La giuggiola è il frutto prodotto dalla pianta del giuggiolo, arbusto di origine asiatica, che nel corso dei secoli si è diffuso in vari paesi, tra cui anche l’Italia.
La giuggiola è coltivata per i suoi deliziosi frutti caratterizzati da una buccia liscia e sottile di color rosso scuro, dalla polpa compatta e farinosa, dal sapore dolce leggermente acidulo, che ricorda quello della mela.
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L’utilizzo della giuggiola nella medicina orientale
Le giuggiole sono state utilizzate per secoli nella medicina tradizionale orientale per una serie di disturbi, tra cui la riduzione dello stress e come lassativo lenitivo.
Le giuggiole hanno proprietà anti-infiammatorie e anti-spastiche. È stato dimostrato da alcuni studi che questi frutti forniscono un aiuto nella salute cardiovascolare, migliorano il metabolismo e aiutano a purificare i vasi sanguigni, aumentano la resistenza e la forza muscolare.
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Inoltre, il tè prodotto dalle giuggiole è utile contro il mal di gola e tosse, ma è prescritto anche ai pazienti che soffrono di ansia e disturbi del sonno, essendo una bevanda calmante e rilassante.
Dalla radice del giuggiolo si ottiene una polvere da applicare su ferite ed è molto utilizzato in Cina come trattamento per le ustioni.
Proprietà
La giuggiola può essere consumata cruda, ma i suoi benefici aumentano nel momento in cui viene bollita, cotta, stufata o essiccata.
Per quanto riguarda i valori nutrizionali, il frutto della giuggiola è ricco di vitamine, tra cui vitamina C (circa 20 volte in più rispetto a qualsiasi tipo di agrumi) e vitamina B. Mentre, a livello di minerali, la giuggiola contiene potassio, ferro, calcio e fosforo.
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Il brodo di giuggiole
La bontà di questo frutto e le sue proprietà curative stanno alla base del modo di dire: “Andare in brodo di giuggiole”, che indica l’apice della contentezza, uno stato di particolare felicità. Ma in realtà il brodo di giuggiole esiste veramente.
Il frutto del giuggiolo infatti è l’ingrediente principale della ricetta di un particolare liquore, conosciuto proprio come “brodo di giuggiole”. Oltre alle giuggiole mature, si utilizzano le mele cotogne, i melograni e l’uva, mettendo il tutto in infusione con zucchero e scorze di limone.
La preparazione è piuttosto lunga: i frutti vanno lasciati in infusione per un paio di mesi, dopodichè il liquido ottenuto viene filtrato ed infine imbottigliato. Il prodotto ottenuto è una bevanda liquorosa dalla gradazione alcolica media (24%vol) e dal colore rosso ambrato. Il sapore è dolce e fruttato, con un gusto ricco ed avvolgente.
Il brodo di giuggiole si conserva abbastanza a lungo ed è ideale come digestivo servito alla fine dei pasti, ma può essere gustato anche ghiacciato o come ingrediente principale per drink e aperitivi sfiziosi.
