Terme di Budapest, dove andare per rigenerarsi immersi nella bellezza

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Terme di Budapest, dove andare per rigenerarsi immersi nella bellezza ultima modifica: 2024-08-13T06:35:48+02:00 da Francesco Rasero
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Budapest, capitale dell’Ungheria, è famosa per le sue molteplici terme: ecco alcuni consigli per scegliere dove andare per rilassarsi e rigenerarsi, all’interno di favolosi stabilimenti risalenti ai secoli scorsi

terme di Budapest
Terme Rudas, Budapest

La città di Budapest e le sue terme sono un binomio inscindibile ormai da secoli e, ancora oggi, la capitale dell’Ungheria offre numerose possibilità per rilassarsi e rigenerare il proprio corpo, a prezzi tutto sommato contenuti rispetto agli standard italiani.

Il valore aggiunto è inoltre dato dal fascino e dalla bellezza degli stabilimenti termali presenti sulle due rive del Danubio -in alcuni casi, letteralmente!- con la possibilità di fare il bagno in antiche strutture ottomane e in edifici in puro stile barocco o liberty.

terme di Budapest
Terme Szécheny, Budapest

Ecco una selezione di tre delle più celebri terme di Budapest, provate nel mese di luglio 2024 e testate, quindi, anche a fronte delle elevate temperature estive, che in alcuni casi arrivavano a sfiorare i 38 gradi esterni all’ombra.

I bagni Szécheny dalle grandi piscine esterne

I bagni termali Szécheny, risalenti a inizio Novecento e disegnati in stile neo-barocco da Győző Czigler, sorgono all’interno del Varosliget, il principale parco cittadino alle spalle della monumentale piazza degli Eroi.

Terme Szécheny
Terme Szécheny, l’area esterna

Sono forse tra gli edifici più fotografati di Pest e, probabilmente, i più famosi della capitale ungherese, nonché una delle maggiori strutture dedicate al benessere acquatico di tutta Europa.

Contano infatti di 15 piscine interne, dalle varie temperature dell’acqua e dimensioni (molto suggestive quelle ottagonali!), nonché di tre grandi vasche esterne: una centrale, con acqua fredda, dedicata al nuoto; due laterali con acqua calda e idromassaggi.

terme di Budapest
Terme Szécheny, le vasche interne

Ci sono anche dieci aree dedicate a bagno turco e sauna, incluse nel prezzo del biglietto (32 euro a persona con cabina privata, qualcosa meno prendendo solo l’armadietto) e accessibili in contemporanea da uomini e donne, in costume.

I bagni Szécheny offrono inoltre la possibilità -con un ticket aggiuntivo- di ricevere massaggi e di provare la particolare esperienza della Beer Spa, ovvero un’ora circa di immersione in acqua calda a cui ogni utente aggiunge gli ingredienti che normalmente si utilizzano per fare una birra.

Terme Szécheny
Terme Szécheny

In generale si tratta di una struttura molto grande e, nonostante questo, spesso affollata. Il colpo d’occhio dei vari edifici storici è impressionante e, anche in estate, le grandi piscine all’aperto risultano molto piacevoli. Sicuramente danno il massimo in inverno con la neve.

Le aree interne -nelle quali, al momento della visita, erano in corso alcuni interventi di rinnovamento- non risultano invece all’altezza del resto: esteticamente hanno quasi tutte l’aspetto di un sanatorio, tranne alcune sale, e appaiono poco curate, con micro-alghe e incrostazioni che, per quanto naturali, possono essere poco piacevoli da vedere.

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L’acqua, specie all’interno, presenta diverse proprietà termali: di conseguenza, può risultare poco piacevole all’olfatto, ma sicuramente apporta benefici al corpo.

Le terme Gellért, un’icona liberty di Budapest

Il titolo di “terme più famose di Budapest” è conteso con le terme Gellért, che sorgono ai piedi dell’omonima collina, sulla sponda nord del Danubio (Buda) e un tempo collegate al celebre Gellért Hotel, un cinque stelle oggi chiuso con cui ancora condividono parte dell’edificio.

terme Gellért
L’ingresso delle terme Gellért

Lo stabilimento termale, però, è ancora pienamente in funzione e richiama anch’esso ogni giorno centinaia di persone, in gran parte turisti (ma non solo).

