Nuova Watch List acque. L’Unione europea aggiorna l’elenco delle sostanze da monitorare per valutare l’impatto sugli ecosistemi. L’inserimento di molecole emergenti riflette l’avanzamento delle conoscenze scientifiche sui rischi ambientali.
Con la Decisione di esecuzione (UE) 2025/439 del 28 febbraio 2025- pubblicata sulla Gazzetta ufficiale il 3 marzo- l’Unione europea ha ufficialmente dato il via alla nuova Watch List acque, aggiornando l’elenco delle sostanze prioritarie da tenere sotto controllo nei corpi idrici. Si tratta del quinto aggiornamento dal 2013, anno in cui è stata istituita la “lista di controllo” per inquinanti emergenti. La Watch List include composti sospettati di costituire un rischio per la salute e l’ambiente, per i quali mancano ancora dati sufficienti sulla loro reale diffusione.
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Tra le nuove sostanze figurano agenti molto diversi tra loro per uso e provenienza. L’ottisalato, ad esempio componente di molte creme solari. O l’abamectina, un antiparassitario agricolo e veterinario. A destare particolare attenzione sono, però, il 6PPD e il suo derivato 6PPD-chinone. Si tratta di composti associati agli pneumatici, oggi considerati tra i responsabili delle morie di salmonidi nei fiumi nordamericani, specialmente dopo eventi di forti piogge.
Il caso del 6PPD e l’importanza del monitoraggio
Il 6PPD è utilizzato come antiossidante nella gomma degli pneumatici. Quando interagisce con l’ozono atmosferico, si trasforma in 6PPD-chinone, una sostanza altamente tossica per i pesci. Il meccanismo che porta alla sua presenza nelle acque è stato recentemente ricostruito: l’abrasione degli pneumatici rilascia micro-particelle, che vengono trascinate dalla pioggia fino ai corsi d’acqua. Questa scoperta ha fornito una spiegazione plausibile a misteriose morie di salmoni osservate negli Stati Uniti.
L’inclusione di queste sostanze nella nuova Watch List permetterà di raccogliere dati preziosi sulla loro concentrazione nell’ambiente europeo. Monitorarle- insieme a composti come la fluoxetina, il propranololo e vari antibiotici e antifungini- sarà essenziale per affinare le politiche ambientali e tutelare la biodiversità acquatica.
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Che cos’è la Watch List e perché serve
La Watch List è un meccanismo ideato per raccogliere dati affidabili sulla presenza di sostanze emergenti potenzialmente inquinanti nei corpi idrici europei. Introdotto dalla Direttiva 2013/39/UE, a sostegno della Direttiva Quadro Acque (WFD), lo strumento prevede il monitoraggio di specifici contaminanti per almeno quattro anni su un numero selezionato di stazioni significative, distribuite sul territorio dell’Unione. I dati raccolti servono a valutare il rischio ambientale. Mirano, inoltre, ad aggiornare la lista delle sostanze prioritarie, contribuendo a definire con maggiore precisione lo stato chimico delle acque e a orientare le future politiche ambientali.
Nella Watch List ci sono anche i PFAS?
I PFAS– composti chimici artificiali che non si degradano facilmente- non sono presenti nella lista degli inquinanti emergenti della Watch list. Tuttavia, l’analisi dei PFAS è già richiesta sia nella normativa di classificazione ambientale dei corpi idrici sia in quella delle acque potabili, con limiti di legge stabiliti.
In Italia, il D.Lgs. 23 febbraio 2023, n. 18 ha introdotto dei limiti per i PFAS nelle acque potabili:
- 0,50 µg/l per il parametro “PFAS – totale”;
- 0,10 µg/l per il parametro “somma di PFAS”.
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Con la decisione di aggiornare la Watch List acque, l’UE intende confermare il proprio impegno a tenere il passo con la scienza. E aggiornare i propri strumenti normativi per affrontare la sfida dei contaminanti emergenti.
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