Life Conceptu Maris

Life Conceptu Maris, i dati del monitoraggio dei cetacei e delle tartarughe nel Mediterraneo

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Life Conceptu Maris, i dati del monitoraggio dei cetacei e delle tartarughe nel Mediterraneo ultima modifica: 2023-06-05T06:14:00+02:00 da Marco Grilli
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Life Conceptu Maris, il progetto per la conservazione e la protezione di balene, delfini e tartarughe marine nel Mediterraneo, ha reso noti i dati del monitoraggio nel 2022

In difesa dei giganti del Mediterraneo è attivo il progetto Life Conceptu Maris (CONservation of CEtaceans and Pelagic sea TUrtles in Med: Managing Actions for their Recovery In Sustainability) – cofinanziato dall’Unione europea con l’Istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale (Ispra) come capofila e coordinatore scientifico – che intende contribuire alla conservazione e alla protezione di balene, delfini e tartarughe nel Mare Nostrum. Sono stati da poco resi noti i dati del monitoraggio nel 2022, in totale sono stati registrati 556 avvistamenti.

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Life Conceptu Maris

Life Conceptu Maris è un progetto partito nel gennaio 2022 che durerà quattro anni. Molte sono le sfide da affrontare, per questo alle tecniche classiche saranno affiancate tecnologie all’avanguardia, quali i sensori a scafo installati sui traghetti, che permetteranno di “raccogliere nuovi dati, soprattutto in mare aperto, sulla distribuzione di queste specie, sulle loro preferenze ecologiche e sulle principali pressioni antropiche come il traffico marittimo e i rifiuti marini”, scrive l’Ispra.

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Proprio l’Ispra è il coordinatore di questo importante e complesso progetto che coinvolge numerosi altri enti, ovvero l’Area marina protetta “Capo Carbonara”, CIMA Research Foundation, CMCC Climate, ÉcoOcéan Institut, Stazione Zoologica Anton Dohrn, Triton Research, Universitat de València e le Università degli Studi italiane di Milano-Bicocca, Palermo e Torino.

Nelle acque del Mediterraneo i pericoli per i giganti del mare sono numerosi, dagli attrezzi da pesca abbandonati, al traffico marittimo fino all’inquinamento da plastiche. Per i ricercatori diventa fondamentale quindi la conoscenza della distribuzione delle specie più diffuse – tra l’altro bioindicatori cruciali delle condizioni di salute dell’ambiente marino – per intervenire prontamente mediante efficaci strategie di conservazione e di mitigazione dei fattori di rischio.

Le specie coinvolte sono la balenottera comune, il capodoglio, il globicefalo, lo zifio, il grampo, la stenella striata, il tursiope, il delfino comune e tre specie di tartarughe (caretta, verde e liuto). Tra queste specie sono classificate vulnerabili nella lista rossa Iucn la balenottera comune, il capodoglio e le tartarughe caretta e liuto, in pericolo la tartaruga verde.

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Lo stato di conservazione dei cetacei e delle tartarughe marine è ancora considerato in larga misura carente di dati, soprattutto per via del fatto che questi animali trascorrono la gran parte della loro vita in remote aree di alto mare, più difficili da monitorare a causa della loro estensione, della natura altamente dinamica degli animali e a causa degli alti costi legati in generale alle attività di monitoraggio in questi ambienti”, specificano gli organizzatori del progetto.

Nell’ambito della campagna citizen science, l’Ispra ha organizzato un evento dedicato alla presentazione del progetto ed al reclutamento di colleghi e cittadini interessati a collaborare alle attività di raccolta dati da traghetto per il monitoraggio di cetacei e tartarughe marine. Al momento è stata coinvolta una comunità internazionale di oltre 70 ricercatori e 42 esperti di 27 differenti enti, tra autorità locali, nazionali, sovranazionali, istituti di ricerca, compagnie di navigazione e stakeholders. Sono stati così raggiunti tutti gli obiettivi prefissati per il primo anno.

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Dallo scorso mese di marzo sono state poi raccolte le candidature da parte di semplici cittadini per salire a bordo dei traghetti coinvolti nel progetto, al fine di monitorare una delle 16 rotte disponibili nel bacino del Mediterraneo insieme ai ricercatori ed ai biologi. Per tale attività si è rivelata essenziale la collaborazione delle varie compagnie di navigazione che hanno messo a disposizione del progetto i loro traghetti passeggeri. I volontari riceveranno un’adeguata formazione teorica e pratica a bordo per potere essere in grado di identificare le specie avvistate.

I dati del monitoraggio nel 2022

40 giornate di monitoraggio, oltre 10.000 km percorsi e 288 ore di osservazione hanno permesso ai ricercatori Ispra di registrare ben 556 avvistamenti, in particolare di stenella striata (465) e tursiope (67). Rilevanti anche i 13 incontri con giganti del mare quali balenottera comune e capodoglio, oltre ad altri isolati di delfino comune e grampo. Del tutto straordinario è invece l’avvistamento di sei salti da parte di uno dei capodogli dell’area.

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Quelli sopra citati sono i risultati del primo anno della campagna di monitoraggio condotta in un’ampia area compresa tra il Tirreno meridionale ed i Canali di Sardegna e Sicilia. “Le procedure messe a punto in questa prima area di progetto saranno replicate a partire da giugno 2023 anche nel Santuario dei cetacei Pelagos, nel Corridoio di migrazione dei cetacei spagnolo e nella regione Adriatico-Ionio orientale”, specifica l’Ispra.

Per quanto riguarda le tartarughe comuni gli avvistamenti sono stati 256, riguardanti principalmente esemplari giovani osservati in riposo sulla superficie. Considerando il più ampio ambito della biodiversità marina, la campagna di monitoraggio 2022 può vantare 250 registrazioni occasionali di diverse specie di meduse, pesci ed uccelli marini.

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Life Conceptu Maris è un progetto importante non solo per le osservazioni visive ma anche per le attività di analisi delle acque marine. Durante le attività di monitoraggio sono stati raccolti alcuni campioni di acqua per l’estrazione del DNA ambientale in 28 stazioni di campionamento fisse, più altri due in contemporanea agli avvistamenti di balenottera comune e capodoglio. Le loro analisi da parte degli esperti delle Università degli Studi di Milano Bicocca e di Palermo permetteranno di ricostruire le catene alimentari marine dell’area monitorata. Si tratta di informazioni preziose che consentiranno di capire l’influenza della relazione preda predatore sugli spostamenti di cetacei e tartarughe marine. I risultati verranno diffusi a conclusione della prossima stagione di campionamento 2023.

[Credits foto: Life Conceptu Maris, lifeconceptu.eu]

Life Conceptu Maris, i dati del monitoraggio dei cetacei e delle tartarughe nel Mediterraneo ultima modifica: 2023-06-05T06:14:00+02:00 da Marco Grilli

Laureato in Lettere moderne, giornalista pubblicista e ricercatore in storia contemporanea, è consigliere dell’Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’Età contemporanea. Nei suoi studi si è occupato di Resistenza, stragi nazifasciste e fascismi locali, tra le sue pubblicazioni il volume “Per noi il tempo s’è fermato all’alba. Storia dei martiri d’Istia”. Da sempre appassionato di tematiche ambientali, ha collaborato con varie testate online che trattano tali aspetti. Vegetariano, ama gli animali e la natura, si sposta rigorosamente in mountain bike, tra i suoi hobby la corsa (e lo sport in generale), il cinema, la lettura, andar per mostre e la musica rock.

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