A Kotor distributori automatici offrono cibo per i gatti randagi in cambio di plastica e lattine: l’amore per gli animali si unisce alla sostenibilità ambientale
Kotor, una delle perle della costa del Montenegro, è famosa per la sua città vecchia, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, il suo splendido paesaggio e la sua storia millenaria. Ma negli ultimi anni, questa affascinante città sta diventando anche un esempio di sostenibilità e amore per gli animali, grazie a un’iniziativa originale che sta facendo parlare di sé: i distributori automatici di cibo per gatti, che funzionano in cambio di plastica e lattine.
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Come funziona il sistema?
L’idea è semplice ma geniale. All’interno della città vecchia, in Trg od Drva [Piazza dell’albero], nel 2024, è stato installato un distributore automatico che offre cibo per gatti a chiunque voglia fare una buona azione per l’ambiente. Ma, invece di una moneta, ciò che viene richiesto per ottenere il cibo è una piccola quantità di rifiuti, precisamente plastica o lattine.
Ogni rifiuto di plastica o lattina che viene inserito nel sistema viene automaticamente riconosciuto e “premiato” con una dose di cibo per gatti. Questo meccanismo aiuta a incentivare la raccolta differenziata e a ridurre l’inquinamento da littering, permettendo allo stesso tempo di prendersi cura degli animali randagi, che sono una presenza costante nelle strade di Kotor.
Un’iniziativa a favore dell’ambiente e degli animali
L’iniziativa è un esempio di come la comunità locale possa affrontare due problemi contemporaneamente: il crescente inquinamento da plastica e la cura degli animali randagi. Le strade della città vecchia sono infatti spesso frequentate da gatti, che trovano rifugio tra le antiche mura e nei vicoli della città. Sebbene le persone siano generalmente affettuose nei loro confronti, non sempre è facile trovare cibo adatto, soprattutto durante le stagioni più turistiche, quando la città è invasa da visitatori.
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I distributori non solo offrono una soluzione pratica per nutrire gli animali, ma promuovono anche un comportamento ecologico da parte dei cittadini e dei turisti. Ogni bottiglia o lattina che viene inserita nel distributore è una piccola azione che contribuisce a rendere la città più pulita e più sostenibile.
Il ruolo della comunità e il coinvolgimento dei turisti
Uno degli aspetti più interessanti di questa iniziativa è il coinvolgimento attivo della comunità e dei turisti. I visitatori che arrivano a Kotor, incantati dalla bellezza della città, hanno anche l’opportunità di contribuire al benessere del territorio. I turisti che magari non hanno familiarità con le dinamiche ecologiche o con la cura degli animali locali possono, senza sforzo, contribuire semplicemente smaltendo correttamente i loro rifiuti.
Inoltre, l’iniziativa ha ricevuto ampi consensi da parte delle autorità locali, che vedono in essa un’opportunità per sensibilizzare sulla sostenibilità ambientale e sull’importanza di un’azione collettiva per la protezione dell’ambiente e degli animali.
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Distributori di cibo per gatti a Kotor, un modello replicabile?
Questa pratica innovativa potrebbe essere un modello da adottare in altre città, non solo in Montenegro ma anche in altre parti del mondo, dove i problemi legati all’inquinamento e agli animali randagi sono altrettanto rilevanti. L’uso dei distributori di cibo per gatti come strumento di educazione ambientale potrebbe diffondersi facilmente, e magari essere combinato con iniziative di sensibilizzazione per una raccolta differenziata ancora più capillare e consapevole.
Iniziative simili già esistono in altre città, come a Kiev dove distributori simili permettono di sfamare gli animali della capitale ucraina ad opera di un imprenditore. Almeno nel 2021.
Kotor sta dimostrando come sia possibile combinare sostenibilità, amore per gli animali e innovazione. Con i distributori di cibo per gatti in cambio di plastica e lattine, la città non solo affronta il problema dell’inquinamento ma si prende anche cura degli amici a quattro zampe, creando un circolo virtuoso che beneficia l’intera comunità.
Peccato che a distanza di un solo anno dall’inaugurazione dell’iniziativa il distributore sia fuori uso.
[Foto di eleonora anello e Francesco Rasero]
