La Giornata mondiale del Gatto nero si celebra oggi, venerdì 17 novembre, proprio per sfatare la nomea che da sempre accompagna questi animali.
La Giornata mondiale del Gatto nero è stata ideata da un ente britannico di beneficenza per animali ‘Cats Protection’ e ripresa in Italia dall’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente, la quale organizza varie iniziative per incrementare la difesa e l’adozione di questi gatti.
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Infatti, ogni anno, secondo i dati dell’associazione, a causa di questa credenza vengono soppressi circa 60 mila gatti neri.
La festa nasce proprio con lo scopo di combattere questo fenomeno. Questa nuova tradizione, nel tempo, si è trasformata nella giornata contro tutte le superstizioni, ma anche come occasione per festeggiare questo felino.
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La data stessa, scelta per celebrare questa festa, non è un caso, essendo il 17 il numero legato alla sfortuna.
Le varie credenze
La credenza del gatto nero portatore di sfortuna risale al Medioevo. A quell’epoca, il gatto nero era considerato un alleato delle streghe (per la sua abitudine a uscire di notte) e il suo colore era associato all’inferno e al lutto.
Per quanto riguarda l’origine della diceria della sfortuna portata dal gatto nero che attraversa la strada risale all’epoca in cui si andava a cavallo: infatti, se un gatto avesse attraversato all’improvviso la strada, il cavallo avrebbe potuto spaventarsi e disarcionare il cavaliere.
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In tempi più recenti i gatti neri sono stati oggetto di sacrificio da parte di gruppi esoterici e satanisti e continuano ad essere considerati animali porta sfortuna.
In Cina, il gatto nero è simbolo di povertà e miseria; mentre in Germania, se il gatto attraversa la strada da sinistra a destra è un segno di fortuna, da destra a sinistra, invece, rappresenta sfortuna.
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Ci sono, però, altre culture che considerano i gatti neri in maniera differente: ad esempio, gli antichi egizi li veneravano poiché erano considerati sacri; infatti chiunque li uccidesse rischiava la pena di morte.
Nella cultura anglosassone il gatto nero è considerato emblema della dea bendata, ovvero della fortuna. Anche in Scozia e in Giappone è un simbolo di buona sorte e si pensa che averlo in casa porti prosperità e benessere.
Infine, in Lettonia, la nascita di un gatto nero significa che ci sarà un buon raccolto.
[Foto di Francesco Rasero]