A differenza dei bagni Szécheny, però, qui il punto di forza è rappresentato proprio dagli interni, pur essendoci anche un paio di vasche all’aperto -una piscina di medie dimensioni e una piccola area con acqua calda- e un solarium open air.

terme di Budapest
Le terme Gellért, la piscina interna a cui si accede solo con la cuffia

Nell’edificio, invece, si susseguono spazi sontuosamente arredati in stile liberty, con piscine termali la cui acqua è a diverse temperature, arrivando fino ai 40 gradi centigradi. Il tutto tra statue, bassorilievi e mosaici.

terme di Budapest
Le terme Gellért, la vasca con acqua termale a 40°C

C’è anche una grande piscina interna -per la quale è obbligatoria la cuffia, a differenza del resto della struttura- in cui si può nuotare vivendo davvero la sensazione di essere in un’altra epoca, tra gli sfarzi della Budapest imperiale dei secoli scorsi.

terme Gellért
Terme Gellért, alucni particolari dell’area interna

Il costo del biglietto di ingresso è analogo alle Szécheny -tutte le principali terme di Budapest sono oggi gestite in modo centralizzato, con possibilità di prenotare online e pagare direttamente in euro- e anche in questo caso è possibile avere massaggi e trattamenti con un sovrapprezzo.

Facendo un paragone tra le due strutture, le Gellért hanno sicuramente dalla loro una miglior manutenzione e un aspetto sontuoso in ogni angolo, anche se l’acqua risulta meno mineralizzata rispetto allo stabilimento barocco di Pest.

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Bagni Rudas, panorama e storia in riva al Danubio

Piccola perla ai piedi della collina di Buda, affacciate direttamente sul Danubio, vi sono quindi i bagni Rudas (Rudas Fürdő in ungherese), la cui costruzione originaria risale a metà del Cinquecento, durante la dominazione ottomana di Budapest.

Bagni Rudas Budapest
Bagni Rudas

È così possibile -anche se pare quasi di essere in un film- immergersi nelle acque termali all’interno di una struttura ottagonale risalente ai secoli scorsi, oltre a usufruire di un bagno turco profumato e di una sauna.

Vi è anche un soffitto multi-colore che lascia filtrare i raggi solari, i quali di volta in volta si tingono di verde, rosso, giallo o azzurro, dando vita a spettacolari giochi di luce.

terme di Budapest
Bagni Rudas l’area ottomana con i bagni turchi

A fianco dell’edificio storico ottomano, una ristrutturazione risalente a una quindicina di anni fa ha anche permesso di creare una seconda area, più nuova, con altre piccole vasche termali, una piscina natatoria e -altro pezzo forte della struttura- una vasca circolare con acqua calda installata su una terrazza vista fiume.

Anche qui lo spettacolo per gli occhi è assicurato, anche se nelle ore di punta è facile trovarsi un po’ allo stretto: meglio venire presto al mattino. In estate è anche presente, a fianco della piscina panoramica, un piccolo chiosco che serve bevande e cocktail da assaporare tranquillamente stando in acqua.

Bagni Rudas
Bagni Rudas, l’area esterna con vista sul Danubio

Il costo del biglietto per accedere ai bagni Rudas è leggermente inferiore rispetto alle altre due strutture sopra citate, aggirandosi intorno ai 25 euro a persona (ovviamente drink e trattamenti esclusi), anche in questo caso con possibilità di prenotazione e pagamento online.

Se non sono troppo affollate, queste terme offrono il miglior rapporto qualità-prezzo, con strutture pulite, e la doppia possibilità di godere sia della vasca affacciata sul Danubio sia dell’antica area ottomana, veramente suggestiva.

A questo link un breve video del nostro tour.

Bagni Rudas

[Fotografie di Francesco Rasero © eHabitat.it – Tutte le visite sono state svolte in pieno anonimato e le opinioni espresse sono personali dell’autore]

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Giornalista pubblicista, dal 1998 scrive su carta stampata e online. Oggi è direttore responsabile di una testata locale e gestisce Altrov*e, start-up che si occupa di copywriting e comunicazione. Ha lavorato per oltre un decennio nel settore ambientale, oltre ad aver organizzato svariati eventi culturali, in ambito artistico, cinematografico e teatrale. È appassionato di viaggi, in particolare nell’area balcanica e nell’Est Europa, dove ha seguito (e segue) alcuni progetti di volontariato. Ama conoscere, progettare, fotografare e stare a contatto con le persone. Ma ancora di più ama il rugby, i suoi gatti e la sua nuova famiglia.

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