Lo smog danneggia la salute del figlio, Chiara fa causa alla Regione Piemonte

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Lo smog danneggia la salute del figlio, Chiara fa causa alla Regione Piemonte ultima modifica: 2022-11-21T09:05:00+01:00 da Marco Grilli
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Chiara intenta un’azione legale civile dai risvolti nazionali contro Regione Piemonte, per il diritto all’aria pulita

Non è più tempo di subire in silenzio: dopo i danni da smog che hanno compromesso la salute e la vita sociale del figlio, Chiara ha deciso di passare all’azione per rivendicare il diritto all’aria pulita, intentando un’azione legale civile contro la Regione Piemonte.

Il problema dell’inquinamento atmosferico in Piemonte e non solo

Secondo l’Agenzia europea dell’ambiente, l’inquinamento atmosferico è il principale fattore di rischio ambientale per la salute umana in Europa, all’origine delle più note malattie cardiovascolari e respiratorie che conducono a gravi danni e in molti casi a morti premature.  Il 17% di vittime per smog in Europa si registra proprio in Italia (è la percentuale più alta nel Vecchio Continente), tanto che il Bel Paese ha già subito tre procedure d’infrazione europee per livelli eccessivi di inquinamento atmosferico, due delle quali già concluse con condanne da parte della Corte di Giustizia europea. Non è un caso che Torino fosse una delle aree interessate dalle infrazioni.

La città sabauda è una delle più inquinate d’Italia ed è terza in Europa per livelli più alti di biossido di azoto (NO2), stando ai dati forniti da IS Global. Non va meglio per quanto riguarda il particolato (PM10), perché l’edizione autunnale del dossier Mal’Aria di Legambiente ha rilevato che Torino (in codice rosso con Milano e Padova) ha ampiamente superato la soglia di legge di 35 giorni con una media giornaliera superiore ai 50 microgrammi/metro cubo, avendone fatti registrare 69.

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Torino continua ad essere una delle città con la peggiore qualità dell’aria d’Italia ed è importante che sia anche un laboratorio per tentare di combattere l’inquinamento atmosferico. Il Comitato Torino Respira sostiene la causa di Chiara ed ha messo a disposizione i suoi dati e la sua esperienza legale a sostegno della sua causa”, spiega Roberto Mezzalama, presidente di Torino Respira.

Le politiche messe in atto dalle autorità non paiono idonee a riportare i livelli di inquinamento sotto i limiti stabiliti dalla legge, tra l’altro ben più bassi delle soglie indicate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Molti studi recenti hanno inoltre evidenziato come l’inquinamento atmosferico possa aver conseguenze negative anche sui feti. L’Agenzia europea dell’ambiente stima che ogni anno vi siano in Italia 10.640 morti premature legate al biossido di azoto (NO2) e 49.900 connesse al particolato fine (PM2,5), rispettivamente il peggiore e il secondo peggior dato nell’Unione europea.

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La battaglia legale di Chiara

Abitare a Torino rischia di avere costi altissimi per la salute. Il figlio di Chiara ha iniziato ad avere problemi ai polmoni con bronchiti acutissime già quando aveva otto mesi. “Casa nostra era in un quartiere estremamente trafficato. Anche l’asilo di mio figlio. E io, ogni mattina, avevo l’impressione di avvelenarlo, ricorda Chiara, che con la famiglia ha deciso di abbandonare la città per trasferirsi in un posto meno inquinato. 

Anche qui, purtroppo, la vita familiare è stata scandita dai danni alla salute riportati dal piccolo, che non ha mai potuto frequentare il nido e la materna con continuità, né avere una vera e propria vita sociale, perché per molto tempo è stato isolato e sottoposto a terapie con cortisone e antibiotici, spesso dai duri effetti collaterali.

Nonostante i tanti sacrifici, con questa azione legale civile dai risvolti nazionali Chiara ha dimostrato di non aver perso il coraggio: “Provo malcontento, impotenza, sfiducia. Ma sento forte anche la consapevolezza che qualcosa si può, si deve fare. Per questo nasce questa azione legale. La faccio per mio figlio, per me, e per tutte le altre persone che non sempre sono consapevoli di questo enorme problema. Respirare aria pulita e sana è un diritto di tutti, in tutta Italia, dobbiamo rivendicarlo insieme. Chiediamo alle autorità di affrontare il problema seriamente. Non voglio che altri bambini siano costretti a passare quel che è toccato a mio figlio”. 

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In questa battaglia Chiara è assistita dagli avvocati Luigi Gili, Marino Careglio e Giuseppe Civale. “Il diritto a respirare aria pulita è un diritto inviolabile espressione dei diritti costituzionali alla vita, alla salute, all’ambiente. Anzi, proprio la tutela dell’ambiente è stata espressamente riconosciuta dalla Costituzione come esplicito obiettivo nell’interesse delle future generazioni. Le istituzioni hanno il dovere di agire”, ha commentato l’avvocato Civale.

L’azione legale per la qualità dell’aria intrapresa da  comuni cittadini contro enti pubblici ha dei precedenti nei Paesi europei, ad esempio in Belgio e in Germania. In quest’ultimo Paese è stato riscontrato che, nelle città interessate a questi procedimenti giudiziari, l’inquinamento atmosferico è sceso a una velocità doppia rispetto agli altri centri urbani. Importante anche un parere espresso di recente dall’avvocato generale presso la Corte di Giustizia europea, che analizzando un caso specifico ha ribadito che i cittadini dell’Unione possono fare causa ai loro governi per i danni causati dall’inquinamento atmosferico, anche al fine di ottenere un risarcimento finanziario.

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Per questo caso piemontese, la prima udienza dovrà tenersi a 90 giorni dall’inizio dell’azione legale, datata 17 novembre. Chiara ha gettato un sasso nello stagno, i cerchi concentrici per sostenere quest’azione possono essere quelli degli altri cittadini che non volgeranno lo sguardo altrove, perché la lotta allo smog riguarda tutti e coincide con la difesa della salute.

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Laureato in Lettere moderne, giornalista pubblicista e ricercatore in storia contemporanea, è consigliere dell’Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’Età contemporanea. Nei suoi studi si è occupato di Resistenza, stragi nazifasciste e fascismi locali, tra le sue pubblicazioni il volume “Per noi il tempo s’è fermato all’alba. Storia dei martiri d’Istia”. Da sempre appassionato di tematiche ambientali, ha collaborato con varie testate online che trattano tali aspetti. Vegetariano, ama gli animali e la natura, si sposta rigorosamente in mountain bike, tra i suoi hobby la corsa (e lo sport in generale), il cinema, la lettura, andar per mostre e la musica rock.

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