Tom Daley, ex tuffatore olimpico britannico, ha ottenuto un riconoscimento da parte di PETA per aver unito la sua passione per i ferri e l’uncinetto al rispetto dei diritti degli animali.

Tom Daley è conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo per le sue gesta atletiche nell’ambito dello sport, per il suo attivismo e per la sua passione per l’uncinetto e per il lavoro a maglia.
Durante le gare più importanti, e non solo, è ormai consuetudine osservare il campione sugli spalti a bordo piscina mentre è intento a realizzare meravigliose creazioni ai ferri, condivise anche con grande successo sui suoi account social.
Un talento straordinario che Tom Daley porta avanti con particolare rispetto per gli animali, offrendo la sua partnership ad una linea di filati al 100% vegetale. Proprio la decisione etica e compassionevole di non ricorrere alla lana ha colpito profondamente PETA, che ha deciso di arricchire il palmares dell’atleta con un riconoscimento speciale.
Lala Kent e Aoki Lee Simmons alleate di PETA contro le crudeltà degli acquari SeaWorld
A Tom Daley, infatti, è stato conferito l’Animal-Free Future Award per aver promosso un metodo alternativo di coltivare la propria passione per il lavoro a maglia che permette alle pecore di restare serene senza spiacevoli e stressanti tosature a sangue.
Con tale premio, PETA – People For The Ethical Treatment of Animals punta a sensibilizzare magliai e artigiani ad utilizzare fibre completamente vegane, morbide e allo stesso tempo resistenti, che non hanno nulla da invidiare alla lana e che possono vantarsi di non nuocere sul benessere di animali innocenti.
Nell’encomiare l’operato di Tom Daley, PETA ha ricordato la straordinaria empatia delle pecore, animali in grado di riconoscere individualmente i loro simili e di manifestare i propri sentimenti attraverso i movimenti della coda. Proprio il taglio della coda, oltre alla castrazione dei maschi, nell’industria della lana sono pratiche comuni ed effettuate senza ricorrere ad antidolorifici.

PETA denuncia anche comuni maltrattamenti in questo settore, con inchieste che hanno messo in luce atteggiamenti dannosi nei confronti degli animali. Molto spesso l’origine è nell’abitudine di pagare la manodopera in base al volume della lana e non alle ore di lavoro, il che spinge i lavoratori a velocizzare i processi e a trattare le pecore con violenza e crudeltà.
Sono ingenti, inoltre, le conseguenze ambientali di questo particolare tipo di produzione, dal rilascio di emissioni che aumentano il riscaldamento globale, ai residui che danneggiano la fertilità del suolo.
Lewis Hamilton, l’amore per l’ambiente passa per il rispetto degli animali
Per questi importanti motivi, anche una scelta apparentemente banale e quotidiana può fare la differenza. Realizzare sciarpe e maglioni utilizzando un gomitolo di cotone, invece che di lana, può rendere la vita più felice agli animali e ridurre il proprio impatto sul Pianeta.
Onore a Tom Daley che, dimostrando ancora una volta il suo grande cuore e la sua saggezza, ci aiuta a comprendere che ogni aspetto della nostra vita, come un semplice hobby, va affrontato con consapevolezza e può essere l’occasione per agire in modo responsabile per il bene dell’ambiente.
