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Sleep tourism, turismo del sonno: tendenza o necessità?

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Sleep tourism, turismo del sonno: tendenza o necessità? ultima modifica: 2024-08-30T05:39:34+02:00 da Valentina Tibaldi
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Lo sleep tourism, o turismo del sonno, risponde alla necessità di recuperare ore di riposo in vacanza. Un trend che sottolinea l’esigenza di rimettere al centro- tutto l’anno- la qualità del sonno, come esigenza e non come lusso, per poter garantire salute e benessere al proprio organismo.

Sleep tourism, o turismo del sonno. Una tendenza degli ultimi anni, che risponde a una necessità: quella di recuperare ore di riposo, erose durante l’anno da stili di vita frenetici e dalla sovraesposizione a dispositivi elettronici, che favoriscono la riduzione di melatonina. Da una recente ricerca condotta sulle tendenze del turismo 2024, emerge che dormire è in cima alla lista dei desideri dei viaggiatori italiani (24%). In generale, quasi la metà (44%) sostiene di non riuscire a dormire le 7-8 ore a notte consigliate nella vita quotidiana, mentre un quarto (26%) afferma di voler migliorare la propria qualità del sonno proprio durante le vacanze, in apposite strutture. Addirittura, il 25% degli intervistati sarebbe felice di dedicare al sonno intere giornate.

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Sleep tourism, che cos’è

Lo sleep tourism, o turismo del sonno, rappresenta un nuovo modo di intendere la vacanza. Il fenomeno affonda le sue radici nei concetti di wellness e slow travel, che propongono di prendersi tempo per rilassarsi e rigenerarsi. La chiave è mettere al centro non tanto la scoperta di posti nuovi e il divertimento, ma il riposo più assoluto.

Più che un trend, un bisogno, che nasce dalla consolidata abitudine- acuitasi negli ultimi anni- a mettere in secondo piano una delle necessità primarie dell’organismo umano, ossia il sonno.

In risposta a tale esigenza, un numero sempre maggiore di strutture alberghiere puntano a integrare nella loro offerta espedienti per migliorare il riposo. Un maggiore isolamento acustico, ad esempio. Poi, materassi di altissima qualità, menù personalizzati che favoriscono l’addormentamento, o esperienze di sonno nella natura, offerte come valore aggiunto all’esperienza.

Alcune tra queste puntano su trattamenti di benessere e relax. Altre, su veri e propri cicli di rieducazione al ciclo notte/giorno sotto la supervisione di esperti di medicina del sonno, che analizzano le fasi di sonno e veglia con appositi sensori e specifiche tecnologie.

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L’importanza di un sonno di qualità

Dormire è un aspetto fondamentale della nostra vita, un’esigenza e non un lusso, che è necessario imparare a rispettare.

Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Sleep Medicine, il 40% delle 2.500 persone adulte intervistate ha notato una riduzione della qualità del proprio riposo durante il periodo pandemico. Una rilevazione che ha portato a intendere diversamente- con maggiore consapevolezza- il rapporto qualità del sonno/salute, in relazione alla propria sfera quotidiana.

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La risoluzione, da parte delle strutture alberghiere, di ideare servizi incentrati  sull’esperienza del sonno, si origina proprio da qui. Tuttavia, per quanto voler sfruttare le vacanze per riposarsi sia naturale e sano, attendere le ferie come unica opportunità di riposo è un segnale d’allarme, che dobbiamo ascoltare. Ci avverte, infatti, della necessità urgente di rivedere qualcosa nelle nostre abitudini quotidiane.

Buone abitudini per migliorare il sonno

Per favorire un buon riposo notturno durante tutto l’anno, esistono degli accorgimenti. Alcuni possono sembrare banali. In realtà, non sono affatto scontati, considerati i ritmi frenetici e stressanti cui la maggior parte di noi è ormai abituata.

  • Creare una routine del sonno: considerare il sonno come una priorità, non sacrificabile ad altri interessi, è il primo passo. Poi, abbassare le luci, adottare orari e abitudini fissi, concedersi un momento di relax prima di coricarsi sono ottime pratiche, alla portata di tutti.
  • Scollegarsi dai dispositivi elettronici nelle ore precedenti all’addormentamento;
  • Provare metodi di rilassamento: tecniche di meditazione, mindfulness, respirazione controllata possono creare la giusta mentalità per andare a letto.

Come favorire il sonno con la meditazione

  • Coltivare sane abitudini quotidiane: le routine positive durante il giorno possono regolarizzare il ritmo circadiano e limitare le interruzioni del sonno. L’esposizione alla luce solare, un esercizio fisico regolare, la riduzione o l’eliminazione di fumo, alcool e caffeina- soprattutto nel pomeriggio o di sera- sono alcuni esempi.

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  • Rendere confortevole la camera da letto. Schermare luce e rumori, regolare la temperatura, scegliere materasso, cuscini e biancheria appropriati favoriscono un sonno prolungato e di qualità.

Si tratta di suggerimenti capaci di restituire importanza e dignità al sonno, riconoscendogli un ruolo fondamentale per la salute, il benessere e la qualità della vita. Non soltanto in vacanza.

[Foto di Dominic Sansotta su Unsplash]

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Lettrice accanita e scrittrice compulsiva, trova in campo ambientale il giusto habitat per dare libero sfogo alla sua ingombrante vena idealista. Sulla carta è laureata in Lingue e specializzata in Comunicazione per la Sostenibilità, nella vita quotidiana è una rompiscatole universalmente riconosciuta in materia di buone pratiche ed etica ambientale. Ha un sogno nel cassetto e nella valigia, già pronta sull’uscio per ogni evenienza: vivere di scrittura guardando il mare.

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