Obiettivi sulla biodiversità al 2030 a rischio in UE

Obiettivi sulla biodiversità al 2030 a rischio in UE

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Obiettivi sulla biodiversità al 2030 a rischio in UE ultima modifica: 2024-12-18T00:01:00+01:00 da Evelyn Baleani
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L’UE rischia di non raggiungere gli obiettivi sulla biodiversità al 2030. Secondo il nuovo rapporto di BirdLife, solo 7 Paesi su 27 hanno inviato i propri impegni alla Commissione Europea, e tra questi non figura l’Italia. Un quadro preoccupante, se si considera che l’85% degli habitat è in crisi e che una specie di uccelli su cinque è minacciata di estinzione

In base al nuovo rapporto di BirdLife Europa e Asia Centrale, l’Unione Europea è in forte ritardo nel raggiungere gli obiettivi sulla biodiversità previsti per il 2030. Solo 7 Paesi su 27 hanno inviato i propri impegni alla Commissione europea, e l’Italia non figura ancora nell’elenco.

Obiettivi di sviluppo sostenibile, ritardi per il 2030

La LIPU evidenzia l’urgenza di attuare la Strategia sulla biodiversità e la Nature Restoration Law, oltre a garantire adeguati finanziamenti.

I ritardi nell’attuazione della Strategia europea sulla biodiversità

Il rapporto mette in luce gravi ritardi da parte della maggioranza degli Stati membri dell’UE. La Strategia sulla biodiversità, lanciata nel 2020 come parte del Green Deal europeo, è ampiamente disattesa.

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Pur avendo redatto una strategia nazionale, al momento l’Italia non ha ancora intrapreso azioni concrete significative.

Protezione degli habitat e specie in crisi

La conservazione degli habitat europei è in condizioni critiche: l’85% è degradato e una specie di uccelli su cinque rischia l’estinzione. Mancano interventi mirati per proteggere efficacemente i siti Natura 2000 e le aree marine. I progressi nell’agroecologia e nella riduzione dell’urbanizzazione restano insufficienti.

Il ruolo dell’agricoltura nella perdita di biodiversità

L’attuale sistema agricolo europeo rappresenta una delle principali cause di perdita di biodiversità. Nonostante ci siano stati miglioramenti, come la promozione dell’agricoltura biologica e la riduzione dell’uso dei pesticidi, i problemi persistono, aggravati da recenti sviluppi politici.

Mancanza di finanziamenti adeguati

L’Ue non ha mantenuto l’impegno di stanziare fondi adeguati per il mantenimento della biodiversità. A oggi solo l’1% del bilancio europeo è destinato alla conservazione della natura. Questo deficit, stimato in 20 miliardi di euro all’anno fino al 2030, richiede nuovi, urgenti meccanismi di finanziamento.

I sussidi dannosi continuano a compromettere gli sforzi di conservazione, aggravando ulteriormente il divario tra promesse politiche e azioni concrete. Il quadro rischia di peggiorare ulteriormente la crisi della biodiversità.

Nature Restoration Law: la speranza per raggiungere gli obiettivi sulla biodiversità

L’approvazione della Nature Restoration Law rappresenta un segnale positivo. Se adeguatamente attuata e finanziata, la legge potrà fornire un contributo fondamentale per il ripristino degli ecosistemi europei.

La biodiversità europea è sull’orlo del baratro – ha commentato Anouk Puymartin, responsabile delle politiche di BirdLife Europe – Non c’è più tempo per proteggere i nostri ecosistemi, senza i quali non abbiamo alcuna possibilità di difenderci dai crescenti disastri naturali. Mentre il mondo si mobilita a favore di impegni coraggiosi per arrestare la perdita di biodiversità, le azioni dell’Ue sul campo sono pericolosamente insufficienti. Il crescente divario tra le promesse politiche e le azioni pratiche è aggravato dalle recenti iniziative di deregolamentazione che rischiano di annullare le protezioni essenziali. È ora che l’Europa faccia la sua parte”.

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I grandi propositi europei della scorsa legislatura europea – ha dichiarato dal canto suo Claudio Celada, direttore Area Conservazione natura della LIPU – si sono in gran parte arenati, tra i conflitti politici in seno all’Unione e l’inazione di molti Stati membri. Alle cause più complesse di natura socioeconomica e politica va aggiunta la debolezza della Strategia sulla biodiversità, non vincolante sotto il profilo normativo. Velocizzare l’attuazione della Strategia al 2030, anche inserendo obiettivi vincolanti con i prossimi provvedimenti europei, dare piena attuazione alla Nature Restoration Law, rispettando le tempistiche previste e, inoltre, adeguare i finanziamenti per la natura sono il trittico di azioni indispensabili perché l’Europa cambi passo e la biodiversità continentale e il futuro di noi tutti abbiano una prospettiva migliore“. 

Obiettivi sulla biodiversità al 2030 a rischio in UE ultima modifica: 2024-12-18T00:01:00+01:00 da Evelyn Baleani
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Digital Specialist e Giornalista pubblicista. Si occupa di contenuti per i media (TV e Web) dal 2000. Dopo aver lavorato per alcuni anni in redazioni di società di produzione televisiva e Web Agency, ha deciso di spiccare il volo con un’attività tutta sua. Le sue più grandi passioni oltre l'ambiente? Il Web, la scrittura e la Spagna.

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