Caccia ai tesori arancioni è un’iniziativa promossa dal Touring Club italiano. Una caccia al tesoro nei borghi d’Italia che si svolgerà in contemporanea da nord a sud e permetterà ai partecipanti di conoscere progressivamente, attraverso gli indizi, l’identità dei territori e delle comunità dei piccoli centri dell’entroterra.
Una caccia al tesoro nei borghi d’Italia, alla scoperta delle loro bellezze. Il 6 ottobre prossimo, il TCI- Touring Club Italiano organizza la Caccia ai Tesori Arancioni- 100 borghi 1000 tesori. L’iniziativa- giunta ormai alla quinta edizione- si svolgerà contemporaneamente in tutto il Belpaese, nei borghi certificati con il riconoscimento della Bandiera Arancione. La raccolta di indizi, alla ricerca di un tesoro, fornirà occasione e pretesto per percorrere itinerari panoramici e conoscere gli angoli nascosti dei piccoli centri dell’entroterra italiano.
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Il programma
La caccia al tesoro prevede che i partecipanti si organizzino in squadre. Non si tratta di una competizione, ma di un percorso a sei tappe, con lo scopo di entrare in contatto con l’identità del territorio e delle comunità che lo popolano.
È possibile scegliere l’esperienza geograficamente (i borghi sono raggruppati per regione) e in base ai propri interessi: enogastronomici, musicali o percorsi in costume tradizionale e d’epoca.
Il premio, per tutte le squadre che completeranno il percorso, sarà rappresentativo del territorio esplorato.
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Caccia al tesoro nei borghi, come partecipare
La caccia al tesoro è aperta a tutti: bambini e adulti, senza limiti d’età. Per partecipare, occorre scegliere sul sito del Touring Club Italiano il borgo che si intende esplorare ed iscrivere la propria squadra.
In questa fase, è richiesta una piccola donazione, un contributo per sostenere i progetti del TCI in materia di turismo lento e sostenibile. In cambio, si riceverà l’ultima edizione della guida “Borghi da vivere 2024” in formato e-book.
Il passo successivo è presentarsi al punto di partenza nel borgo prescelto, insieme al proprio gruppo. Qui, si riceveranno gli indizi che guideranno la caccia al tesoro a tappe. Gli itinerari sono pensati per svelare progressivamente bellezze, curiosità e tradizioni del luogo.
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I numeri del turismo dei borghi in Italia
I borghi d’Italia certificati attraverso un processo di valutazione Iso 9001 sono attualmente 362, diffusi su tutto il territorio nazionale. Essi rappresentano un patrimonio inestimabile: per il loro pregio culturale, artistico e paesaggistico, ma anche per il loro valore economico.
Secondo il recente studio di Deloitte “L’impatto economico e occupazionale del turismo e la digitalizzazione nei Borghi più belli d’Italia”, i borghi contribuiscono infatti ogni anno all’economia italiana per oltre 5 miliardi di euro, generando un impatto positivo su occupazione ed entrate fiscali dei territori.
Piccoli centri, insomma, capaci di grandi numeri. Pur essendo, da un lato, soggetti a spopolamento, attirano ogni anno circa 9 milioni di visitatori, di cui il 37% stranieri. Un dato incoraggiante è costituito dalla crescita del numero di lavoratori che vi si sono trasferiti praticando lo smartworking, attirati dal fascino dei borghi, da una vita meno caotica, a contatto con la natura, da locazioni più abbordabili rispetto alle grandi città.
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Le ragioni per conoscere meglio i borghi d’Italia sono, dunque, molte. La caccia al tesoro del 6 ottobre può offrire un’occasione in più a chi vuole farlo in modo ludico e fuori dal comune, approfittando delle -si spera-amichevoli temperature di inizio autunno per stare all’aria aperta, insieme a famiglia e amici.
[In copertina Castagnole delle Lanze (AT) – Foto di Francesco Rasero]