Il mondo dietro di te – Su Netflix il thriller apocalittico con Julia Roberts

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Il mondo dietro di te – Su Netflix il thriller apocalittico con Julia Roberts ultima modifica: 2023-12-24T07:43:45+01:00 da Emanuel Trotto
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Il mondo dietro di te. Non è solo il titolo del film di Sam Esmail rilasciato da Netflix a partire dall’8 dicembre e che, in due settimane, ha battuto i record dei film recentemente più visti sulla piattaforma.

Il mondo dietro di te, non è solo il titolo dell’omonimo romanzo di Rumaan Alam candidato ai National Book Award da cui il film è tratto. Ma si tratta anche di un invito, un monito, un avvertimento. Un segnale che dir si voglia. Una frase fatta presente su di una brochure per un’offerta che non si poteva rifiutare di una vacanza in famiglia organizzata all’ultimo minuto.

Il mondo dietro di te di Sam Esmail poster
Il mondo dietro di te di Sam Esmail: il poster originale.

Quella della famiglia Sanford composta da Amanda (Julia Roberts), suo marito Clay (Ethan Hawke), i due figli, Rose e Archie. Una normale famiglia di New York: lei pubblicitaria, lui professore di comunicazione all’università. Tutti appena coscienti di far parte di un mondo sempre più disconnesso e attento a cosa succede nell’etere che fuori.

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Un mondo in cui tutti si danno da fare per renderlo un posto migliore (per chi poi?), ed esser allo stesso tempo grati e disgustati dall’appartenervi. Questo è il motivo che spinge Amanda ad affittare una casa a Long Island, in mezzo a dei boschi dal quale è possibile vedervi la metropoli da lontano. Lasciando temporaneamente il mondo alle proprie spalle anche se risulta estremamente vicino.

I problemi sono più o meno quelli di una qualsiasi famiglia che va in vacanza: battibecchi e rapide riappacificazioni fra i figli, momenti d’intimità di coppia cronometrati, un giro in spiaggia. Sono le classiche mancanze delle comodità di casa come il Wi-fi per chattare con la fidanzata, guardare la partita oppure vedere l’ultima puntata di Friends. Tutto nella norma, apparentemente: basta riavviare il router e riscrivere la chilometrica password. Neppure quando il problema non si incaglia letteralmente in spiaggia come una petroliera, dalla quale tutti scappano goffamente e fanno i video sul cellulare.

Il mondo dietro di te di Sam Esmail
I protagonisti di Il mondo dietro di te in una scena del film, da destra verso sinistra: Ethan Hawke (Clay), Julia Roberts (Amanda), Myha’la Herrold (Ruth) e Mahershala Ali (GH).

La tecnologia diventa quasi uno strumento aggiornato del sublime di Schiller. Si tratta di quella sensazione di sicurezza e il senso di magnificenza di vedere una catastrofe come una tempesta, trovandosi in una posizione in cui essa non ci può toccare. Ma se quella stessa sensazione viene a mancare perché non ci rendiamo conto realmente del mondo complicato che ci siamo costruiti attorno, allora tutto crolla. Si diventa sostanzialmente inutili, emerge la nostra reciproca ipocrisia ad amarci, a sopportarci. Non crediamo più che certe azioni facciano la differenza a livello collettivo ma, in realtà, si tratta di una forma di narcisismo per nascondere il fatto che siamo delle persone orribili.

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Questo è il messaggio che Il mondo dietro di noi porta avanti. Lo fa seminando indizi. Creare costantemente la tensione attraverso una sapiente dose di ignoranza e conoscenza. Vengono sparsi semi e briciole che lo spettatore medio tende a seguire per farsi accompagnare anche nei percorsi più ostici. Un cinema fatto di segnali evidenti che non puoi non notare e che non possono non essere significanti. Sam Esmail, creatore della serie Mr. Robot (2015-2019), lavora proprio su questo: su tutta una serie di false piste, mezze verità, teorie, bugie, cospirazioni, per creare un disegno volutamente confuso e che si incrina ad ogni sequenza.

