Uno studio rivela come l’interazione con i cavalli in un ambiente rurale possa migliorare la salute intestinale dei bambini che vivono in città
Uno studio condotto dai ricercatori dell’Università di Bologna ha esaminato come l’interazione con i cavalli sia in grado di impattare positivamente sulla salute del microbioma intestinale dei bambini.
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La ricerca
Lo studio ha coinvolto dieci bambini residenti in contesti urbani che hanno partecipato a un campo estivo presso una fattoria didattica, dove hanno avuto la possibilità di interagire con i cavalli per due settimane, per circa dieci ore al giorno.
Al termine dell’esperienza, è emerso che il microbiota intestinale dei partecipanti si è arricchito di batteri benefici e di metaboliti antinfiammatori, a conferma dell’impatto positivo dell’interazione con gli ecosistemi naturali.
Il microbioma intestinale è l’insieme di microrganismi che abitano l’intestino umano e gioca un ruolo cruciale nella salute generale. I bambini che vivono in aree urbane tendono però ad avere un microbioma meno diversificato rispetto a quelli delle aree rurali.
Il fenomeno, noto come “modernizzazione del microbioma”, è associato a diverse problematiche di salute, tra cui allergie, asma, obesità e diabete di tipo 2. La ricerca si è proposta di affrontare il problema attraverso un approccio definito “rewilding del microbioma intestinale”, volto a ripristinare le caratteristiche salutari del microbioma tipiche delle popolazioni rurali.
L’importanza dell’interazione con i cavalli e con gli ecosistemi naturali
Il professor Marco Candela, coordinatore dello studio, ha messo in luce la rilevanza dell’interazione con gli ecosistemi naturali per la salute del microbiota intestinale. I risultati della ricerca hanno mostrato un aumento significativo della diversità microbica e della produzione di butirrato, un acido grasso a catena corta, noto per le proprietà antinfiammatorie.
Questo cambiamento è attribuito all’interazione con gli animali della fattoria, che ha portato a una maggiore presenza di batteri benefici nel microbioma dei bambini.
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Il ricercatore Daniel Scicchitano, primo autore dello studio, ha puntualizzato che, a seguito dell’interazione, sono anche emersi batteri capaci di promuovere la salute intestinale e di trasformare polifenoli vegetali in metaboliti antinfiammatori. Non sono state invece rilevate evidenze di trasmissione di ceppi virulenti o di produttori di tossine.
Gli sviluppi scientifici
Gli studiosi intendono ampliare lo studio per confermare i risultati in contesti più ampi, esplorando altre modalità di interazione con gli ecosistemi naturali.
Al momento, la collaborazione tra l’Università di Bologna e l’Università del Lussemburgo ha fornito un quadro di riferimento corposo a dimostrazione della stretta interconnessione esistente tra ambiente, animali e salute umana.
Attendiamo ulteriori sviluppi che evidenzino per l’ennesima volta il ruolo cruciale della biodiversità per il nostro benessere.
