Giornata Internazionale per leliminazione della discriminazione razziale

Giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale, quando e perché si celebra

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Giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale, quando e perché si celebra ultima modifica: 2023-03-21T00:01:21+01:00 da Gabriele Olivo
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Oggi, 21 marzo, si celebra la Giornata Internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale: una ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite per combattere ogni forma di razzismo.

Il 21 marzo di ogni anno si celebra la Giornata Internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale. La data è stata scelta in memoria del terribile massacro di Sharpville: il 21 marzo del 1960, in Sud Africa, 300 poliziotti bianchi aprirono il fuoco su una folla di dimostranti che stava manifestando contro il regime di segregazione imposto dall’Apartheid, uccidendo 70 persone e ferendone 180.

Quando è stata istituita

Settantacinque anni fa, la comunità internazionale ha ratificato un insieme di valori insiti nella dignità di ogni singolo essere umano. Questi diritti sono racchiusi nella Dichiarazione universale dei diritti umani del 1948, che sancisce il principio di uguaglianza di fronte alla legge, senza distinzione di razza o etnia.

Tuttavia, il razzismo ha continuato a essere un problema diffuso in tutto il mondo. Ancora oggi molte persone sono oggetto di discriminazione a causa del loro aspetto, della loro etnia o della loro religione.

Per questo motivo, durante l’Assemblea del 26 ottobre 1966, l’ONU ha sentito la necessità di dedicare un giorno dell’anno alla lotta contro il razzismo, istituendo la Giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale.

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Perché è importante celebrarla

L’eliminazione di ogni forma di razzismo è un punto cruciale se si vuole costruire una società più giusta ed equa. Secondo la definizione dell’ONU, con il termine “discriminazione razziale” si intende “ogni distinzione, restrizione o preferenza basata sulla razza, il colore, l’ascendenza o l’origine nazionale o etnica, che abbia lo scopo o l’effetto di distruggere o di compromettere il riconoscimento, il godimento o l’esercizio, in condizioni di parità, dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali in campo politico, economico, sociale e culturale o in ogni altro settore della vita pubblica“.

Per combattere la discriminazione razziale è dunque necessario promuovere tolleranza e comprensione tra i popoli e tra le persone di diverse etnie. Ciò include l’adozione di leggi contro il razzismo e una maggiore inclusività nelle istituzioni pubbliche e private. Ma anche la diffusione delle campagne di sensibilizzazione, specialmente nei territori che presentano livelli di istruzione e reddito inferiori alla media.

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Giornata Internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale 2023

L’edizione di quest’anno è proprio incentrata sul 75° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani. L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, Volker Türk, ha invitato gli Stati membri delle Nazioni Unite, nell’ambito dell’iniziativa Human Rights 75, “a combattere la discriminazione razziale impegnandosi a intraprendere azioni specifiche e urgenti“.

Questa ricorrenza ci ricorda che la lotta contro ogni forma di discriminazione è, purtroppo, un tema ancora molto attuale. Il 21 marzo non deve essere visto unicamente come una giornata per riflettere sui progressi compiuti nella lotta contro la piaga del razzismo. Bensì come un’occasione per rinnovare l’impegno verso un futuro all’insegna dell’uguaglianza e del rispetto.

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Nato a Torino nel 1997, dopo la laurea in ingegneria aerospaziale decide di misurarsi con il mondo della scrittura e del giornalismo. Attualmente frequenta la Scuola Holden di Torino e collabora come articolista con diverse testate online. Il suo scrittore preferito è Thomas Bernhard.

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