Che cosa sta succedendo, chi sono i responsabili di questi blackout e chiusura di qualsiasi trasmissione e forma di comunicazione? Chi c’è dietro i numerosi disastri aerei e i droni che gettano volantini in arabo? Da dove proviene il fischio assordante che rompe i timpani? Di chi ci si può fidare realmente? Che cosa si può fare se, quando qualcuno viene a chiederti aiuto e, male che vada, non capisci la lingua in cui te lo sta dicendo. E al peggio ti punta un fucile contro perché il mondo è nuovo e quindi non vigono più le vecchie regole, comprese quelle del buon vicinato?

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Dopo le oltre due ore di visione del film siamo visibilmente confusi, non sappiamo più a chi chiedere. Cerchiamo disperatamente un significato a tutto quello che viene visto, in cerca di particolari, di easter eggs, di qualcosa che ci permetta di capire il film meglio dell’altro utente medio. E siamo perfettamente nella media anche in questo. Noi cerchiamo di dare significato a tutto quello che vediamo: tutto deve essere limpido e trasparente, tutto deve essere omologato ed avere una risposta. E anche se non ci può esserne alcuna di autenticamente precisa siamo ugualmente soddisfatti, perché lo sforzo fatto per comprendere è esso stesso un risultato raggiunto. Una chiusura del cerchio come quella fantomatica puntata finale che dobbiamo assolutamente vedere per poter dire, anche io l’ho vista e so. Anche io mi sono messo in pace la coscienza perché ci ha rallegrato e distratto dal grigiore dell’esistenza.

Il mondo dietro di te di Sam Esmail
I cervi protagonisti di alcune delle scene più suggestive de Il mondo dietro di te.

Le domande che pone Il mondo dietro di te – prodotto, fra gli altri, da Barack e Michelle Obama – sono numerose, così come le polemiche. Come quella mossa da Elon Musk che ha visto le sue auto con la guida automatica Tesla messe alla berlina. Noi ci poniamo le domande e ci lanciamo frecciatine e polemiche gratuite. Come i protagonisti del film, tutti presi dall’incomprensione che genera ignoranza, che genera diffidenza che genera panico. Nel frattempo, a pochi passi da questi apparenti problemi, i cervi ci guardano.

I veri padroni di quei boschi fra una villetta e l’altra si muovono in grandi branchi: si appostano davanti alle case. Guardano chi vuole guardarli e chi è disposto ad accettarlo. Che la Natura che si vede così lontana ed estetizzata in maniera silente si riprende il suo posto. Come rappresentava bene Alfred Hitchcock ne Gli uccelli (The Birds, 1963), non c’è una reale motivazione per cui questo succede. Può essere visto come una fatalità o una disgrazia annunciata. Ma i loro occhi vigili ricordano a questi uomini moderni qual è il loro spazio e la loro pochezza.

Il mondo dietro di te – Su Netflix il thriller apocalittico con Julia Roberts ultima modifica: 2023-12-24T07:43:45+01:00 da Emanuel Trotto
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Il mondo dietro di te – Su Netflix il thriller apocalittico con Julia Roberts ultima modifica: 2023-12-24T07:43:45+01:00 da Emanuel Trotto

Nato a Biella nel 1989, si è laureato in Storia del Cinema presso il DAMS di Torino nel 2012, ha partecipato alla rassegna stampa per l’Università al 29, 30, 31mo Torino Film Festival e ha collaborato per il Festival CinemAmbiente 2014. Collabora per diversi blog di cinema e free culture (Il superstite) e associazioni artistiche (Metropolis). Ha diretto due cortometraggi: E Dio creò le mutande (2011), All’ombra delle foglie (2012).

1 Commento

  1. Penso sia uno dei film più orrendi della storia del cinema, visto fino alla fine solo per la curiosità di capire dove sarebbe andato a parare. Abbandonatelo prima, risparmierete tempo. Ripieno di cliché già visti, il lavaggio del cervello perpetrato dagli USA contro i “soliti” nemici da cui dovranno difendere tutto il mondo. Patetico, gli esportatori di democrazia, che sono il vero pericolo, che piano piano instillano gocce di intolleranza e di odio verso ciò che é diverso dalla loro “cultura” che non sanno neppure dove sta di casa. Evitate sta mondezza.

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