La Giornata mondiale delle zone umide 2025 invita a riflettere sull’importanza ecologica di queste aree e a proteggerle con azioni concrete. Come celebrarla, il 2 febbraio, in Italia e nel mondo.
Celebrata ogni anno il 2 febbraio, la Giornata mondiale delle zone umide è un’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza ecologica, economica e culturale di questi habitat. Ambienti naturali che includono paludi, laghi, fiumi e mangrovie e ospitano una vasta gamma di specie animali e vegetali, in un tripudio di biodiversità. Aree che svolgono un ruolo cruciale nel regolamento del clima, nell’assorbire il carbonio atmosferico. Luoghi che contribuiscono a prevenire le inondazioni, partecipando alla protezione delle comunità e degli ecosistemi circostanti. Nonostante queste preziose virtù, nei decenni, molte zone umide sono state drenate o trasformate in terreni agricoli, riducendo gravemente la loro capacità di fornire servizi ecologici vitali. Non a caso, il tema della Giornata mondiale delle zone umide 2025 è “Proteggere le zone umide per il nostro futuro comune”.
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Storia e significato della Giornata
La Giornata mondiale delle zone umide (World Wetlands Day) del 2 febbraio è stata istituita nel ’97 allo scopo di aumentare la consapevolezza sul valore di questi ambienti. La data ricalca la sottoscrizione della Convenzione internazionale di Rasmar, avvenuta il 2 febbraio 1971 nell’omonima città iraniana. Il documento è considerato il primo vero trattato globale sulla conservazione e la gestione di tali ecosistemi naturali.
La Convenzione è di fatto lo strumento che fornisce ai 170 Paesi firmatari le linee guida per la conservazione e l’uso razionale di queste aree e delle loro risorse. Si occupa, inoltre, di definire con precisione le zone umide: “le paludi e gli acquitrini, le torbiere oppure i bacini, naturali o artificiali, permanenti o temporanei, con acqua stagnante o corrente, dolce, salmastra, o salata, ivi comprese le distese di acqua marina la cui profondità, durante la bassa marea, non supera i sei metri”.
Giornata mondiale delle zone umide 2025
Secondo gli stessi organizzatori della Giornata, è quantomai importante in questo 2025 coinvolgere l’opinione pubblica in azioni di sensibilizzazione sul ruolo delle zone umide nel preservare gli ecosistemi e nel contrastare gli effetti della crisi climatica.
“Le zone umide ci forniscono, tra le altre cose, acqua pulita, biodiversità e resilienza ai cambiamenti climatici. Tuttavia, stanno scomparendo ad alta velocità. Guardando al futuro, è fondamentale proteggere e ripristinare questi ecosistemi e migliorarne la gestione” avverte Grethel Aguilar, Direttore Generale dell’IUCN, Unione Mondiale per la Conservazione della Natura.
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“La Giornata mondiale delle zone umide 2025 evidenzia la necessità di collaborazione e lungimiranza per plasmare un futuro in cui tutte le persone, indipendentemente dal luogo in cui si trovano, possano continuare a beneficiare dei servizi vitali forniti dalle zone umide” afferma Musonda Mumba, Segretario generale della Convenzione sulle zone umide. “Valorizzando e proteggendo le zone umide nel presente e ispirandoci a vicenda in questo lavoro congiunto, garantiamo un futuro migliore e un benessere comune”.
Cosa fare per partecipare
Il messaggio fondamentale della Giornata si riassume nell’invito ad agire localmente per ridurre l’inquinamento nelle zone umide e favorirne la salute con iniziative di tutela. Documentare le proprie azioni, raccontarle e metterle in rete a livello globale sui canali del World Wetlands Day sono ulteriori passi, che possono essere compiuti non solo il 2 febbraio, ma nel corso di tutto l’anno.
Per festeggiare la ricorrenza, in particolare, sono stati organizzati migliaia di eventi nel mondo. Una mappa sul sito dedicato mostra la loro distribuzione nei vari continenti.
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Per quanto riguarda l’Italia, Legambiente ha programmato- insieme alla sua fitta rete di Circoli territoriali- oltre 60 eventi, dal 1 al 9 febbraio 2025. Escursioni guidate, birdwatching e momenti formativi con lezioni, proiezioni, approfondimenti, o azioni di volontariato attendono chi intende conoscere meglio le zone umide. Per scoprire gli appuntamenti più vicini o conformi ai propri interessi, è possibile consultare l’elenco sul sito dell’organizzazione, in costante aggiornamento.
Riflettere sulle minacce che queste aree stanno affrontando – e soprattutto attivarsi per diventare parte della soluzione- è dunque doveroso. Per questo, il tema della Giornata mondiale delle zone umide 2025 invita a un’azione collettiva. Non solo per il presente, ma anche per il futuro prossimo e venturo.
[Foto www.worldwetlandsday.org]
