Kombucha, alla scoperta dell’antica bevanda fermentata e naturale che proviene dall’Oriente
La kombucha è una bevanda fermentata leggermente gasata e leggermente acidula che viene prodotta attraverso il processo di fermentazione di una miscela di tè zuccherato utilizzando un simbionte di batteri e lieviti chiamato “colonia di kombucha” o “scoby” (acronimo di Symbiotic Culture Of Bacteria and Yeast).
Si tratta di una bevanda naturale dai molteplici benefici per l’organismo ed è poco alcolica, leggermente frizzante, il suo gusto acidulo ricorda il sidro.
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Processo di produzione
Il processo di produzione della kombucha inizia con la preparazione di una miscela di tè zuccherato. Il tè può essere di diversi tipi, come tè nero o tè verde. Viene aggiunto dello zucchero che servirà come fonte di alimentazione per i batteri e i lieviti presenti nello scoby. La miscela di tè zuccherato viene quindi lasciata raffreddare.
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Successivamente, lo scoby viene posizionato nella miscela di tè zuccherato e il contenitore viene coperto con un panno o una garza per consentire la respirazione ed evitare l’ingresso di insetti o altre contaminazioni. Durante il processo di fermentazione, che può durare da una a diverse settimane, i batteri e i lieviti metabolizzano il tè e lo zucchero, producendo acidi organici, enzimi e gas, tra cui di solito il biossido di carbonio.
Una volta che la kombucha ha raggiunto il livello desiderato di acidità e carbonazione, può essere imbottigliata e refrigerata per arrestare il processo di fermentazione. La kombucha imbottigliata può essere consumata direttamente o arricchita con frutta, spezie o altri aromi per conferirle un gusto diverso.
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I benefici
La kombucha è spesso apprezzata per il suo sapore unico, leggermente effervescente e acidulo. È stata associata a diversi benefici per la salute, sebbene le evidenze scientifiche siano ancora limitate. Alcuni affermano che la kombucha può sostenere la digestione, rafforzare il sistema immunitario e fornire probiotici benefici per la salute intestinale, anche se è importante notare che gli effetti possono variare da persona a persona.
La bevanda è efficace relativamente a un ampio spettro di disturbi dell’organismo in quanto grazie all’azione dell’acido glucoronico consente una disintossicazione sistematica dell’intero organismo. Con l’eliminazione delle tossine il corpo è in grado di mettere in moto i propri meccanismi di auto-guarigione.
Inoltre il tè di kombucha sembra svolgere un ruolo importante anche nella prevenzione del cancro: infatti esso contiene acido lattico, sostanza che impedisce lo sviluppo dei tumori nei tessuti.
Come con qualsiasi alimento fermentato, è consigliabile assumerlo con moderazione e prestare attenzione alla qualità e all’igiene nella preparazione della kombucha fatta in casa. Inoltre, le persone con problemi al fegato o con sistema immunitario compromesso, dovrebbero consultare un professionista sanitario prima di consumare kombucha.
La kombucha può avere alcuni possibili effetti collaterali che possono includere mal di testa, mal di stomaco, nausea, affaticamento, capogiro, leggera diarrea, costipazione, eruzioni cutanee e flatulenza. Sono comunque effetti temporanei che durano pochi giorni.
Origini
Le origini esatte della kombucha non sono del tutto chiare, ma si ritiene che abbia avuto origine in Cina o in altre parti dell’Asia orientale. La bevanda è stata consumata per secoli in queste regioni per le sue proprietà benefiche per l’organismo.
Le prime tracce del kombucha si trovano già nel 2.000 a.C. in Cina, quando per la prima volta l’uomo cercò di far fermentare i cereali e le verdure allo scopo di allungarne la conservazione e di renderli più nutrienti e salutari per l’organismo.
Nel 141 a.C. l’imperatore giapponese Inkyo fece venire dalla Corea un medico di nome Kombu per curare i disturbi digestivi di cui soffriva.
Altre tracce storiche della bevanda sono state ritrovate all’antica Cina della dinastia Qin (221-206 a.C.) Proprio l’imperatore cinese Qin si dice lo considerasse il tè dell’immortalità.
La bevanda ha guadagnato popolarità in Russia e in Europa orientale nel corso dei secoli, ma è diventata più ampiamente conosciuta in Occidente solo negli ultimi decenni. Durante la Seconda guerra mondiale, in particolare, la kombucha era conosciuta e consumata in Europa come alternativa alla disponibilità limitata di tè.
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Kombucha alternativa naturale alle bevande tradizionali
Oggi la kombucha è diventata un prodotto diffuso e ampiamente disponibile. Viene prodotta in modo artigianale o in scala industriale e viene venduta in bottiglie e lattine in molti paesi del mondo. Oltre alle varianti tradizionali, sono disponibili anche numerose varianti aromatizzate che utilizzano frutta, erbe o spezie per conferire sapore e aroma alla bevanda.
Per le sue caratteristiche oggi la kombucha è diventata una bevanda popolare tra le persone interessate a stili di vita sani e viene considerata un’alternativa naturale alle bevande tradizionali. Viene inoltre servito in numerosi ristoranti stellati per spezzare la monotonia degli abbinamenti di vini.
Negli Stati Uniti e in Canada è già un vero e proprio trend mentre in Europa sta velocemente conquistando i gusti dei consumatori e sempre maggiori fette di mercato nel settore food & beverage.
Noi abbiamo visto produrre la kombucha nello Jutland in Danimarca dal signor Karsten Larsen (che vedete nelle foto) nel suo microbirrificio dove l’abbiamo assaggiata e vi possiamo confermare che si tratta di una bevanda piacevole che si presenta leggermente frizzante, con un gusto agro-dolce molto piacevole e rinfrescante.
[Foto di Francesco Rasero]
