La natura lo fa meglio (e prima), un libro sulle invenzioni di piante e animali

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La natura lo fa meglio (e prima), un libro sulle invenzioni di piante e animali ultima modifica: 2025-01-21T00:01:45+01:00 da Davide Mazzocco
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Le invenzioni tecnologiche della natura raccontate in La natura lo fa meglio (e prima) di Giorgio Volpi a Libri in verde

Il libro scelto per il secondo appuntamento di Libri in verde è La natura lo fa meglio (e prima). Le sorprendenti invenzioni tecnologiche che la natura suggerisce all’uomo di Giorgio Volpi, edito da Aboca. Sulle pagine di eHabitat vi abbiamo spesso proposto recensioni di libri mossi da un approccio critico all’antropocentrismo e anche questo testo non fa eccezione.

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Sin dalle prime pagine, Volpi chiarisce come le scienze moderne e, in particolar modo l’introduzione del concetto di creazione, abbiano tolto all’umanità il primato costruito dal mito della creazione. L’approfondita analisi delle dinamiche naturali e comportamentali di piante e animali sta mostrando agli scienziati sorprendenti analogie fra le tecnologie inventate dagli umani e le strategie evolutive della vita non umana:

Analizzare un prodotto tecnologico e confrontarlo con il suo equivalente naturale permette di rivelarne la storia evolutiva, imparando ad ammirare ciò che ci circonda scoprendone le cause e gli effetti: è come studiare un’opera d’arte e il suo autore, i successi dell’evoluzione e i molti infiniti fallimenti nella catena ininterrotta di tentativi ed errori commessi nella storia del nostro pianeta.

Biomimesi, quando le invenzioni imitano animali e piante

Lenti preistoriche e metallurgia batterica

Chimico e naturalista, Giorgio Volpi inizia il suo viaggio nella biomimesi raccontando la prodigiosa scoperta che ha come oggetto i trilobiti, artropodi di ambiente marino esclusivi del Paleozoico sui cui occhi sono state trovate delle lenti minerali! L’occhio del trilobite era formato da tanti piccoli occhi (come avviene per gli insetti) e su ognuno di questi sono state trovate lenti minerali in grado di mettere a fuoco tutto ciò che stava nel loro campo visivo.

Cinquecento milioni di anni prima di Galileo Galilei e Antoni Van Leeuwenhoek, le lenti dei trilobiti non fanno che confermare l’avanguardistica sperimentazione tecnologica del mondo naturale:

Siamo certi che i brevetti della nostra tecnologia non siano in realtà già presenti in natura, dispersi tra animali, piante funghi e batteri? Forse è solo la scarsa conoscenza della biosfera la principale causa dell’orgoglio che proviamo contemplando progresso scientifico, scoperte e innovazioni tecnologiche; è certamente così nel caso delle lenti.  

È altrettanto sorprendente come numerose forme di vita riescano a produrre micro e nano-particelle di diversi metalli. Alcuni batteri, per esempio, riescono a produrre nano-particelle d’oro, d’argento, selenio e ferro, e particelle di composti molto particolari come ossido di manganese o di uranio e solfuro di zinco e cadmio.  Nel mondo vegetale la pianta dei cachi e la magnolia giapponese producono invece nano-particelle d’oro.

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 Api incendiarie e piccioni con la bussola

Una delle caratteristiche che ha tratto maggiore ispirazione dal mondo naturale è l’adesione. Si pensi al velcro, brevettato nel 1955 da George de Mestral al termine di uno studio cominciato dopo avere constatato come i semi di bardana si attaccassero ai tessuti dei suoi capi d’abbigliamento. Molte colle deboli essenziali per dare la possibilità di attaccare e staccare fogli e altri materiali sono nate dall’osservazione del mondo animale.

Osservando il comportamento delle formiche kamikaze si è scoperto come le appartenenti a questa specie, in caso di pericolo per la colonia, siano pronte a farsi esplodere per incollare il nemico all’ambiente circostante.

Altrettanto prodigiosa è la capacità delle api giapponesi di difendere il loro alveare dagli attacchi del calabrone gigante asiatico. Quando questo predatore si avvicina minacciando i favi, le api giapponesi circondano il calabrone gigante e, attraverso l’attività dei propri muscoli alari, iniziano a produrre una quantità di calore tale da incenerire il nemico.

Gli animali creano colle super resistenti e producono calore, ma hanno anche la capacità di illuminarsi grazie ai propri organi fotofori. Il fenomeno della bioluminescenza ha diverse manifestazioni: il lampeggiamento delle lucciole, i lampi di calamari e policheti, le emissioni continue di batteri e funghi, e i sistemi on-off della rana pescatrice.

Studi sull’orientamento degli animali hanno confermato come numerose specie si orientino grazie al campo magnetico terrestre. Se il senso dell’orientamento dei piccioni è arcinoto, meno conosciuta è la capacità di muoversi nello spazio grazie alla percezione del campo magnetico di salmoni, rospi, salamandre e molluschi.

Queste e altre meraviglie del mondo naturale verranno raccontate da Giorgio Volpi nel secondo appuntamento di Libri in verde in programma giovedì 30 gennaio da Ma.Ri. House alle ore 20.30. La presentazione de La natura lo fa meglio (e prima) è l’atto culminante del gruppo di lettura Lib(e)riamoci curato da Alessia Zavatti Gazzillo ma è aperto al pubblico che potrà dialogare con l’autore.

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Giornalista e saggista, ha scritto di ecologia, ambiente e mobilità sostenibile per numerose testate fra cui Gazzetta, La Stampa Tuttogreen, Ecoblog, La Nuova Ecologia, Terra, Narcomafie, Slow News, Slow Food, Ciclismo, Alp ed ExtraTorino. Ha pubblicato numerosi saggi fra cui “Giornalismo online”, “Propaganda Pop”, "Cronofagia" e "Geomanzia".

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