla scuola ai sentieri: un nuovo modello formativo
Strade Maestre non segue un programma rigido. Al contrario, il calendario si adatta al cammino, alla stagione, agli incontri. L’approccio è transdisciplinare, flessibile, attento all’inclusione. Due studentesse hanno frequentato l’intero quinto anno in cammino e sono alle prese con l’esame di maturità, mentre per il resto della classe si aprono nuovi traguardi e opportunità.
L’obiettivo? Uscire dai confini dell’aula per scoprire che l’apprendimento può avvenire ovunque, a ritmo lento, attraverso l’esperienza diretta.
Il vicepresidente generale del CAI, Giacomo Benedetti, ha sottolineato il valore del progetto: “Una scuola radicata nei luoghi e nelle comunità. Il CAI è orgoglioso di accompagnare questi percorsi: formano cittadini consapevoli, passo dopo passo”.
Verso Strade Maestre 2025-26: educazione in cammino per nuove generazioni
Se la campanella di fine anno è ormai suonata, è tempo di pensare alla prossima edizione. D’ora in poi, sono infatti in programma incontri con il gruppo che parteciperà alla prossima edizione e momenti di dialogo con famiglie, educatori e curiosi.
Sul tavolo, ci sono temi cardine della formazione che integra l’esperienza- preferibilmente a contatto con natura e cultura on the road– alla conoscenza teorica: educazione in cammino, orientamento alternativo, comunità educanti.
Scuola per la giustizia sociale e ambientale, via all’edizione zero
Le candidature per l’anno scolastico 2025-26 sono già numerose: oltre 150 sono, infatti, i contatti raccolti attraverso il sito del progetto.
Chi desidera partecipare o saperne di più può compilare il form sul sito e valutare un’esperienza di apprendimento diversa dall’ordinario, ma ricca di stimoli e passi.
[Immagine @Strade Maestre]
