Spopola sul web l’immagine della gabbia rifugio posta nelle foreste della Svezia per potersi difendersi dagli attacchi degli animali selvatici. Vi spieghiamo perché è una bufala
La struttura raffigurata nell’immagine virale sui social non è una “gabbia rifugio per uomini” come suggerito. Si tratta invece di un’installazione educativa situata all’interno di un parco faunistico o di un museo naturalistico in Svezia. L’idea della gabbia-rifugio sembra derivare da contenuti virali o decontestualizzati circolanti online, ma non è supportata da fonti affidabili.
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Caratteristiche dell’installazione
L’installazione raffigurata si discosta dall’idea di gabbia per diverse ragioni:
- Scopo educativo: queste strutture sono progettate per sensibilizzare i visitatori sull’importanza della conservazione della fauna selvatica e sull’impatto delle attività umane sugli animali.
- Design interattivo: la gabbia è accessibile al pubblico, permettendo ai visitatori di entrare e sperimentare la sensazione di essere “rinchiusi”, offrendo una prospettiva empatica sulla vita degli animali in cattività.
- Contesto naturale: spesso collocate in ambienti boschivi o naturali, queste installazioni mirano a integrare l’esperienza educativa con l’ambiente circostante, enfatizzando il messaggio di armonia tra uomo e natura.
La struttura dell’immagine è quindi un esempio di installazione educativa progettata per promuovere la consapevolezza ambientale e la conservazione della fauna selvatica. Non si tratta di una “gabbia rifugio per uomini”, ma di un mezzo per educare e sensibilizzare il pubblico sull’importanza della protezione degli animali e dell’ambiente. Si nota anche dai pannelli informativi affissi lateralmente alla struttura.
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Perché in Svezia non esistono gabbie per rifugiarsi dagli animali selvatici
Non esistono delle gabbie rifugio per uomini nelle foreste della Svezia per proteggersi dagli animali selvatici principalmente perché non ce n’è bisogno reale nella maggior parte dei casi. Ecco alcune ragioni:
1. Basso rischio di attacchi da parte di animali selvatici
- Gli animali selvatici più grandi in Svezia includono alci, orsi bruni, lupi e linci, ma sono generalmente schivi ed evitano il contatto umano.
- Gli attacchi agli esseri umani sono estremamente rari.
- Le autorità e i cittadini sono ben educati sul comportamento da tenere in caso di incontro.
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2. Approccio alla natura e alla convivenza
La cultura svedese promuove:
- Il rispetto per la natura e la convivenza pacifica con la fauna selvatica.
- L’uso di misure preventive non invasive, come cartelli informativi nei boschi e app di segnalazione della fauna.
3. Presenza di infrastrutture diverse
In zone dove c’è reale rischio, come ad esempio nei parchi dove è possibile incontrare orsi o lupi, si possono trovare:
- Recinzioni elettrificate per proteggere il bestiame.
- Torrette di osservazione per escursionisti o cacciatori.
Ma non gabbie tipo “bunker” perché sarebbero considerate inutili, ingombranti e non in linea con il contesto naturale.
4. La legge svedese e l’accesso alla natura
La Svezia applica l’Allemansrätten (diritto di ogni uomo), che permette a tutti di accedere alla natura in modo responsabile. Si tratta di una legge che garantisce a tutti il diritto di accedere e utilizzare le aree naturali, come foreste e spiagge, per attività ricreative, come campeggio, escursioni, e raccolta di bacche, rispettando alcune regole. Questo diritto, radicato nella cultura svedese, enfatizza il rispetto per la natura. Per cui strutture eccessivamente protettive, come quelle che circolano sul web, potrebbero andare contro questo spirito di libertà e rispetto reciproco.
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Caccia al lupo
Nonostante l’Allemansrätten in Svezia si è da poco aperta la caccia al lupo.
Caccia al lupo, via libera della Svezia tra l’indignazione degli ambientalisti
La Svezia ha recentemente autorizzato la caccia al lupo con l’obiettivo di ridurre la popolazione di questi predatori, una decisione che ha suscitato forti critiche da parte di ambientalisti e organizzazioni per la conservazione della fauna selvatica.
Il governo svedese ha giustificato l’apertura della caccia al lupo come una misura per gestire la densità di predatori in alcune aree del paese. Secondo le autorità, la popolazione di lupi è aumentata negli ultimi anni, portando a conflitti con le comunità rurali e gli allevatori. La caccia è vista come uno strumento per mantenere l’equilibrio tra la conservazione della specie e le esigenze delle popolazioni locali.
Critiche e preoccupazioni
Le organizzazioni ambientaliste contestano questa decisione, sottolineando che la popolazione di lupi in Svezia è relativamente bassa rispetto ad altri paesi europei.
Inoltre, la decisione del governo svedese potrebbe violare la Convenzione di Berna, che protegge le specie selvatiche e i loro habitat in Europa. Ridurre la popolazione di lupi al di sotto di un livello sostenibile potrebbe contravvenire agli obblighi internazionali della Svezia in materia di conservazione della fauna selvatica.
La questione della caccia al lupo in Svezia evidenzia il delicato equilibrio tra la conservazione della fauna selvatica e le esigenze delle comunità locali. Mentre il governo sostiene la necessità di controllare la popolazione di lupi per prevenire conflitti, gli ambientalisti avvertono che tali misure potrebbero avere conseguenze negative a lungo termine per gli ecosistemi e la biodiversità del paese.
